Un intervallo come tutti gli altri

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Stai tranquillamente messaggiando con Chifuyu quando noti con la coda dell'occhio una figura dai lunghi capelli neri fare capolino dalla porta e non puoi far altro che sorridere: è Keisuke Baji.

Posi il cellulare sul banco dandogli la tua completa attenzione mentre lui si fa strada tra i banchi e sedendosi su quello attaccato al tuo.

«Buongiorno.» ti saluta con quel sorriso che fa mostrare un canino.

«Buongiorno anche a te, Keisuke. Pensavo non saresti venuto oggi visto che manca Chifuyu.»

Lo osservi e noti che sta nascondendo qualcosa dietro la schiena e questo ti incuriosisce.

«Cosa nascondi lì dietro?»
«Chi? Io?»
«Dai! Lo vedo che tieni le mani nascoste, non sono stupida.» ridacchi.
«Oh, su questo ho dei seri dubbi.» scherza.
«Ah ah ah... che ridere.»

Tenti di nascondere il sorriso e rimanete a guardarvi in silenzio per una trentina di secondi.
Noti che la sua espressione cambia per qualche attimo ma proprio poco prima che tu possa farglielo notare scuote l capo e sembra tornare quello di sempre.

«Che stai mangiando?»
«Un panino al prosciutto.»
«Hai voglia di qualcosa di dolce?»
«Tipo?»
Il ragazzo mostra da dietro la schiena un sacchetto trasparente contenente una decina di Twix e Kinder Bueno.
«E tutta questa roba da dove viene?»
«Dallo zaino di Takemichi, gliel'ho rubato mentre eravamo in spogliatoio dopo l'ora di ginnastica.»
Sul suo viso compare un sorriso trionfante che ti scalda il cuore anche se sai che quello che ha fatto non è giusto.
«Non c'è di che comunque.»
Apre il sacchetto ed estrae due barrette di Twix porgendotela come per chiederti: "La vuoi?".
Neghi col capo e lui mangia noncurante la merenda rubata al suo amico.
«Dovresti restituirla, sarà dispiaciuto nello scoprire di aver perso la merenda.»
Keisuke cambia stato d'animo e corruccia le labbra in una smorfia contrariata.
«... Dopo... forse...»
«Piuttosto di derubare quel povero di Takemichi perché non sei andato al bar prima di venire da me?»
«Volevo vederti...» sbuffa. «... E ho dimenticato i soldi a casa.»
«E con Chifuyu ammalato non sapevi a chi scroccare, vero?» lo stuzzichi.
«Che ridere.» alza gli occhi al cielo. «E poi tra membri della Toman si divide, Takemichi dovrebbe andarne fiero! E poi, Chifuyu ed io siamo soci, è egoista nel non prestarmi nemmeno un centesimo per le macchinette!»
Contesta incrociando le braccia come un bambino.
«Forse, ma dico forse, è perché già condividete il pranzo e gli scrocchi la merenda da due settimane.»

Il ragazzo rimane in silenzio non sapendo cosa replicare facendoti sorridere, poco dopo con la coda dell'occhio noti un viso sbirciare nella classe. Sposti il viso in modo da avere la completa visuale e capisci che sono Akkun e Hanagaki con le lacrime agli occhi.

«Ciao ragazzi!» li saluti cercando di fare la gnorri.

Akkun è il primo che prende la parola ricambiando il tuo saluto.

«Ciao ragazzi, scusate ma avete visto un sacchetto con del cio-...»

Il ragazzo non riesce a finire la frase che il suo amico lo interrompe entrando di corsa dentro la classe.

«LA MIA MERENDA!»

Esclama con tono sollevato.

«Lo sapevo che non l'avevo dimenticato a casa! Grazie di avermelo trovato tu, Keisuke!»
«Sì... prego...»
Il biondo sorride mentre il corvino non sembra minimamente disposto a rinunciare al "bottino". Posi una mano su quella del ragazzo e con un sbuffo lascia la presa ridando il cioccolato al legittimo proprietario.

Aspetti che i due escano dalla classe per dividere il panino e darlo al tuo amico.

«Prendi.» gli sorridi. «Visto che sei stato bravo divido con te la mia merenda per il resto della settimana.»
«Tutto qui?» alza un sopracciglio. «Ho rubato quel piagnucolone di Takemichi solo per te e mi ringrazi così?»

A quella confessione arrossisci. Mai ti saresti immaginata un gesto del genere da parte sua, anzi. A volte pensavi pure che ti odiava e che ti sopportava solo perché sei amica d'infanzia di Chifuyu.
Effettivamente non ha tutti i torti, metà panino non è molto per un gesto del genere.

«Va bene, hai ragione. Oltre al panino ti prometto di farti i grattini dietro il collo e sulla schiena per tutto il resto dell'anno.»
Nel sentire la parola "grattini" gli occhi brillano come delle stelle.
«Anche fuori da scuola?»
Annuisci.
«Affare fatto!»

Esclama prendendo la sua metà e tenendola tra i denti, si gira dandoti la schiena e si tira su i capelli con un elastico nascosto dalla manica della divisa scolastica.

«Prego, sono alla tua mercé.»

Sorridi e dopo aver finito di mangiare, avvicini maggiormente la sedia a lui ed inizi a fargli i grattini su tutta la schiena mandandolo in estasi.
Non è la prima volta che ti chiede di farglieli, ma non lo hai mai fatto volentieri perché credevi volesse prenderti in giro.
Quel contatto lo rilassa talmente tanto che sembra sul punto di addormentarsi.

«Mi piaci da morire T/N...»

Mormora con la voce roca.

I tuo viso diventa dello stesso colore di una fragola, il tuo cuore batte come una batteria di una band rock e il tuo corpo avvampa di colpo facendoti sentire come sotto il sole del deserto.
Non riuscendo a formare una frase di senso compiuto prendi coraggio e decidi di rispondergli con un bacio sulla schiena.

«... Ancora...» sussurra compiaciuto. «Pero, stavolta, non lo voglio sulla schiena.»
Confessa e si gira verso di te rimanendo ad un palmo di distanza.
«Allora? Me lo dai tu o lo devo prendere io?»

Fa per avvicinarsi ma la campanella che annuncia la fine dell'intervallo suona salvandoti all'ultimo secondo.
Keisuke sbuffa ed appena nota il tuo viso arrossato ti guarda con un sorriso spavaldo.

«Non è finita qui, sappilo. Mi prenderò quel bacio fosse l'ultima cosa che faccio.»

Annuncia prima di uscire dalla tua classe lasciando lo spazio ai tuoi compagni di entrare.

Un intervallo come tutti gli altri - One shotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora