~Beautiful and brilliant
My glittering vision is a diamond
In a world with no rules
Everything's been turned upside down~○
Per le strade secondarie che stavamo percorrendo oltre a noi c'erano alcuni gruppetti di ragazzi e ragazze persi ognuno nelle proprie conversazioni, sotto gli occhi serrati del giorno e le vigili luci ombrose della notte, mastino troppo pigro per prestare attenzione alle vicende terrestri che il sole si rifiutava di osservare. Sebbene il chiacchiericcio fosse costante nell'aria dai toni inquinati e speziati, un sottofondo silenzioso aleggiava stantio creando una membrana ermetica tutt'intorno. Il biondo davanti a me sproloquiava camminando sulle punte delle scarpe maltrattate, ruotando e incrociando i piedi in passi improvvisati, mentre i talloni toccavano ritmicamente l'asfalto consunto solo per dare forza all'ennesimo salto o si scontravano tra loro quando enfatizzava un' affermazione; io me ne stavo con il busto proteso, ciondolante sulle ginocchia, allargando i passi e piegando la testa quando gli rispondevo con qualche espressione esagerata e la lingua, che mia mamma riteneva biforcuta e serpentina, rilassata in un brodo d'ironica sciattezza.
~Turning up the party, now
My feet up in the sky, wow
People going ha, ha, high
Ringing in my ears is la la, loud
It's blinding, baby
His light, shining
We're in love with this carnival~Raggiungemmo un vicolo secondario che inforcammo a grandi falcate, con il naso occluso dallo smog che rimaneva ammassato ai bordi delle strade e il rimbombare dei passi, scorrendo le dita sui muri unti da graffiti ed escrementi liquidi che speravo fossero di provenienza animale. Alla fine di questo c'era un lussuoso tappeto di cocci di bottiglia, mozziconi di sigarette e cartacce che portava a un piccolo spiazzo chiuso da tre porte e illuminato da luci a muro sopra due di queste. Felix si diresse sicuro verso l'unica porta senza luce, raggiunto subito da una figura minuta sbucata dall'ombra di un'angolo, con cui scambiò giusto due parole e uno sguardo in mia direzione. La figura ci aprì la porta in uno scatto di chiavi, guidandoci alla fine di un'angusta scalinata di quel che mi ricordava un vecchio garage interrato, oltrepassando gente seduta a parlare, un ragazzo che pareva dormire, una coppia piuttosto intima e alcuni bevitori solitari i cui borbottii erano coperti dall'altissimo volume della musica. Finite le scale, varcammo subito una tenda sulla destra, arrivando finalmente alla nostra destinazione.
~Honestly, I'm scared
The world's drunk in a swirling glass
At the edge is my burning heart
But I just wanna stay~
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Lacuna
FanfictionPiccole storie, brevi o meno, con fine o utilità incerta, per strappare un sorriso a quei due lettori che vorranno mietere con gli occhi le nere spighe di grano coltivate da me nel bianco spazio della pagina (o viceversa, se avete il tema scuro)