Dafne:
"Hai iniziato la terza stagione di Outer Banks?"
"Si, sono tipo al secondo episodio, ieri dovevo studiare latino e non sono più andata avanti."
"E ti piace?"
"Boh. Si, abbastanza."
"Team Rafe o JJ?????"
"RAFE, STAI SCHERZANDO? È UN BONAZZO DA PAURA. VOGLIO DARGLI OGNI PARTE DEL MIO CORPO, FARMI SBATTERE AL MURO FINCHÉ NON SCHIATTO E FARGLI SPARGERE LE MIE CENERI SUI SUOI PETTORALI POSSENTI."
"Ma stai male???? A parte che è tremila volte meglio JJ, e poi Rafe è uno psicopatico cioè DAI."
"Non capisco perché tu reputi l'essere psicopatico come sua red flag, non lo rende molto più attraente?"
Credo che avere gusti diversi in fatto di ragazzi sia molto importante in un'amicizia, e tra me e Olive è assolutamente così, ed è grandioso.
A proposito.
"Hai visto c'è il tuo sgorbio preferito"
Spalanco gli occhi e mi liscio i capelli mentre mi giro nella direzione dello sguardo di Olive, e lui è lì. Perfetto.
Sapete quando siete cotti della persona sbagliata e cercate di farvela passare ma appena la rivedete dal vivo non potete più rinnegare i vostri sentimenti? Perché ovvio lui è lì nella sua camicia verde e in quei pantaloni larghi, che struscia i piedi per il corridoio, che fai ti privi di ammirarlo?
Con quella sua aria stanca e un'ombra di occhiaie sotto gli occhi, i capelli mossi scombinati, lo zaino azzurro su una spalla.
Sto praticamente sbavando davanti alla sua maestosità quando lui incrocia il mio sguardo e mi sorride, accennando a un saluto con la mano.
Ricambio con più scioltezza possibile.
E poi lui con le sue airpods a tutto volume nelle orecchie si avvia nella propria classe.
"Non posso resistergli è più forte di me" sbuffo in preda all'esasperazione.
"È letteralmente uno cesso non so come faccia a piacerti."
Mi volto e sorrido a trentadue denti:"HAI VISTO PERÒ MI HA SALUTATA"
Olive alza gli occhi al cielo mentre io improvviso un ballo della vittoria.
"Ora che l'hai visto possiamo tornare in classe, l'intervallo sta per finire e sai che la prof di spagnolo è ligia sugli orari"
Cominciamo a correre mentre il dring risuona tra le aule.Melpomene:
CHE DOLORE. Okay, okay, respira Mel. Va tutto bene.
Capita a un sacco di persone di inciampare in un cavolo di fosso nascosto dall'erba alta.
Prendo la mia boccetta di nettare e ne ingurgito tre sorsi abbondanti, il dolore alla caviglia si attutisce immediatamente.
Dove cavolo sono atterrata.
È una landa desolata, un prato infinito, sicuri che la Terra sia ancora abitata? No perché vago da circa... 20 minuti?! STO CAMMINANDO DA SOLI 20 MINUTI??
Non ci agitiamo, molta gente non è portata per le attività sportive e di sicuro il trekking non è tra i miei numerosi talenti.
E la mia veste di sicuro non aiuta, devo ricordarmi di comprare qualcosa di più mondano e comodo appena trovo un cacchio di centro abitato.
Dopo un altro straziante quarto d'ora di inferno, con le vesciche sui talloni e il sudore a spezzarmi le ascelle scorgo della civiltà. Grazie agli dèi!
Cerco di passare inosservata e mi infilo in un negozio di abbigliamento.
Passo a rassegna i diversi capi e alla fine opto per dei pantaloncini in jeans e un top a fiori.
Molto primaverile, d'altro canto è maggio.
Mi avvicino alla cassa e poso i miei acquisti davanti al commesso.
"Salve, prende questi?" Alzo lo sguardo, è per caso stupido? Ovvio che li prendo se sono venuta qua davanti a lui.
"Si." lo incenerisco con lo sguardo.
Avrà più o meno 25 anni, il sorriso da ebete stampato in faccia non fa sorgere dubbi sul suo basso quoziente intellettivo e quei capelli ricci sparati in aria chiedono pietà.
"Okay, sono 23,90€. Desidera un sacchetto?"
"No."
"Va bene, ecco a lei. Arrivederci!"
"Ma speriamo di no..." Il mio commento spegne l'entusiasmo dal suo viso e io esco trionfante, con un sorrisino diabolico, solo un pochettino. Ho l'impressione che mi divertirà molto il mio soggiorno qui.Dafne:
"Devi sbrigarti o mi farai perdere il pullman, forza!"
Non è colpa mia se l'astuccio non si chiude. Metto tutto in ordine, afferro la felpa e esco di fretta e furia con Olive al mio fianco che si lamenta di quanto dobbiamo studiare per domani.
Una marea di studenti si riversa fuori dal cancello della scuola, sta cominciando a piovere, cavoli l'ombrello! L'ho dimenticato in classe.
"Ehi olive, tu vai io torno a riprendere il mio ombrello, ci vediamo domani!"
Faccio dietrofront cercando di schivare la mandria imbizzarrita che mi rema contro. Quando finalmente rientro vado a riprendere il mio ombrello a pois rosa.
Cazzo, sono già le due...
Supero le bidelle già impegnate a tirare a lucido i banchi e esco dal portone d'ingresso.
Adesso c'è solo poca gente che cammina, apro l'ombrello e avanzo.
Il mio occhio però viene attirato da una macchia azzurra e verde in lontananza, metto a fuoco e vedo Lui.
Sta correndo cercando di prendere meno pioggia possibile, fallendo miseramente. È zuppo dalla testa ai piedi.
I capelli attaccati alla fronte, la maglia accatta alla pelle che mette in risalto il suo fisico scolpito, cazzo che sexy...
Gli faccio un cenno da lontano e quando mi nota rallenta, sul suo viso si allarga un sorriso che mi scalda il cuore.
Gli vado incontro.
"C'è spazio per due sotto il mio ombrello se vuoi." Sono costretta ad alzare la testa per guardarlo negli occhi, non che io sia bassa.
"Devo dire che questo ombrello è troppo carino per poter rifiutare la tua proposta."
Glielo porgo e lui lo alza sopra di noi.
Procediamo lenti, lui mi avvolge un braccio attorno alle spalle e mi stringe a lui :"Non vorrai mica bagnarti"
"Mi bagno di più standoti appiccicata, hai bisogno di un ricambio di vestiti o rischi di prenderti la polmonite."
Gli sorrido premurosa e una scintilla nei suoi occhi mi fa perdere la ragione.
Siamo arrivati alla fermata dell'autobus, ci mettiamo al riparo.
" Io sono arrivato, grazie per l'ombrello. " me lo porge e io lo afferro, per un attimo le nostre mani sono vicine e una voragine mi si scatena nello stomaco.
"Non c'è di che, tranquillo. Beh io torno a casa a piedi quindi... Ci vediamo." arrossisco fino alle orecchie.
Lui mi abbraccia:"Sei veramente adorabile, Dafne. A domani."
Sorrido incerta e mi allontano a passi giganti verso la via di casa.
Mi ha appena fatto un complimento...
Penso di star per esplodere.Melpomene:
Che graziosa ragazza, devo assolutamente chiederle dove ha comprato quel bellissimo ombrello.
STAI LEGGENDO
Un romanzo per Melpomene
RomanceMelpomene, la musa della tragedia, annoiata dalla solita quotidianità decide di scendere tra i mortali. Tra costoro sceglie una ragazza, così da poterla guidare e proteggere mentre si fa largo tra le tante strade della vita. Ma mentre Melpomene è su...