La reazione del corpo di ricerca

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Il ragazzo dagli occhi azzurro cielo allora disse ai suoi due amici

-Ora che stiamo andando al corpo di ricerca, andiamo prima ad avvertire il capitano, ne rimarrà sorpreso!-

L'Ackerman rispose

-Ok ma se si azzarda a tirargli un pugno mo che è tornato...-

Si blocca nel vedere Eren che la osserva

-Emh niente niente, ovviamente sta su una sedia a rotelle-

Eren la prese a ridere

-Mikasa...mi dispiace per quello che ti dissi tempo fa, ma quello non era la verità.. dovevo solo allontanarmi da voi per il piano. Io in realtà voglio bene ad entrambi... Armin sa tutto perché prima di morire gli sono entrato in sogno-

Mikasa guarda Armin e poi rivolge il suo sguardo a Eren

-ma perché tu non sei apparso in sogno a me?-

-perché avevo deciso di volere che fossi tu ad uccidermi, per dimenticarmi... ma ora andiamo dal capitano che sono curioso anch'io-

Mikasa dopo quella risposta rimase in silenzio

I tre si incamminarono verso la sede del corpo di ricerca, in silenzio dopo quelle parole di Eren. Entrambi dovevano ancora realizzare che il loro amico era tornato in vita.

Eren bussò alla porta del capitano, e si udì una voce dire "avanti". Entrò e Levi rimase sbalordito tant'è che si avvicinò a Eren e gli diede uno schiaffo per vedere se fosse vero

-ma cosa, sei tu Eren? O sei un sosia?-

-Sono io capitano Livai-

-Sei quel moccioso bastardo che ha messo tutto il mondo in pericolo?-

-eh si proprio lui-

Così Levi gli tirò un altro schiaffo

-E questo era per Hanji...-
L'uomo guardò il ragazzo con uno sguardo freddo, poi fece un leggero sorriso

-Dopotutto sono contento tu sia tornato, non sembri quello di prima... sembri l'Eren di sempre, l'Eren prima del casino fra Marley e Paradis-

Poi continuò

-chiamerò tutti i membri del corpo di ricerca per una riunione speciale, per far vedere a tutti che sei tornato, anche se ancora non capisco come sia possibile-

Poi si rivolge a Mikasa con uno sguardo come per dire se lei centrasse qualcosa ma lei fa no con la testa

-Armin tu che sei il comandante, fatti sentire e vai a dire a tutti della riunione. Dopotutto hai preso il posto di Erwin ed Hanji due mesi fa.-

-si capitano, arrivo subito-

Armin avverte tutti di una riunione d'emergenza, tutti arrivano in fretta davanti la sala riunioni. Armin si trova al centro della sala, aspettando tutti. Eren e Mikasa invece aspettano il segnale di Armin dietro le tende.

-benvenuti a tutti e vi ringrazio per essere venuti qui-

Iniziò il discorso, poi continuò

-Non so da dove iniziare, la cosa è stata così improvvisa che non ho avuto il tempo di preparare un discorso, ma cercherò di farla breve. Eren è morto due mesi fa, insieme a tante altre vittime. Oggi fra Marley e Paradis regna la pace, ed è quello che in un certo senso noi volevamo, e sicuramente sotto sotto anche lui! Bene, non sono qua per parlarvi di questo perché era per collegarmi ad un altro discorso.

Jean e Connie iniziarono a scherzare fra loro

-Jean ci scommetti che vogliono dargli una bella sepoltura? O che è tornato in vita? Sarebbe troppo divertente ma strano-

-Connie non dirlo neanche-

Armin sembrava infastidito

-Se avete finito di scherzare io continuo. Bene, stamattina è successo un fatto che va fuori dal comune, oltre la fisica!
Eren è tornato fra noi.-

Nell'aula calò un silenzio assurdo.
Armin fece segno a Eren e Mikasa di entrare e loro entrarono... tutti rimasero sbalorditi, Jean si sentiva triste perché ora che Eren era di nuovo fra loro non avrebbe potuto conquistare Mikasa.

-ma ma come è possibile?-

Disse Connie ad Armin

-Non lo so neanche io-

Eren non sapeva che dire, con quale coraggio di era presentato davanti a tutti con tutto ciò che aveva fatto? Si stette zitto e fece parlare Mikasa

-Io so che è difficile che lo perdoniate, ma sbagliare è umano-

La ragazza con sciarpa rossa iniziò a parlare prendendo le sue difese. Poi iniziarono le domande e fra una e l'altra finalmente la riunione finì

Eren ora poteva godersi la sua vita con Mikasa e Armin, come promesso da quando erano piccoli.

Passarono la serata a raccontarsi momenti divertenti dell'infanzia e a giocare a obbligo e verità, a raccontare storie horror per spaventare Armin... insomma una serata da non dimenticare!

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