Ogni leggenda nasce dalla verità.

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-Molti anni fa, millenni prima che le Tenebre minacciarono ogni essere vivente, prima che l'uomo comparse su questa terra emersa dalle acque, tra le nuvole nel l'alto dei cieli viveva un drago.
Un enorme drago dalle scaglie purpuree e dalla criniera scarlatta.

Il dragone vagava per il globo accompagnato dal suo più fidato compagno e amico, la Tempesta. Il loro legame era forte ma, come per gli esseri umani, l'orgoglio corrompe anche il più puro dei metalli.

Dopo secoli di convivenza, nacque una rivalità tra i signori del cielo, ognuno pensava di essere superiore all'altro. L'astio divenne rabbia, trasformando il cielo in un campo di battaglia.
Un fulmine colpì il drago ferendolo e facendolo precipitare sulla terra.

Ferito e debole, il drago osservò le nuvole nere e temporalesche allontanarsi fino a scomparire. In quel momento scoprì che il cielo in cui aveva vissuto per così tanto tempo era di un bellissimo azzurro e maledì la Tempesta per avergli nascosto tale bellezza.

Un pescatore che vagava sulla costa vide il drago dolorante e offrì il suo aiuto.

"Oh potente drago caduto, ti prego lascia che curi le tue ferite, così che tu possa ritornare a volare tra le nuvole!"

"Umano, curami e ti prometto che per te e i tuoi figli terrò lontani i fulmini e le nuvole temporalesche. Per te il cielo non sarà mai nascosto e ci sarà sempre armonia sopra la tua casa."

Passarono i mesi e la ferita che indeboliva il drago divenne un vago ricordo. Passarono gli anni e la piccola casa dove abitava il pescatore divenne un villaggio. Passarono i decenni e il pescatore divenne vecchio e infine morì.

"Umano...io ero la creatura che dominava nei cieli e che mai si era posata sulla terra, anni fa mi curasti così che potessi ritornare a volare ma con il passare la mia anima si legò alla terra su cui poggiavo. Hai costruito una casa per molti e hai sorriso fino alla fine dei tuoi giorni, col tuo permesso, voglio creare un legame con le persone di questo luogo forte come quello che mi tiene vincolato a questa terra."

L'anima del drago si unì a tutti gli abitanti di quel piccolo villaggio che aveva visto crescere. Il sole calò e da quel momento nessuno vide mai più il sovrano del cielo.

Sono passati più di mille anni e mai un fulmine squarciò il cielo o una raffica di vento si abbatté sul villaggio di Tramonto, come promesso dal drago-

Il bambino che era sotto le coperte ascoltò meravigliato il racconto della madre seduta al suo fianco, non importa quante volte la ascoltava, sentire la voce melodiosa della madre lo riempiva di gioia.

-È per questo che noi abbiamo i capelli rossi?- chiese sollevandosi di colpo.

La donna lo guardò dolce e nel vedere quegli occhi pieni di innocenza sorrise.
Gli accarezzò la testa e annuì, il sole era calato da tempo ormai così invitò il figlio a rimettersi sotto le coperte e ad addormentarsi.

La donna si alzò a fatica e lentamente si diresse verso l'uscita della stanza.

-Mamma...- la voce fuoriusciva dalla pesante coperta -ma adesso che avrò un fratellino mi vorrai bene lo stesso?-

La donna ripercorse i pochi passi che aveva fatto, accarezzò i capelli scarlatti del piccolo e gli diede un piccolo bacio sulla fronte.

-Non smetterò mai di amarti, anche se sarai dall'altra parte del mondo il mio amore sarà sempre accanto a te-

A quelle parole gli occhi si chiusero e la candela che illuminava la stanza si spense, lasciando nella stanza un leggero odore di vaniglia che sfumò nel buio.

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