Inside the darkness

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Finalmente arrivammo alla meta, è stato un viaggio molto lungo e faticoso, ma ne è valsa la pena; il paesaggio qui è davvero pazzesco. Era un resort privato nel cuore di Tahiti, l'isola più grande della Polinesia francese; zona privata e raggiungibile soltanto via mare.

«Mike, te lo avevo detto che dovevi fidarti di me; e ora hai visto in che razza di posto siamo eh!» esclamò, non appena scendemmo dal traghetto, il mio migliore amico Jimmy con quel suo tono spocchioso.

«Odio dartela vinta, JB, ma hai ragione. Tra la vista mozzafiato del maestoso Oceano Pacifico, la quiete che sprigiona la foresta e il DreamLand resort, potrei con tranquillità dire addio alla città» gli risposi estasiato.

Jim Bowman lo conoscevo sin dalla prima elementare, più precisamente da quando la maestra di italiano ci puniva insieme senza alcuna vera ragione; così, unimmo le forze per arrivare illesi fino al termine della scuola primaria

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Jim Bowman lo conoscevo sin dalla prima elementare, più precisamente da quando la maestra di italiano ci puniva insieme senza alcuna vera ragione; così, unimmo le forze per arrivare illesi fino al termine della scuola primaria.

Arrivati nei pressi del cortile d'ingresso, notammo la presenza di altre quattro persone: due ragazzi e due ragazze mai viste prima d'ora.

Non facemmo nemmeno in tempo a presentarci che dalla porta uscì il portiere. «Buonasera, signori, vedo che ci siete tutti, ora possiamo iniziare» esordì il tizio dinanzi alla porta. «Mi presento, il mio nome è Jasper Evans, concierge del DreamLand resort e vostra guida per questo weekend».

«Mi scusi, vorrei sapere di preciso come sarà strutturato il pacchetto, perché qui nella brochure non c'è scritto molto» chiese una delle due fanciulle.

«Lei deve essere... Laura Price, giusto?» comunicò l'usciere.

«S-si, e lei come fa a saperlo?» domandò incredula la giovine.

«Noi dello staff qui al DL ci teniamo a informarci sempre riguardo ai nostri clienti, in modo tale da essere pronti a soddisfare i loro bisogni, e in questo preciso caso, i vostri. A ogni modo, voi sei siete stati scelti tra molti candidati, tramite il contest al quale vi siete iscritti sul nostro sito internet, per passare un fine settimana da sogno; tre giorni nel nostro resort con un pacchetto all inclusive» ci spiegò Evans.

«Oh, wow! Tre giorni tutto incluso! Ne avevamo proprio bisogno! Vero, Megan?» gridò esaltata Miss unghie finte Price.

Con un sorriso come se fosse uscito da un film di Parker Finn, Jasper ci fece entrare nel resort per poterci dare le chiavi delle nostre camere, informarci delle varie attività con relativi orari ma, soprattutto, l'ora in cui si cenasse perché eravamo affamati da morire, o per lo meno io.

Con un sorriso come se fosse uscito da un film di Parker Finn, Jasper ci fece entrare nel resort per poterci dare le chiavi delle nostre camere, informarci delle varie attività con relativi orari ma, soprattutto, l'ora in cui si cenasse perché era...

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