Ti chiedo di amarmi

Capitolo 1 Ritorno da un viaggio

Era l'ultimo giorno di vacanza e Samuel tristemente stava preparando le valigie per tornare a Roma, dove da lì a breve avrebbe iniziato il suo primo lavoro.
Samuel era un ragazzo timido e molto chiuso, i suoi capelli erano neri come la pece ed erano sempre raccolti in una coda da cavallo, i suoi occhi erano di un verde smeraldo e le sue guancie erano coperte da lentiggini.
Per il corvino era giunto il momento di salutare Londra, con lo zaino in spalla uscì dalla sua camera d'albergo dove già lo attendeva il taxi che lo avrebbe accompagnato all'aeroporto, non era entusiasta all'idea di dover lasciare Londra ma in cuor suo sapeva che era la scelta giusta se voleva costruirsi un futuro radioso e privo di problemi.
Stranamente il viaggio durò poco, solitamente le strade londinesi erano molto trafficate ma non oggi, che strana coincidenza del destino.
Quando ebbe fatto il check-in si imbaracò rapidamente essendo fortunatamente il primo della fila.
Purtroppo il viaggio non lo avrebbe passato solo, infatti vicino a lui si sedette un ragazzo parecchio alto, aveva i capelli arancioni e i suoi occhi verdi come quelli di Samuel a differenza che il rosso aveva un fisico più scolpito e accentuato.
Era evidente che Samuel non volesse nessuno vicino a lui avrebbe preferito starsene solo come sempre.
Era passata ormai un'ora da quando l'aereo aveva preso il decollo e il sonno stava prendendo il sopravvento quando percepì un peso sulla sua spalla destra, voltò lentamente il capo e con suo disappunto notò che il rosso stava dormendo sulla sua spalla.
《 Cazzo! 》 Esclamò Samuel, ma non usò un tono leggero, infatti il ragazzo vicino a lui si svegliò. I suoi occhi al buio si illuminavano di un verde ancora più intenso, cosa che fece arrossire Samuel e non poco.
《 che succede?? Siamo già atterrati? 》
《 No, ti sei solo addormentato sulla mia spalla 》L'espressione di Samuel era tra l'arrabbiato e il divertito visto l'espressione da ebete sul volto del più alto.
Ormai la situazione aveva preso una piega alquanto imbarazzante e Samuel non sarebbe riuscito a trattenere il rossore ancora per molto, così decise di voltarsi e posò la testa contro il finestrino.
《 vabbè, non volevo svegliarti, quindi scusami 》 Disse il corvino chiudendo gli occhi sperando che il suo tanto amato sonno arrivasse, ma non fu così, infatti quella pace fu interrotta da una voce calda anche se in quel momento trovava parecchio irritante.
《 non devi scusarti, dovrei essere io a farlo. Piuttosto, io sono Riccardo, ma tutti ormai mi chiamano Ricky 》
Samuel si stava parecchio infastindendo così pur di non sembrare scortese si limitò a rispondere con tutta la calma possibile.
《 Senti, domani è il mio primo giorno di lavoro e per quando sia difficile riposare in aereo vorrei cercare comunque di provarci.  》
Per il resto del volo il giovane Samuel lo passò in tranquillità anche se in fondo al suo cuore si sentiva in colpa per aver risposto male al ragazzo dai capelli rossi, certamente si sarebbe scusato, ma era troppo timido e orgoglioso per poterlo fare, così una volta atterrati prese le sue valige e scappò a gambe levate verso l'uscita dell'aereo.
Finalmente il corvino arrivò nella sua piccola ma accogliente dimora, era parecchio esausto, ma felice di essere stato per una volta fuori dall'italia, certo la amava ma Londra era cento volte meglio e sicuramente con meno pregiudizi.
Si coricò sul letto e ripenso al viaggio in aereo, non aveva ancora realizzato di aver risposto male a quel povero ragazzo, ma del resto voleva solamente riposare e stare tranquillo, cosa c'è di male nel volere una cosa del genere?
Le ora passarono ma il sonno non volle arrivare, così decise di vestirsi e di farsi un giro per Roma, ormai il sole stava sorgendo e fra poco avrebbe cominciato la sua nuova avventura.

Ciao a tutti, il mio nome è Ros.
Sono un ragazzo di 26 e solamente ora ho iniziato a scrivere storie, soo abbiate pietà e fatemi sapere cosa ne pensate.
P.s. Se riesco farò uscire un capitolo a settimana❤️

Ciao