La luce mattutina filtrava timida tra le pieghe delle tende di broccato rosso degli appartamenti reali, creando delle ombre sul parquet di legno chiaro.
Il talamo nuziale, al centro della stanza, era ancora occupato dalle figure assonnate dei due reali ,stretti in un languido abbraccio.
Il giovane re se la stringeva all' ampio petto, trasmettendole il calore del suo corpo massiccio e lasciando che la sua testa si posasse su una delle sue spalle.
Le mani di Ilka erano strette a pugno vicino alla sua testa e le gambe erano state timidamente intrecciate con quelle dell' uomo.
Sten la osservava dormire, carezzandole con gentilezza la pelle morbida del viso.
La moglie pareva quasi non accorgersene e beata, continuava a crogiolarsi nel suo sonno.
Si mosse leggermente, spostando il viso sul collo del marito, rilasciando un lieve sospiro dalle nelle labbra rosee.
-Sten- sussurrò, aggrappandosi con le sue esili manine al collo del sovrano.
-Sten- mormorò nuovamente, spostando il viso alla sua altezza, mischiando il suo respiro con il suo.
-Mia sposa- bisbigliò lui, avvicinandosi a quella bocca che a lui pareva ambrosia, sfiorandole con le sue.
Erano calde e morbide e sapevano di vaniglia.
Gli occhi violetti della giovane si spalancarono e lei si ritrovò compiaciuta da quel piacevole risveglio.
Arrossì non appena gli occhi azzurri del giovane,pieni di desiderio incontrarono i suoi.
Le loro labbra si incontrarono e la giovane biondina si ritrovò il corpo del suo sposo, spalmato sul suo.
-Siete così bella- alitó lui tra un bacio e l' altro, facendo scorrere le mani sulla bianca pelle del suo viso.
-I-io..- balbettò la giovane, arrossendo maggiormente; nonostante non lo desse a vedere, lo sguardo del giovane la metteva in soggezione e lei si sentiva davvero imbarazzata.
Non lo voleva ancora ammettere ad alta voce ma lei si stava ormai affezionando a quel marito così premuroso, era quasi sicura di esserne innamorata.
Da quando si erano sposati e da quando avevano iniziato a condividere la vita coniugale, Sten non aveva fatto altro che trattarla con riguardo e con affetto, dimostrando quanto fossero vere le parole che le aveva detto all' inizio del suo soggiorno.
Le piaceva passare le sue giornate con lui, godendoselo in quei momenti in cui non doveva allontanarsi per assolvere ai suoi compiti di regnante.
Le sue labbra vennero nuovamente coperte da quelle del marito, annullando i pensieri che le si stavano formando nella testa.
Sten la portò sotto di se, avvolgendo entrambi nel lenzuolo, celando la loro presenza nella stanza.
Ilka sospiró.
Quel rifugio sotto le coperte era estremamente intimo ed il fatto che entrambi fossero praticamente nudi, non faceva che accrescere il desiderio e la loro bramosia.
Desiderosa di un nuovo contatto tra le loro labbra, sollevò la testa e catturò quelle del re tra le sue.
Sten se la strinse tra le braccia, lasciando che le loro calde labbra si fondessero e diventassero un tutt'uno.
Era avido, tremendamente avido di quella bocca di cui non era mai sazio.
Amava quella donna e per nulla al mondo era disposto a rinunciare a lei.
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Stolt af at elske (in revisione)
RomanceIlka, una giovane appena diciottenne, è l'erede al trono d'Olanda. Ha appena compiuto gli anni e suo padre decide che per lei è venuto il momento di sposarsi. Combina così le nozze con il re di Danimarca,un giovane che ha dieci anni in più della ra...