Capitolo 2

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Il college è di grandi dimensioni: è circondato da un enorme giardino che, in questo momento, sta ospitando molti collegiali. La parte frontale appare come una chiesa, le finestre ampie ti permettono di vedere l'intero panorama. Avvicinandomi sempre di più, mi rendo conto di quanto sia grande anche la porta d'ingresso a tal punto che ti inspira inquietudine, vedo Louis che sgrana gli occhi confermando i miei pensieri.

"Ora capisco perchè sei nervosa" dice sorridendomi "Però, che perspicacità!" rido nervosamente. A volte sembra l' unico che mi capisce e lo amo per questo, ma quando sono nervosa è cosi.. lo tratto sempre male per qualche strana ragione.

Cerco di non pensarci mentre attraversiamo l'entrata con grande ansia tenendoci per mano. Più in là vediamo una coppia che litiga, chissà per cosa o per chi, non vorrei essere al loro posto.

Bacio la guancia morbida di Louis, dall'ansia che ho non mi ero nemmeno accorta che si era rasato la barba.

Vengo distratta dal mio piccolo pensiero, da un signore barbuto, basso e alquanto strano che ci prega di seguirlo nell'ufficio della misteriosa Preside.

"Salve signorina Grace Carvis, io sono Helena Wesley la sua nuova Preside" ,

"s-salve" rispondo imbarazzata , "volevo darle il mio benvenuto per il suo arrivo in questa prestigiosa JITM" dice sorridendomi falsamente. Stronza, lo so che stai fingendo. "Grazie mille Preside Wesley". Sto al suo stesso gioco nel momento in cui le porgo uno dei sorrisi più falsi nel mio repertorio.

Il nano barbuto di prima mi porge le chiavi del mio dormitorio che condividerò con Jade e Summer, le mie migliori amiche, e ci accompagna fuori augurandoci la buona fortuna.

Sfortunatamente è arrivato il momento di salutarci, Louis senza dire una parola, si avvicina a me e mi stringe forte lasciandomi baci umidi sul collo, quanto mi mancherà questo nanetto; non riesco ad immaginare questi giorni senza di lui.

POV LOUIS

Gracie di sua iniziativa mi bacia e realizzo quanto mi siano mancate le sue labbra calde ma allo stesso tempo mi accorgo che provo qualcosa di diverso; non so cosa mi accade in questo periodo ma c'è sempre qualcosa che non va, sarà il fatto che non la vedrò piu quotidianamente? Sarà la paura di perderla? Sono queste le domande che mi frullano nella testa, per ora mi limito a godermi questi piccoli momenti con lei, chissà se ne avrò altri.

I miei pensieri cessarono nel momento in cui lei si distaccò da me, ora è arrivato l'attimo che ho tanto temuto "Ciao piccolo, ti amo sappilo" arrossisce "Mi mancherai tanto piccola mia" "Anche tu" dice abbassando lo sguardo, a quel punto porto le mie dita sul suo mento per alzarle la testa e noto nei suoi occhi delle piccole lacrime che stanno per scendere. "Non piangere, tanto ci vedremo per il tuo compleanno" lei si riprende "Ma è tra otto giorni!" "Passeranno in fretta amore, ora devo scappare ti amo" le lascio un piccolo bacio a stampo, ci abbracciamo e corro via. Mi mancherà, credo.


Camminando a passo svelto verso l'uscita della struttura , mi imbatto in un ragazzo ricciolino e alto "Oops" "Hi!" "scusa non volevo"dico con un tono desolato.

Mi sorride, "stai tranquillo ora chiamo solo l'ambulanza" scherza e ride rumorosamente, all'improvviso mi sento meglio. Mi scuso nuovamente e saluto il ragazzo dagli occhi verdi, come la mia Gracie e mi avvio verso la macchina.


POV HARRY

Mentre esco dal bagno mi scontro con un ragazzo di bassa statura, tutte a me oggi! Prima mi sporco con il caffè, poi litigo con la mia ragazza e ora pure quest'altro.

"Oops" dice con voce desolata, forse anche troppo. Ah però.. carino : i suoi capelli sono arruffati, probabilmente a causa del vento, indossa un jeans e una maglietta azzurra.. come i suoi occhi.

"Hi!" "Scusa non volevo" vorrei dirgli di venirmi addosso quando vuole, ma mi sembra fuori luogo così mi limito a sorridere. "stai tranquillo, ora chiamo solo l'ambulanza" rido .

Andando di fretta il ragazzo senza nome si riscusa e mi saluta timidamente , quasi quasi non mi dispiace che mi è venuto addosso e vorrei continuare a parlarci per tutto il pomeriggio se solo non andasse così di fretta.

Lo saluto e camminando mi rigiro dandogli un' altra occhiata per rivederlo correre in modo impacciato. Solo allora notai il suo bel culo, chiedendomi come ho fatto a non accorgermene prima.. cosi avrei avuto più tempo per ammirarlo.

ma che diavolo?

okay, la cosa sta prendendo una strana piaga, ma mi piace.

andando verso il dormitorio, mi chiedo per quale strano motivo stava correndo.. quale era il suo nome? lo rivedrò mai? .

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