In love with a fusion

Capitolo 8. Possibile ritorno

*Le condizioni di Jade iniziarono a peggiorare sempre di più, a tal punto che qualsiasi cosa appuntita venne rimossa e gli spigoli dei mobili vennero arrotondati*

Jade: N.21! Spiegami cosa è successo alla mia stanza!

N.21 *Entra nella stanza* tesoro l'ho fatto per il tuo bene, sei con un piede nella fossa e sto cercando di tirartelo fuori da lì, non di far sprofondare anche l'altro.

Jade: Io voglio farla finita! Mi fa schifo vivere così a sto modo, non ne posso più!

N.21: *Le tira un ceffone* Ma ti rendi conto di quello che stai dicendo o no?!

*Jade rimane in silenzio per un bel pò*

N.21: Io sto cercando di darti una mano a passare sta cosa, e tu vuoi farla finita?
Non solo mi sento offesa, ma anche non in grado di aiutarti.
A sto punto scusami se ho cercato di non farti pensare al male che potevi farti...
*Esce e chiude la porta della camera*

Vegeth: Quindi? Come è andata?

N.21: *Scendono delle lacrime dagli occhi* Ho bisogno di riflettere un pò, questa mi ha fatto male... *Se ne va fuori*

Vegeth: *Entra nella stanza di Jade* Posso parlarti?

*Jade non risponde*

Vegeth: *sospira* Senti, so come ti senti e credimi che non è bello per niente.

Jade: Se devi farmi anche tu la ramanzina puoi pure uscire..

Vegeth: Al contrario, sono qui perché ti volevo far vedere una cosa.

Jade: Non ne ho molta voglia..

Vegeth: Va beh, puoi venire con me un attimo? Se ti fa schifo, puoi pure mandarmi a quel paese.

Jade: *Si alza e tremolicchia* É così importante?..

Vegeth: *Le da una mano* Secondo me ti piacerà, fidati di me.

*Vegeth la porta in un luogo mai visto*

Jade: In che luogo ci troviamo?

Vegeth: Queste sono le prigioni dove i guardiani tengono i criminali.

Jade: Volevi chiudermi dentro una cella?

Vegeth: Tu non hai fatto nessun reato, quindi sei al sicuro.
L'unica cosa che ti chiedo è una: se ti senti a disagio appena vedrai quello che ti devo mostrare, dimmelo subito.

Jade: Come se questo dovrebbe cambiare la mia vita, tanto è già stravolta così..

*Vegeth va a recuperare Gogeta dalla cella e lo porta davanti alla ragazza*

Jade: *Guarda i 2 ragazzi in modo sconvolto* T-Tu...

Gogeta: Ehy...

Vegeth: Ti senti a disagio?

Jade: N-No... Lascialo qui..

Vegeth: Va bene, io nel frattempo ti aspetto all'uscita. Se succede qualcosa sai a chi riferirti.

*I 2 si guardano con tristezza*

Gogeta: Mi dispiace per quello che ti ho fatto... So di essere uno schifo di persona..

Jade: Io sto letteralmente prendendo farmaci per non finire all'altro mondo..

Gogeta: Non mi avevano spiegato tutta la situazione.. Non mi scuserò mai abbastanza con te, lo so...

Jade: Non è quello... *piange*

Gogeta: Per favore non fare così...

Jade: Mi hai fatto soffrire un casino.. mi sono data troppe colpe e ora ne subisco le conseguenze...

Gogeta: *Si inginocchia* Per favore perdonami...

Jade: Scusami ma non ce la faccio... *Corre da Vegeth all'uscita del posto*

Vegeth: *la tiene a se* Come mai stai piangendo di nuovo?! Ti ha fatto qualcosa?! *Estrae la spada dalla mano*

Jade: Io non voglio soffrire una seconda volta, ma non posso nemmeno lasciarlo così...

Vegeth: Aspetta un attimo, lo ami ancora? Jade ma sei impazzita per caso?

Jade: Lo sai benissimo che io non voglio vedere soffrire nessuno, tanto meno lui...
Avrà anche fatto uno sbaglio enorme e un reato immenso, ma ciò non vuol dire che deve soffrire più di me.

*Nel frattempo arrivano tutti gli altri*

Goku: Ah ecco dove eravate, vi stavamo dando per dispersi.

Vegeta: Si può sapere che ci fai tu qua Jade?

Bulma: A quest'ora dovresti essere nel tuo lettino a prenderti le medicine.

Jade: Io quelle medicine non me le sono mai prese...

*La guardano tutti sconvolti*

Vegeta: Come sarebbe a dire MAI prese?!

N.21: NON LE HAI MAI PRESE?! JADE COSÌ SEI AD UN PASSO DAL MORIRE!

Jade: Lo so benissimo... tanto le mie condizioni stanno peggiorando di giorno in giorno e prenderle adesso non servirebbe comunque a nulla..
Finché mi sento di vivere, continuerò il mio percorso.
Se ne avrò abbastanza so cosa fare..

*Dopo che Jade ha pronunciato quelle parole, tutti rimasero tristi e sconvolti per lei*