CAPITOLO 2
Giorno 2
Mi sveglio alle 06:30
Mi preparo,maglione per coprire tagli (a maggio) e jeans capelli legati e la matita solo quella...
Alle 07:00 rubo 5€ dalla mia matrigna per andare a fare colazione al bar
Alle 07:30 mi incammino a scuola ero in anticipo di un'ora quindi vado a fare una passeggiata. I ragazzi intorno a me ridono. Ridono perché ho il maglione cerco di fregarmene ma poi quelle risate riempiono totalmente la mia testa. Non ce la faccio più penso fra me e me e se adesso mi ammazzo?? Non sentirei più più queste insopportabili risate...oh già li vicino a me ce la stazione dei treni entro aspetto 25 min. E arriva il treno quel maledetto treno che doveva dare fine alla mia vita ripeto DOVEVA: una mano mi ha tirata forte per non farmi cadere fra i binari una mano molto forte. Mi girai ma non vidi nessuno. Guardo l'orario erano le 08:20 mancavano 10 min alla scuola ed ero lontana tipo 700metri...ero in ritardo molto...ma poi Una macchina si fermò dentro c'era Luca uno di quinta superiore
L.:hey sfigata sali
Io: coglione vattene
L.:vuoi arrivare in ritardo?
Io: no ma con un coglione come te non ci salgo
L.: hahahah dai sali e non fare storie sfigata
Io.: OK idiota.
●Sara'spov●
Chissà perche mi ha dato un passaggio va beh meglio che arrivare in ritardo e essere presa per il culo...
●REALTA●
L.: non lo fare mai più!
Io: cosa?
L.: sai benissimo cosa sfigata
Io:non lo so ma OK coglione
L.: mi dai io tuo num. Di telefono?
Io:certo che no! Per essere sputtanata ancora di più?
L.: dai su dammello
Io: OK 3923951***
L.: le ultime tre cifre?
Io: ah quello lo devi scoprire tu bye bye
L.: ehy aspettaaa
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scesi dall'auto ero in ritardo ma solo di 5 min. Andai classe. Tutti mi prendevano in giro. Me ne fregai.dopo la scuola Tornai a casa verso le 20:30 perche non avevo voglia di essere picchiata da lamia matrigna. Ora diario non ho voglia di scrivere quel che ho fatto durante la mia merda di giornata. Ma ti racconto una storia:
C'era una volta una bambina di nome Sara.
Sara amava il mare infatti suo padre la chiamava "sirenetta" perché non voleva mai uscire dall'acqua.
Sara era molto amata e apprezzata e veniva riconosciuta per i sui capelli ricci, la sua simpatia, il suo coraggio e la sua voglia di vivere.
Sara non aveva paura del buio.
Sara aveva un "cugino preferito" che era sposato con una donna che pero non gli piaceva.
Passati un po' di anni Sara crebbe.
Diventò una ragazza scontrosa e antipatica.
Non aveva amici.
Sara ebbe di nuovo paura del buio per colpa dei sui amici che un giorno erano in un garage al buio a raccontarsi le storie di paura, e per scherzo la chiusero a chiave nel garage. Sara riconosceva nelle ombre i personaggi delle storie e da quel giorno ebbe paura del buio.
Sara un giorno era in gita ad un lago con suo zio con altri due cugini.
Lo zio la portò lontano dalla riva con un gommone e disse ai ragazzi di tuffarsi e giocare in acqua. Sara non sapeva ancora nuotare nell'acqua alta e non voleva saltare, ma lo zio la spinse e la buttò giù. Sara annegava e lo zio se ne fregava. Era ubriaco.
Sara da quel giorno ebbe paura dell'acqua.
Sara col passare del tempo divenne una ragazza apatica.
Trasformò i suoi bei capelli ricci in capelli mossi dati dalle varie striature della piastra.
Sara si vestiva sempre di nero e non parlava mai.
C'era una volta una bambina di nome Sara che crescendo è diventata un mostro.
Ti piace? NO.
ORA STAI PENSANDO CHE SONO STRANA? si...?