-JK è fuori tempo...
Commenta Jang il coreografo al regista.
-dobbiamo rifarla...davvero?
- Si... Si... dobbiamo proprio? Farà meglio in live al concerto.
Commenta il regista.
-no... Una volta che li imposti sono come un orologio... A causa di JK.. tarda anche Tae... Jimin che se ne è accorto generosamente anticipa le sue mosse e così resta un piccolo vuoto fra Jhope e Suga... Non va bene si vede. Mancano due giorni al concerto, ripeteranno la coreografia ancora quattro volte.
Mattina e pomeriggio.
Nel frattempo di avvicina Nam...
-e quando riposiamo scusa?
-questo è l'ultimo concerto non si può sbagliare...
Risponde piccato Jang nel frattempo si avvicina anche il manager...
-questo non è l'ultimo concerto... Ne faremo altri dopo che avremo fatto. Il militare.
Risponde Nam alzando la voce.
-calma calma
Commenta il manager.
-Nam... Jang ha ragione dovete essere perfetti. È un ultimo sforzo che vi chiediamo prima di affrontare i vostri impegni solisti.
Nam annuisce di fronte al manager e raggiunge nuovamente i compagni.
-di nuovo... E cosa c'era che non andava...
Esordisce Suga
-JK... Eri in ritardo...
Risponde Nam non potendo fare altro.
-scusate è colpa mia...
Dice Jk sincero.
-ma no.... Non è colpa tua è questo rivestimento del cazzo del palco... Frena i movimenti non vedi...
Cerca di giustificare Jin.
-certo Jin... e non solo il rivestimento... stiamo provando da ore... Siamo stanchi...
Rincara Jimin...
-avanti basta chiacchiere riprendiamo... Nam tu che sei vicino a JK dagli l'input per partire con le sue mosse... Avvisalo.
Semplicizza Jhope.
-ok.... JK ti dirò... "ora"
-grazie Nam.
Risponde JK incrociando lo sguardo comprensivo e preoccupato di Jimin.
La coreografia questa volta va bene e finalmente possono rientrare al dorm.
-I primi due... Nella Chrysler... Jhope e Suga... Poi nella seconda... Tae Jimin e Nam... Poi nel Bmw JK e Jin.
Mentre vanno verso le autovetture come sempre JK cerca di fare il furbo e scambiarsi con Nam, ma viene ripreso bruscamente dalle guardie del corpo che lo reindirizzano verso la Bmw.
Jimin fa un risolino salendo insieme a Nam.
-è così risoluto... Continua a provarci tanto lo sa che poi lo mandano in un'altra auto. JK è un amabile testardo.
Commenta Nam.
-il nostro amabile testardo però oggi aveva qualcosa che non andava, lui di solito è un perfezionista... Dopo quando mi raggiungerà nella mia stanza glielo chiederò.
-certo che essere sposati e fare una vita come la vostra è dura. Jin e Tae si prendono e si lasciano quindi non credo che per loro faccia molta differenza vivere in questo modo. Ma voi...
-beh un po' si...ci sta stretto fingere di essere amici soltanto. JK soffre maggiormente perché lui è convinto che alle Army non importerebbe e continuerebbero ad amarci lo stesso.
Ma ogni volta che tenta di parlarne con il manager la risposta è sempre quella... Dovremmo lasciare la Corea.
-per me è un po' esagerato... Ah siamo arrivati....Jimin mandami un messaggio più tardi voglio sapere cosa aveva JK.
-ok te lo prometto ma sarà un po' tardi prima delle 23 non viene... Perché c'è ancora un po' di gente dello staff che traffica nei corridoi del dorm.Verso le 23....23.15....23.25...Jimin comincia a preoccuparsi, JK non arriva e a cena l'ha visto mangiare pochissimo. Si sono scambiati delle belle occhiate eloquenti e JK gli ha fatto cenno con un dito come per dire... "Vengo dopo".
Ma niente.
Jimin pensa che si sia addormentato gli è sembrato così stanco. Allora pensa di raggiungerlo lui, prende con sé il suo spazzolino e il cuscino è si avventura per i corridoi. Passando davanti alla camera di Tae sente dei rumori inequivocabili vuol dire che Jin per stasera ha messo via l'ascia di guerra e sta passando ore piacevoli con Tae. Sono una coppia litigiosa. Ma Jimin e JK no... Loro sono come Cip e Ciop inseparabili. E ora Jimin è preoccupato per il comportamento di JK.
Bussa piano... Ma JK non risponde e allora il Mochi imperterrito non si arrende prova la maniglia.
La porta non l'ha chiusa nemmeno, JK è nel letto coperto fino alla testa, allora Jimin un po' seccato vorrebbe andarsene ma poi ci ripensa e si infila a letto con lui.
-mmmhh sei tu...scusa non sono venuto da te... Ma non mi sento bene...
-perché non me l'hai detto? Cosa ti senti?
Dicendo questo automaticamente, Jimin gli tasta la fronte preoccupato.
-cazzo scotti...Ti prendo un antiepiretico nell'armadietto del bagno devo averti lasciato qualcosa.
Pochi minuti dopo un mochi apprensivo somministra la compressa a JK tamponandogli la fronte con una asciugamanino bagnato.
-grazie sei un amore.
-vieni qui fra le mie braccia...
Lo invita Jimin.
-si... Sarà solo un po' di stanchezza domani sarò come nuovo.L'indomani in effetti JK è di nuovo in forma, Jimin non si preoccupa più sembra sia stato un episodio sporadico.
Jimin continua tener d'occhio JK, si accorge soltanto che sta mangiando molto meno ma è cambiato il cuoco al dorm e non piace neanche a lui la sua cucina... Quindi non ci fa caso.
La sera prima del concerto prima di dormire JK fa uno strano discorso a Jimin dopo aver fatto l'amore con un'intensità unica. Stringendolo fra le sue braccia...
-certe volte... certe volte ho paura che succeda qualcosa che ci separi... Mi prende una tale ansia e ho bisogno di sapere sempre dove sei.
-Cosa succede JK... Dimmelo...
-Chim Chim niente... Non succede niente... Forse ho solo tanta stanchezza mi manca energia... Forse vorrei averti solo per me e non dividerti con tutti... Forse vorrei gridare a tutti che stiamo insieme che Jimin è solo mio.
-e io pure allora griderei... Che JK è solo mio... Pensa in quante mi odiano... Quante vorrebbero essere al mio posto nel tuo letto...
-qui...c'è posto solo per te.Prima del concerto sono tutti nervosi. JK è in silenzio e Jimin continua ad essere preoccupato perché lo vede piuttosto pallido. Quasi verso la fine del concerto... JK dietro le quinte perde i sensi. È un momento sconvolgente per tutti si crea un'agitazione pazzesca, a Jimin viene concesso di avvicinarsi mentre il medico e due infermieri soccorrono JK. Viene ordinata una breve pausa.
JK fatica a riprendersi.
È un problema perché lo spettacolo deve continuare.
Gli vengono somministrati dei farmaci per aiutarlo a stare in piedi.
Per fortuna buona parte del concerto è stato fatto.
-ce la faccio... Posso finire...
-parlo a nome di tutti e sei... Jk tu sei più importante per noi di questo concerto possiamo chiuderlo qui... Tanto è quasi alla fine.
Lo rassicura Nam.
-non voglio che continui... Voglio che vai in ospedale...
Gli urla Jimin con le lacrime agli occhi
Interviene il medico.
-può continuare... Non è niente di preoccupante. Ha solo l'appendice un po' infiammata l'ho visitato ieri, abbiamo fatto un'ecografia, non volevamo farvi preoccupare...
-oh JK... Non me l'hai detto...
Singhiozza Jimin...
-perché farti preoccupare...
Andiamo dai... Le Army aspettano.
È così the show must go on..
Il concerto si conclude... È un successo un'emozione per tutti.L'indomani facendo il punto della situazione con i membri e il manager JK...parla apertamente.
-nel 2025 saremo noi a decidere gli impegni.. Per me il programma organizzato era troppo....non voglio più trovarmi in una situazione simile, non voglio più stare male per lo stress... Per la troppa stanchezza...
Inoltre questo che sto per dire è per tutto lo staff... desidero che le nostre vite private abbiano un ruolo, che vengano rispettate. Basta pagliacciate, camere separate, auto diverse... Queste stronzate che fate per me e Jimin... Siamo sposati... Siamo una coppia accettatelo.
Questo non sarà l'ultimo concerto né faremo altri e sempre più belli.
Faremo sto cazzo di servizio militare e quando torniamo si riprenderà alla grande perché nessuno è come noi.
Ditemelo ragazzi che nessuno è come noi..
Tutti e sette si abbracciano piangendo pieni di ansia per il futuro...
Poi...
-JK?
-Si Jin dimmi...
-togli la mano... Questo è il mio culo non quello di Jimin...
Ed è ilarità generale
The endQuesto racconto mi è stato richiesto e ispirato da @lovemusicandsance
:-)
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Ansia
FanfictionJK non sta bene ed è un momento di ansia e di riflessione per lui. Racconto breve pura fantasia niente è reale.Non copiate la mia storia non autorizzo traduzioni a meno che non siano da me autorizzate