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"Stasera si va ad una festicciola." esclama Jane, abbassandosi il vestito striminzito che aveva indossato, per niente adatto all'università. Ma se proprio si sentiva a suo agio..

Sto già per ribattere, quando la sua voce squillante - fastidiosa- giunge di nuovo ai miei timpani "non puoi dire di no anche stavolta!" esclama facendo la sua espressione, quella che sul serio non ammette repliche. Sospiro, rivolgendole uno sguardo perplesso.

"Perché sembra che le tue tette stiano per scoppiare fuori da questo coso?" mormoro allora, dando di sfuggita uno sguardo allo scollo della mia maglia, stringendo le labbra per la mia seconda.

Non avevo problemi con la taglia del mio seno, certo, fin quando non camminavo per i corridoi di quell'edificio con Jane al mio fianco. Mi chiedo ancora oggi, che siamo all'ultimo anno d'università, a cosa stessi pensando quando ho iniziato a frequentarla, credo volessi rendermi da sola lo zimbello della scuola. Vedo Jane spostarsi i lunghi capelli corvino su di una spalla e fare una smorfia.

"Non stanno per scoppiare, lo scollo a cuore è così!" gracchia indispettita, facendomi alzare gli occhi al cielo. "Comunque stasera verrai, così potrai finalmente conoscere Josh ed io potrò provarci con il mio capo!" ridacchia guardandomi e faccio una smorfia inorridita alla vista delle sue pupille che si dilatano. Chissà a quali cose oscene starà pensando.

"Ti ho già detto che devi smetterla di cercarmi possibili ragazzi, tra l'altro non uscirò mai con uno dei tuoi modelli senza cervello!" borbotto allora, stringendo il quaderno tra le mani, seccata. Erano ormai anni che Jane era entrata nel campo della moda ed ogni mese non faceva che riempirmi di numeri di telefono affinché uscissi con uno dei suoi amici. Oggi era il mese di Josh Devine. Modello ventisettenne di giorno, batterista di notte. Era carino, avevamo parlato si e no un nano secondo, ma io avevo riso, ciò significava per Jane che ero innamorata pazza di quel tipo.

"Josh o non Josh, stasera verrai, cercherò di rimediarti un Valentino della nuova collezione, ne ho visti alcuni che potrebbero andarti." sbuffa concludendo con un sorriso divertito. Stava forse insinuando che io fossi grassa? Ma io la amma- "Non pensare sempre male, Alexandra, semplicemente non ti ci vedo in un vestito." Oh. Ineffetti il mio armadio non aveva mai visto né una gonna né un vestito.

"Bene, allora presumo stasera ti divertirai a vestirmi e truccarmi.." mormoro rassegnata, prima di salutarla con un cenno della mano, dirigendomi a Psicologia.

"Jane!" strillo, con la testa immersa nel mio armadio. Sto cercando l'unico capo di lingerie presente nel mio armadio: un reggiseno bianco, con una fascia elasticizzata sotto il seno e una fantasia floreale ricamata su della stoffa trasparente. Adoro quel reggiseno, semplice e carino, l'avevo comprato poche settimane fa da For Love & Lemons ed ero uscita dal negozio con un sorriso soddisfatto in viso. Non che qualcuno avesse dovuto vederlo, ma mi piace vestirmi bene.

"Cosa c'è?" sbuffa uscendo dal bagno del mio appartamento. Immediatamente mi volto e apro bocca per parlare, ma le parole mi muoiono in gola. Jane con il mio reggiseno indosso e le tette che minacciavano di rovinare tutte quelle meravigliose rifiniture.

"Jane, cosa cazzo ci fai con il mio reggiseno? Levalo immediatamente o te lo strappo con le mie unghie!" sbotto, alzando le mani, mostrando le unghie.

"No!" strilla di rimando, mettendo le braccia in avanti "Lo levo, ma tu non provare ad usare quelle belle manine che ho appena fatto la seconda passata, non voglio sprecare uno smalto Chanel se poi lo levi dopo due secondi!" borbotta, soffiando per spostare un ciuffo di capelli dal viso. Mi guardo le unghie laccate di un blu notte, lo trovo un po' troppo eccessivo, ma devo ammettere che è davvero un bel colore.

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