Un modo per essere liberi o un modo per essere schiavi?
Siamo stati cresciuti seguendo gli insegnamenti per cui lavorando si possa nobilitare il nostro essere... il lavoro nobilita l' uomo, ci hanno sempre ripetuto. E se non fosse così? Se fosse solo un modo per metterci in testa che non importa il nostro volere perché questo infondo è l' unico modo che ha l' essere umano per raggiungere la propria realizzazione. Importa forse a qualcuno dei nostri sogni e dei nostri veri obiettivi? Quante volte si è sentita la frase secondo cui chi sogna ad una certa età può essere nient' altro che uno sprovveduto? Fai l' adulto, ci ripetono dall' alto della loro esperienza creata di rassegnazione e frustrazione.
E quando i dati dimostrano che le persone più felici sono quelle che lavorano meno e hanno tempo per dedicarsi ai propri hobby, che rispondere? Lavorare poco? Come? Ma non vuoi costruire nulla nella vita? Una casa, una macchina, la possibilità di andare in vacanza... magari vivendo solo nelle 4-5 settimane di ferie e sopravvivendo i restanti 11 mesi.. mesi cui pensi a quanto vorresti che tutto questo passi velocemente per poter finalmente riandare in vacanza staccando da tutti e da tutto.
Ma a questo punto, è così importane seguire certi "insegnamenti"? Circondati da lavoratori infelici ci sentiamo inferiori noi a non voler diventare come loro, per non avere ancora trovato un "buon impiego" o il nostro senso di inferiorità dipende dal fatto che non abbiamo ancora avuto voglia, tempo e coraggio per trovare noi stessi?
Io ancora mi sto cercando e credo che il raggiungimento della felicità non sia una passeggiata ma non accontentiamoci, non seguiamo le regole dettate da chi ci vuole frustrati, senza sogni e più influenzabili; non arrendiamoci alla pigrizia mentale, ricerchiamo noi stessi e andiamo avanti. Lavorando poco, molto se è il lavoro per cui abbiamo speso anni di studi e sacrifici, passando il tempo a fare ciò che amiamo e con chi amiamo ma non abbandoniamoci... non rinchiudiamoci a vita nella cella dell' infelicità.