Capitolo 11: blood

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Mi immersi nella vasca bollente, sentii che tutto il corpo stesse iniziando a bruciarmi, e questa cosa mi piaceva. Mi tappai il naso e mi immersi sott'acqua e rimasi li per 30 secondi. Volevo sprofondare nei miei pensieri oscuri e tenebrosi,alloggiavano nella mia mente da ormai 3 settimane e mezzo

Mi rialzai e cacciai fuori le braccia dall'acqua, presi la lama ed iniziai a fare tagli prima sul braccio destro, e poi con la poca forza che avevo, sul sinistro sempre più profondi.

Nel frattempo papà chiese a jon io dove fossi e jon disse: <<mi disse che doveva andare in bagno e si e chiusa dentro>>

Il padre inizia a fare collegamenti su collegamenti, pensieri su pensieri fino a quando capisce tutto e corre subito in bagno con un ansia a tremila.

Iniziò a sbattere così tanto la porta, che si stava per spaccare le nocche, chiama a jon per farsi dare una mano da lui ad aprire la porta ma non riece.

Jon inizia ad urlare dicendo: "AIUTO, QUALCUNO CI AIUTI"

TOM

Sentii provenire dalla casa di Jon delle urla, con un martello da carpentiere ed un piede di porco mi avviai verso casa loro. Avevo un brutto presentimento.

Corsi subito da loro, salii le scale, attraversai il corridoio e vedi Jon e Sid (padre di sam) che stavano cercando di buttare giù la porta.

Ancora non riuscivo a capire che stesse succedendo ma io zitto e muto riuscii a buttare la porta a terra insieme agli altri.

La scena presente dietro quella porta era orrenda
*CHI È SENSIBILE NON LEGGA QUESTA SCENA GRAZIE*

Vidi Sam immersa nella vasca pienissima di sangue, le braccia tutte tagliate in profondità ed anche le gambe.

*ADESSO POTETE LEGGERE*

Io mi feci coraggio, presi Sam in braccio, gli misi l'accappatoio addosso e me la caricai in macchina insieme a Jon e Sid.

Mentre Sid guidava io iniziai a piangere a dirotto perché avrei avuto paura di perderla.
I sensi di colpa mi stavano uccidendo lentamente.

Arrivati all'ospedale di Berlino, presi Sam in braccio e la portai direttamente vicino all'infermiera per farle vedere che era un caso urgente e lei senza nemmeno parlare ci portò dall'altro lato dell'ospedale

Sam perdeva tantissimo sangue ed io Jon e Sid eravamo con un ansia pazzesca.

Ci fecero aspettare 8 ore all ingresso. E dopo che Sam si svegliò, fortunatamente, ce la fecero vedere.
Per primi andarono Jon e Sid.

JON

Fortuna c'era tom con noi altrimenti non ce l'avremmo fatta, anche se è in parte grazie a lui se Sam si è ridotta così.

Entrammo nella sua stanza con un ansia che ci mangiava vivi e tantissimi sensi di colpa per non essercene accorti prima.

Jon:<<Hey Sam, cucciola mia come stai, sei una guerriera vero>>

Sid:<< Amore di papà, come ti senti? Sei stanca? Hai fame? Ci hai fatto preoccupare tantissimo>>

Sam non disse una parola, ma scoppiò il lacrime, era delusa da se stessa, aveva fatto soffrire i suo familiare in un modo indescrivibile.

Noi con prudenza la abbracciammo e gli raccontammo tutto quello che era successo, per filo e per segno. E poi chiese esplicitamente di tom.

Dopo facemmo entrare tom, anche se io non ero molto d'accordo per la salute mentale di sam.

SAM
Dio, solo al pensiero che tom mi avesse visto così fragile e vulnerabile, e per di più completamente nuda, mi metteva i brividi ed un senso di vergogna profonda.

Solo dio sa lo spavento immenso che ho fatto prendere a quei poveretti. Mi dispiace così tanto, soprattutto per tom, che non ha mai assistito ad una cosa così orrenda, cosa penserà di me?

TOM

Cazzo la mia piccola era distrutta, aveva il volto pallido con delle occhiaie devastanti, era molto più magra rispetta ad un mese fa, aveva un lacrima sul viso che scendeva molto lentamente.

Io non entrai nemmeno che già stavo piangendo, avevo tutti i vestiti bagnati e pieni del suo sangue.

Tom:<<Sam, come stai >> dissi con consapevolezza

Sam:<<Sono stanchissima, non riesco nemmeno a riposare perché ho freddissimo>>

Io non me lo feci dire nemmeno due volte presi un altra coperta e mi misi nel letto abbracciato a lei.
Eravamo faccia e faccia e lei iniziò a piangere come una bambina, e si iniziò a scusare con me per quello che mi disse

Io subito la fermai, gli spostai i capelli dagli occhi e gli dissi.
<<Non perdere tempo a scusarti, ormai è passato. Mi scuso io per averti fatto passere questo casino>>

<<É una scelta mia, non c'entri niente tu, purtroppo é la depressione che inizia a farti fare queste scelte. Devi stare tranquillo, io mi riprenderò, ma tu devi continuare a vivere, a fare i tuoi hobby, a suonare per me.>> disse lei con una lacrima al volto.

Io piansi insieme a lei, e dopo questo discorso emozionante cademmo in un sonno profondo.

Continua...

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SCUSATEMI PER LE SCENE TROPPO DETTAGLIATE, E SCUSATE SE HO URTATO LA VOSTRA SENSIBILITÀ. SE VI E PIACIUTO, SCRIVETELO NEI COMMENTI 💋❤️

My Heart In Your Hands   {Tom Kaulitz}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora