" Tutto ciò che voglio me lo prendo, e quello che voglio ora sei tu" quella era la frase impressa da giorni nella mia mente, più provavo a dimenticare, più le cose si facevano chiare.
Flashback:
Ero in un locale con una mia amica, stavamo ballando, fino a quando non decisi di andare a prendere qualcosa da bere.
Mi allontanai dalla mia amica, ma mi avvicinai al bancone.<< buongiorno, posso offrire qualcosa a questa magnifica ragazza?>> un ragazzo si avvicinò a me prima ancora di farmi ordinare.
Era alto circa 1.80 m, aveva uno sguardo deciso, che emanava sicurezza e protezione, gli occhi neri e dei capelli nero pece, lisci e corti.
Mi sorrise, non sembrava cattivo, quindi decisi di accettare la sua offerta e di sedermi accanto a lui.<< 2 Martini per favore >> ordinò al barman e subito dopo si girò a guardarmi.
Parlammo del più e del meno, dimenticai la mia amica, visto che ero troppo occupata a stare al gioco e flirtare con il ragazzo.
Ad un tratto mi chiese se volevo uscire e fare un giro in auto.
Aveva un sorriso malizioso e capii subito che intendeva fare, quindi rifiutai.
Ma insistette così tanto che alla fine accettai non del tutto sicura.Uscimmo dal locale, dirigendoci verso un auto, il ragazzo mi apri la porta e io salii.
Mise in moto e partimmo per non so dove.
Dopo 10 minuti ci fermammo in un parcheggio deserto, il ragazzo abbassò i sedili e mi guardò e mi disse:
<<Tutto ciò che voglio me lo prendo, è quello che voglio ora sei tu >>mi mise una mano sulla coscia, per poi avvicinarsi per baciarmi.
Il bacio diventò sempre più passionale fino a quando non mise la lingua. Le sue mani scivolarono lungo il mio corpo percorrendolo tutto per poi fermarsi una sul mio seno e l'altra sotto al mio vestito.
Da sotto il vestito iniziai a sentire le sue dita sfregare contro la mia figa, il bacio diventò sempre più intenso e io iniziai ad ansimare.
Sorrise vedendomi in quella situazione e decise di andarci giù più pesante.
Spostò le mutande e con le dita entrò...
Iniziò piano, per poi all'improvviso dare colpi più forti che mi facevano ansimare di più.Ad un tratto lo scansai, mi abbassai per sbottonargli i jeans e gli levai i boxer.
Presi il suo membro e iniziai a fargli una sega, per poi poco dopo salirgli sopra e iniziare a muovermi.Mi strinse prima il seno e iniziò a leccarlo poi prese i fianchi e mi indusse ad andare più veloce, io ansimavo forte e lui godeva.
Mi girò a pecorina e iniziò ad andare sempre più veloce, ansimavamo insieme fino a quando non venimmo.Lui si lasciò cadere e io feci lo stesso.
Per un attimo ci fu un silenzio di tomba poi lui parlò.
<< ti accompagno a casa o vieni da me? >>
Ci conoscevamo da meno di 2 ore ma capii subito e non so per quale stupido motivo accettai di andare a casa sua, dove si svolse il secondo round.