Si inizia

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Lo psicologo mi guardò stupito, non penso si aspettasse un finale tragico. Se sono qui un motivo sicuramente ci sarà, quindi finii il mio discorso "Dopo qualche giorno ci fu il suo funerale, c'erano tantissime persone. Per me l'evento fu il crollo del mio mondo, del mio essere me. Andy mi mancava terribilmente e a quindici anni la natura riuscì a farmi un dispetto ancora più grande. Ero identica a lui, la stessa faccia, la stessa altezza e la stessa identica e maledettamente uguale fossetta quando sorrideva. L'unica differenza tra noi era il colore degli occhi, mentre i suoi erano di un verde difficile da dimenticare i miei sono blu. Passavo molto tempo nella sua stanza, i nostri genitori non avevano avuto il coraggio di buttare le sue cose o cambiare arredamento, quindi aprendo il suo armadio avevo iniziato a mettere i suoi vestiti, mi faceva sentire meglio. L'estate successiva mi tagliai i capelli, ovviamente mi feci il suo stesso taglio, cioè quello che porto ancora adesso. Infine diventai lui, tutti hanno iniziato a chiamarmi Andy, i miei compagni di classe, l'istituto e tutta la città. Tutti pensano che IO sia mio fratello...delle volte mi dimentico il mio vero nome. Non riesco a cambiare questa cosa e non ci provo neanche più, mi sono abituata a questa idea." Il dottore mi guardò e disse delle parole che mi fecero imbestialire, ma tutto sommato aveva ragione "Chris, quante persone ti chiamano con il tuo vero nome?" "I miei genitori e la mia migliore amica" "Interessante, direi che è in atto una crisi d'identità quindi non dico con velocità ma con i tuoi tempi, cerca di trovare te stessa"
Cosa?! Io non ho nessuna crisi...ne altro!! "Io non ho nessuna crisi o altro...mi piace solo il suo stile!! Adesso me ne vado". Sapevo che sarebbe finita così, finisce sempre in questo modo. Le persone che mi stanno vicino prima o poi capiscono che c'è qualcosa che non va in me e subito se non riescono ad accettarlo, spariscono. E sicuramente io non torno indietro a riprenderle, sono fatta così. Potrei tenere a te più della mia stessa vita, ma se decidi di abbandonarmi e io di certo non ti fermo. Sarà orgoglio o presunzione...non ci posso fare niente. Quindi la prima cosa che farò adesso e ardarmene da questo fottuto studio di questo altrettanto fottuto strizza cervelli.

Prendo il mio zaino e finalmente mi alzo da questa subdola poltrona, sono troppo arrabbiata per pagare o scusarmi per la sceneggiata o altro, insomma neanche ci volevo venire qui. Mormoro qualcosa di indecifrabile ma simile a "Tornerò per il pagamento" ed esco dalla porta. L'aria fresca mi invade i polmoni e il sole estivo è come una carezza, non ne potevo più. Fin da piccola ho sempre amato gli spazi aperti. Altrimenti mi sento in trappola. Per fortuna in California nella città di Somewhere, questo problema non c'è. È una cittadina tranquilla sulla costa, non vi accade mai niente. I vicini sono tutti cordiali fra loro, si salutano, si scambiano favori e tutta un'altra marea di baggianate degne del peggior film melenso. Infatti giunti ad una certa età quasi tutti gli adolescenti iniziano a trovare Somewhere stretta e decidere dopo gli studi di andarsene per cercare una città che possa  fare al caso loro. Detto così può sembrare un posto orribile, ma non lo è. Le case, i palazzi, i parchi e centinaia di altre strutture (comprendenti anche un Luna Park) sono magnifici e l'atmosfera che vige in questa città e confortante e accogliente. Per questo l'età media, senza contare le nuove generazioni che migreranno come detto sopra, è dai 60 anni in su.

Arrivata a casa ho bisogno di una doccia. Mi aiuterà a metabolizzare gli avvenimenti e schiarire le idee. Devo chiamare Elisabeth e dirle che la sua idea è stata un fiasco, dopodichè cercherò di cucinare qualcosa cercando di non bruciare tutta la casa o avvelernami ed infine mi toccherà studiare le lezioni per domani. Avrò un test e sarà anche nel peggior giorno della settimana, lunedì. Chi cavolo ha inventato il lunedì?! Un giorno inutile che rovina il week end e intristisce la settimana. Però bisogna andare avanti e come disse Rossella Ohara in "Via col vento", film super triste visto con Elisabeth, domani è un altro giorno.

*AUTHOR SPACE*

Ciao a tutti 👋 finalmente ho aggiornato, mi spiace se è passata una marea di tempo 😅. Però è arrivata finalmente l'estate! Con il caldo e la voglia di vacanza (chi è a casa sa benissimo di cosa sto parlando), quindi con l'aria condizionata e un po' di tempo libero cercherò di aggiornare più spesso e di rendere avvincente questa storia. Detto questo vi saluto, baciozzi e a presto 😘

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 21, 2015 ⏰

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