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Intanto a Shibuya....

Shinya's P.O.V.

Shinya in quel momento si sentiva come un condannato al patibolo. Ogni passo che compiva verso casa Ichinose era per lui un ulteriore passo verso il frantumarsi dei suoi sogni e delle sue speranze, oltre che ad una probabile umiliazione che lo avrebbe segnato per il resto della propria esistenza. Guren dietro di lui, gli dava sempre più l'impressione di essere una guardia carceraria più che un vecchio amico che l’aveva invitato ad entrare dentro casa sua. Anche se il termine "amico" nella loro situazione calzava in modo un pò troppo stretto. Al suo fianco, Shinya sentiva come una specie di vuoto che avrebbe voluto che l'altro colmasse con la propria presenza. Ancora ricordava benissimo i giorni in cui avevano camminato fianco a fianco per i corridoi della scuola, o alle uscite con il loro gruppetto di amici. Ricordava la sensazione di sicurezza e stabilità che gli suscitava la sua figura. Lui e Guren erano sempre stati paragonati, perfino dai loro stessi amici, come due calamite. Dove c'era uno allora voleva dire che l'altro non si trovava troppo distante da lì. Perfino i loro professori alle volte li consideravano sempre insieme come se fossero una sola persona. Quando Guren abitava ancora con i propri genitori, Shinya andava regolarmente a trovarlo, tanto che i genitori dell'altro ormai si erano perfino abituati a vederlo gironzolare per casa a qualsiasi ora del giorno e della notte. Negli anni adolescenziali erano stati complici, amici e una volta avevano perfino sfiorato, se non oltrepassato, il sottile confine che divideva l'amicizia dall'amore di tipo romantico. Prima però che loro due potessero analizzare quella strana situazione e venirne a capo, la sua famiglia aveva deciso per lui e di conseguenza Mahiru Hiragi era entrata di prepotenza nella loro vita....

Shinya considerava la venuta della ragazza come l'inizio della fine.

Se fino a quel momento la sua vita da adolescente era stata piena di felicità e di speranza, nonostante l'opprimente presenza onnipresente della sua famiglia, dall'arrivo della ragazza la sua vita si era trasformata in un vero e proprio inferno. La sua famiglia era discendente di un importante casata russa da sempre in contatto con la temuta e rispettata famiglia Hiragi. Le due si conoscevano da secoli, facevano affari, si passavano contatti utili, si aiutavano reciprocamente, erano sempre insieme anche per quanto riguardava il fare affari molto poco legali. Era sempre stato così. Lui non aveva mai avuto contatti diretti con nessuno della famiglia, almeno fino alla comparsa di Mahiru. Fino a quando i suoi genitori non avevano deciso di venderlo alla famiglia Hiragi come futuro marito della figlia primogenita, colei che avrebbe ereditato tutto l'impero appartenente alla famiglia. Lo aveva saputo un giorno come un altro, un giorno normale, perfettamente uguale agli altri.

Eccetto per un "piccolo" avvenimento.

Flashback

Molti anni prima.....

Shinya quel giorno aveva deciso di tornarsene a piedi da scuola, lasciando la sua povera macchina super costosa nei parcheggi di quest'ultima. Non poteva stare alla guida con tutti quei pensieri che gli vorticavano in testa peggio di un incontrollabile e potente tornado, proprio non poteva. A meno che non avesse voluto fare un incidente certo, ma aveva già rotto un'altra macchina appena un mese prima, perciò era meglio non rischiare ulteriormente l'ira dei suoi genitori. Il ragazzo si aggiustò le bretelle dello zaino, calciando una lattina vuota lasciata sul marciapiede " Che cosa significa tutto questo??" Era la domanda che continuava a formarsi con più insistenza di tutte nella sua mente " Non gli interesso in quel modo? Non vuole tirare in ballo l'argomento per non ferirmi?" Pensò continuando a calciare la lattina come se fosse una palla, facendo rimbomare il suo suono metallico per tutto il vicinato. Shinya si poggiò un dito sulle labbra, accarezzandole leggermente
" Davvero per lui non ha significato niente?" Pensò sentendo salirgli le lacrime agli occhi. La sera prima avevano passato una delle loro così dette " serate da eremiti" solo lui e Guren nascosti nel loro posto segreto, ovvero gli alberi immensi e i laghi silenziosi dello Yoyogi-koe immersi nell'oscurità, dove si prendevano del tempo per loro due lontani dal loro gruppetto di amici, dalle loro famiglie e da tutti i loro impegni. Quella sera però era stata diversa dalle altre. Lì, immersi nel verde del parco deserto, si erano raccontati di tutto e di più senza alcuna remora o inibizione fino a quando le loro voci non si erano fatte rauche, annebbiati dal costoso scotch che era riuscito a sgraffignare Shinya dalla cantina dei suoi genitori. E lì, sotto un cielo limpido e cullati dall'aria frizzantina dell'autunno, Shinya non sapeva come, ma si era ritrovato a baciare Guren prima che potesse rendersene effettivamente conto. Il suo respiro affannato che gli si infrangeva sulle guance, le dita immerse nei suoi capelli, l'urgenza di portarlo sempre più vicino a lui, di sentire la sua presenza in tutte le sue sfaccettature, le loro labbra che si scontravano in modo istintivo e confuso.

☆ 𝑂𝑛𝑒 𝑑𝑎𝑦 𝑡𝑜 𝑐𝒉𝑎𝑛𝑔𝑒 𝑒𝑣𝑒𝑟𝑦𝑡𝒉𝑖𝑛𝑔 ★ 𝑀𝑖𝑘𝑎𝑦𝑢𝑢 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora