MONOTONO

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Un allarme assordante e sgradevole mi sveglia dal mio sonno che sembra durato solo pochi minuti:un sonno tranquillo,senza sogni o incubi,un sonno monotono un po' come il resto della mia vita.
La sveglia suona ancora e io butto la testa sul cuscino pregando invano che sia domenica,mentre invece è lunedì:il giorno peggiore della settimana,il giorno dove ricominci tutto da capo verifiche interrogazioni,battibecchi con i compagni e con i professori,vari litigi coi genitori e gli allenamenti ... Tutte cose che si ripetono in sequenza,in un solo aggettivo "monotono".
Mi costringo ad alzarmi dal letto,la sveglia segna le 6.05 ed io vado nel mio bagno con l'intenzione di farmi una bella doccia che mi risvegli dal coma.Mi spoglio e noto davanti allo specchio le numerose imperfezioni presenti sul mio corpo;non sono mai stata molto magra, quando ero più piccola ero costantemente in sovrappeso e soggetta alle opinioni degli altri,poi crescendo ho preso le mie forme non ero più grassa ero semplicemente normale ma nella società d'oggi per essere accettata sembra che si debba essere anoressiche.
Mi costringo a non pensarci e mi infilo sotto la doccia, l'acqua calda mi rilassa e in qualche modo mi aiuta ad iniziare la giornata.
Finita la doccia entro in camera,infilo un intimo a caso e mi metto davanti all'armadio a cercare qualcosa di comodo o perlomeno accettabile;opto per un maglione nero e dei jeans del medesimo colore con le Vans nere...che dire mi piace il nero ...
Esco da camera mia,dal momento che sono già le sette mi affretto e mi metto un filo di trucco che consiste in un po' di mascara.
Mi preparo lo zaino e guardando il diario per vedere che materie mi aspettano noto matematica e storia dell'arte ...cazzo iniziamo bene.
Chiamo i miei ma noto che sono già svegli,e mi ricordo che mamma deve partire per lavoro...faccio un sospiro e mi faccio avanti in cucina facendo il mio solito sorriso finto che nasconde un po' di tristezza guardando la madre nuovamente andarsene ...
Mia madre fa un lavoro che la appaga molto ma allo stesso tempo è molto spesso fuori per lavoro,la vedo poco ma so che lo fa per me e per darmi un futuro migliore,il nostro rapporto è molto cambiato da quando fa questo lavoro, è molto freddo e distaccato più che altro per colpa mia,non so perché ma tendo ad allontanare le persone a cui voglio bene e anche quelle che mi vogliono bene ..

Mia madre mi nota..

-"Buongiorno Avalon"-

- "giorno"-Speriamo sia davvero un buongiorno...

Mia madre riprende -"vuoi qualcosa?"

-"no,non ho fame "

-"dovresti mangiare un po' di più"-mi rimprovera

-"mangio se ho fame, e in questo momento non ne ho"- scatto

Così facendo,prendo lo zaino e esco dicendo un "ciao" poco udibile .

Entro in macchina dove mi aspetta mio padre per accompagnarmi a scuola,inserisco subito il cd di ed sheeran ed inizio a canticchiare la prima canzone del disco "one".
Arrivati a destinazione mio padre mi saluta augurandomi una buona giornata.
Eccomi qui davanti a una scuola di merda;essendo arrivata in ritardo come mio solito il bidello mi guarda in malomodo: "dio quanto li odio sti bastardi" penso.
E quanto odio sta scuola di merda.
Entro in classe e la professoressa di scienze mi guarda in modo scocciato.

-"ancora in ritardo Gray"-

-"mi dispiace prof,c'era traffico"-

-"si si, sempre la stessa scusa. Fila a posto che facciamo l'appello!"-

Mi siedo al mio posto con affianco la mia compagna di banco Lana che è una ragazza molto particolare, fatta di alti e di bassi, devi saperla prendere per essere sua amica...
La prof inizia ad elencare dei nomi, tutti i nomi dei miei compagni di classe...sinceramente li odio tutti tranne quelle tre amiche che ho in classe tra cui Lana, Ella e Amelia una delle mie migliori amiche...lei per me è una sorella è sempre a casa mia le ho dato persino le chiavi,lei mi è sempre vicina e mi capisce anche se ci conosciamo solo da due anni.
Il liceo artistico può sembrare facile ma non lo è affatto, ora sono al secondo anno di liceo.

La giornata passa molto in fretta per mia fortuna saluto le mie amiche e salgo in macchina ..
Tornata a casa prendo uno yogurt e mi rifugio in camera mia...

Sono le 18.35: cavolo devo prepararmi ho allenamento tra 25 minuti, ma cerco di fare il prima possibile, e alle meno cinque sono fuori di casa,so già che arriverò in ritardo anche stavolta ...
Arrivata a pallavolo saluto le altre con un cenno del capo, vedo Nina e mi avvicino a lei: lei è una delle poche con cui sto bene a pallavolo,le altre sono simpatiche ma hanno qualcosa di scuro dietro ..
L'allenamento passa tranquillo senza troppe occhiatacce tra me e l'allenatore,onestamente lo odio .
Rientrando a casa mi fiondo sotto la doccia e mi godo quella mezzoretta che mi dedico a rilassarmi.
Vado verso il letto distrutta convinta di addormentarmi sul colpo mentre invece non è così...è come tutte le notti,ci penso e alla fine finisco per addormentarmi a tarda notte.
Penso lui, ai suoi occhi così chiari e profondi, quel verde che ti trasmette sicurezza e ti fa stare bene,quelle labbra che mi urlano e mi chiamano.
Lui.

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