Tu perché sei qui?

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Il titolo potrebbe  far  intendere qualche semplice e allegra storiella ma non oggi. Mi sono trasferita in un altro stato da qualche mese per « una vita migliore » da quello che dicono i miei ma io  non l'ho mai pensata allo stesso modo perchè a casa mia avevo la mia vita e mi andava bene cosi' senza bisogno di cambiamenti. Pero' ho dovuto accettarli e ricominciare da capo,ho conosciuto diversi soggetti e personaggi piuttosto strani a parer moi. Ho imparato ad adattarmi a una mentalità e a dei modi di parlare differenti,ho imparato una nuova lingua e ho scoperto culture differenti. Nella mia scuola c'é un corso proprio per gli stranieri per insegnarli la lingua francese, é proprio in quel corso che ho conosciuto persone da tutto il mondo:dal Marocco,dall'Algeria,dalla Spagna,dalla Georgia,dall'Ungheria,dall'Ucraina,dall'Afghanistan,dalla Turchia,dall'Italia come me e tanti altri luoghi...
Ho conosciuto loro e le loro storie,una più complicata dell'altra. Ormai era d'abitudine chiederci "Perché sei venuto qui?"
Chi come me é qui nella speranza di avere un futuro con un buon lavoro che ci permetta di non spostarci più altri invece per scappare e trovare rifugio.Gli ho sentiti i loro racconti,non staccavo i miei occhi dai loro un po' lucidi e malinconici che raccontavano di come prima di essere qui avevano cambiato 5/6 stati differenti, cercando di non farsi trovare sennò sarebbero stati presi e riportati indietro, facendo di tutto per avere uno straccio di documento per avere protezione. Dopo tanta fatica ce l'avevano fatta,erano tornati ad avere una vita regolare e a studiare in mezzo ai ragazzi della nostra stessa età. Avevano ritrovato la tranquillità ed erano riusciti ad adattarsi,col tempo anche io ci stavo riuscendo. Stavo riuscendo ad aprirmi con tutti,forse un po' troppo da essere invadente. Mi capitò di chiedere alla mia prof di corso dove fosse quella ragazza che quel giorno (come molti altri) era assente o se arrivasse così spesso in ritardo perché abitava lontano. Avrei dovuto starmene zitta. Quella ragazza stava studiando ,a distanza,per ottenere il  diploma che avrebbe dovuto prendere nel suo paese prima di dover scappare. Intanto cerca di imparare una lingua che non ha niente a che fare con la sua. É  qui da sola con sua madre mentre suo padre lotta per la patria rischiando la vita tutti giorni,ma purtroppo non é l'unica,molti miei compagni si trovano qui da soli o solo con la mamma con la paura che non rivedranno mai più i propri cari.
Io pensavo che fossero solo un po' strani,che se la tirassero,invece quelli non erano sguardi annoiati ma stanchi in cerca di un po' di pace. Mi chiedo come  nel 2023 dei ragazzi cosi' giovani debbano subire cose di cui negli anni si é cercato di fare sensibilizzazione in ogni modo,ma quali sono stati i risultati?Dopo averli sentiti parlare ho promesso a me stessa che non mi sarei più lamentata di essere qui anche se la mia vecchia vita mi manca.
Ognuno ha la propria storia,il proprio racconto che ci segna e che ci guiderà per sempre.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 10, 2023 ⏰

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