Capitolo 2

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Ricky

12 e 45,  10 minuti ed è l'ora di pranzo. Distolgo lo sguardo dall'orologio appeso al muro e porto l'attenzione alla lavagna. Troppi numeri scritti sopra, non ci capisco niente. A dire il vero non ci ho mai capito niente, guardo il tablet sentendo una notifica. È di una ragazza, una certa Sam mi ha mandato delle immagini. Accetto e controllo il contenuto, alzo lo sguardo alla lavagna e sono gli stessi numeri sconosciuti a me. Mi ha passato gli appunti, mi guardo attorno per vedere chi fossa la genia ad avermeli mandati e noto una ragazza fissarmi e farmi l'occhiolino. Ricambio l'occhiolino sorridendo, mi piace quando mi passano gli appunti. 

Passano i minuti che sembrano non terminare e finalmente il suono della campanella si fa sentire in tutta l'accademia. Mi alzo  subito e ripongo il tablet nello zaino. Sento una mano posarsi sulla mia spalla stringendola. 

"Muoviti Ricky ho troppa fame" dice Trevor, il mio migliore amico. Sorrido girandomi e facciamo il nostro saluto. Due battimani, uno sopra e uno sotto e infine il pugnetto tattico.                Semplice visto che l'imbecille qui presente si è scordato il resto. 

Prendo lo zaino e ci dirigiamo fuori dall'aula, molte ragazze ci seguono. Le sento costantemente addosso, non che mi dispiaccia ma non sono in vena di farmi una ragazza adesso. È l'ultimo dei mie pensieri, ora che le cose con i miei genitori non vanno alla grande. Scendiamo in cortile e ci dirigiamo alla mensa esterna, ci sediamo al nostro solito tavolo e successivamente i posti che erano liberi vengono occupati dalle amiche di Tiffany. La ragazza di Trevor. Sempre in mezzo ma se aiuta Trevor con lo studio per farlo continuare a restare nel team di baseball, può stare vicino a noi quanto vuole. È sempre accompagnata da due ragazze, gemelle penso. Non le conosco, sicuro si saranno già presentate a me, ma come ho detto prima. Non m'interessano. Mettono il loro cibo in mezzo al tavolo e prendo subito una bottiglietta d'acqua da qualcun altro come faccio sempre.

Mentre svito il tappo della bottiglietta verso destra, i miei occhi vagano fermandosi su una ragazza, mai vista prima d'ora. Capelli castani scuro e lisci di lunghezza media. Non so come mi attragga una come lei, non è come le altre ha dei jeans e una maglia semplice, ma continuo a non riuscire a distogliergli gli occhi di dosso. E' seduta a un tavolo non molto lontano dalla nostra e conversa con due persone. Una di quelle è James, in realtà non lo conosco, ci ho parlato una volta a fine anno scolastico, ma può essere un buon modo per avvicinarmi a lei. All'improvviso gira la testa ed incorcia il mio sguardo, al momento della connesione dei nostri occhi sento un qualcosa dentro di me. Come se la conoscessi ma allo stesso tempo di non conoscerla affatto. Distolgo in fretta lo sguardo da quei occhi,  verdi e profondi, e riprendo a bere l'acqua.

Mentre sono fisso con gli occhi a guardare un punto del tavolo, Trevor attira la mia attenzione scoccando le dita davanti alla mia faccia.

"Chi guardavi amico?" guarda verso la direzione dove guardavo e intuisce che guardavo la ragazza che adesso è di spalle. "Amico, una come lei è sogno. Come la donna che ho qui davanti a me" e torna a limonarsi Tiffany. Li detesto quando fanno così. Aspetto che finiscano per riprendere la conversazione con lui, "A parte gli scherzi, la conosci?" gli dico all'orecchio, scrolla la testa per dirmi di no e pone la domanda anche a Tiffany che anche lei non sa nulla.

Aspetto il suono della campanella, mi alzo prendendo lo zaino, saluto Trevor e  e mi dirigo dentro la scuola. 

Vado verso la mia prossima aula per una lezione di chimica, e nel tragitto non faccio altro che pensare a quella ragazza dagli occhi verdi, non l'ho mai vista, forse è nuova.. Comunque sia non vedo l'ora di rivederla nella pausa. Mentre penso ci sono due ragazze appoggiate agli armadietti azzurro spento che mi guardano e parlano tra loro, che cazzo non mi interessano quelle cosi, sempre le solite ragazze uguali che vengono a scuola come se dovessero andare in discoteca, ne voglio una semplice magari come la ragazza della mensa.

Ripenso tra me e me, basta pensarci. So già che domani me la dimenticherò, non mi interessa.

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⏰ Last updated: Jun 06, 2023 ⏰

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