Sono tornata per qualche giorno a palazzo Jarjayes, Sua Maestà mi ha concesso un poco di riposo. Mi affaccio dalla finestra del salone ed osservo il cortile, la fontana, qualche volatile che si abbevera.
Il sole illumina il cortile del palazzo, il vento muove appena le foglie in questa fine estate del 1780. Mi volto verso il tavolino, afferro la tazza con il mio the, appoggiata sul suo piattino di fine porcellana, decorato, e torno davanti alla vetrata.
Sento il rumore delle spade, poi dei passi e compaiono Oscar e Andrè, intenti ad affrontarsi in un duello. Indossano abiti comodi, da casa, con le camicie un poco aperte, concentrati nel loro duello. Oscar .... mia figlia Oscar, la mia piccola Oscar, l'ultima nata, la speranza del casato, il futuro, il sogno di mio marito, o la sua follia.
André ed io incrociamo le lame, ci scambiamo uno sguardo di sfida e con tono beffardo dico: "Ti sbagli se credi di avere la meglio!"
"Tu credi? Guarda che sono piuttosto abile anche io, Oscar!!"
"Si, lo so, ma conosco anche le tue mosse! ... André, la tua tecnica è alquanto prevedibile ... per me!"
"Anche la tua lo è ..... almeno per me!" Rispondo sorridendo mentre paro uno dei suoi colpi. Se solo potessi dirle quello che provo .... questi momenti sono una delizia ed un tormento per me. Posso sfiorarla, sentire il suo profumo, vederla sorridere felice.
"Ehi André, cos'hai? Sei strano!"
"Strano? No no .... non ho nulla, Oscar!" Rispondo mentre paro un altro colpo e rispondo deciso.
Affondo e ribatto: "Invece lo sei! ... Avanti ... fatti sotto!"
Attacco, cerco di disarmare Oscar ma come sempre la faccenda è difficile, lei è agile .... e poi il suo profumo .... mi distrae, i suoi capelli mossi dal vento, devono essere così morbidi, credo come la seta, vorrei affondarci le mani dentro ..... sentirli tra le dita, sfiorarli, giocarci.
Avanzo, André indietreggia. "Sei insicuro, ma cosa ti prende!? ... Forse hai perso la testa per qualche smorfiosa che vive a Versailles?" Affondo con la spada, avanzo di un passo, decisa a vincere.
"Smorfiosa? Certo che no, Oscar!! Ma come ti vengono certe idee?!" Rispondo mentre paro il colpo con fatica.
"Certe idee!? ... André ... ho notato che sei distratto ..." indietreggio di qualche passo, poi avanzo e, tra una stoccata e l'altra, continuo: "Non fare quella faccia, non ti prendo in giro, parlo sul serio."
"Anche io Oscar ..... non vedo perché dovrei avere perso la testa!! E non sono distratto!!"
"Perché non ce l'hai!" rispondo ironica. Avanzo ancora e ancora.
"Accidenti Oscar ..... oggi sei più impegnativa del solito!!" Rispondo mentre mi riprendo dai miei pensieri, seppure la mia distrazione è qui davanti a me, sorridente mentre mi sfida.
"Dai, attaccami! Sii un valido avversario ... Almeno potrò ritenermi soddisfatta!" Ribatto allegra.
"Certo che ti attacco, Oscar!! E forse potrei persino batterti! D'Altro canto è stato tuo padre ad istruire entrambi!!"
Entrambi avanziamo, le nostre lame si incrociano con forza, siamo vicinissimi, l'uno di fronte all'altro. Sguardo nello sguardo, respiro contro respiro, ansimiamo. Sento una goccia di sudore bagnare i capelli ... anche il viso di André è imperlato di sudore. Sorrido e, con tono provocatorio, sussurro: "Ammetto che sei più forte di me ma nemmeno questa volta avrai la meglio!" con un agile scatto lo disarmo, vedo la sua spada volare via e infilzarsi al suolo, mi allontano di un solo passo, abbasso lo sguardo. "André, se ti va posso darti la rivincita!"
"Oscar!! Ah ah ah ah!" Scoppio a ridere, Oscar è così felice, sorridente, allegra. Bella, Oscar è bella .... bellissima. Come vorrei poter accarezzare le sue labbra, sfiorare le sue gote ...... posare le mie labbra sul suo bianco collo.
Con la mia lama raccolgo la spada del mio avversario, gliela lancio. "Allora!? Cosa vuoi fare?!"
"Quello che desideri, Oscar!!"
"Ah ah ah ah ... Beh almeno in questo momento desidero solo rinfrescarmi un po' e bere una cioccolata calda! Ah ah ah ..."
"Una cioccolata calda? Oscar .... vuoi rinfrescarti o sudare ancora?!! Ah ah ah ah!!" Scoppio a ridere mentre afferro un asciugamano che avevo lasciato su una panca e lo lancio ad Oscar. "Ecco, asciugati un po' o ti prenderai un malanno!"
"Ah ah ah ... No, no, ho un'idea migliore, André, prima beviamo la cioccolata e poi ognuno di noi farà ciò che vorrà ah ah ah ... anzi no, ho cambiato idea: andiamo a Parigi!"
"A Parigi? Ma Oscar .... c'è Madame Marguerite a palazzo ..... dovresti cenare con lei!"
"Ma è ancora presto! Sono appena le quattro di pomeriggio e abbiamo tutto il tempo per un distrarci un po' ... oppure vuoi che vada da sola?!"
"Oscar ...... credimi, è meglio rimanere a palazzo!"
"Ma perché? Io davvero non ti capisco, sei strano!"
"Strano? E perché mai? Su Oscar, asciugati .... potresti prenderti un malanno così ... e la nonna darebbe la colpa a me!"
"E magari ti manda a letto senza cena ah ah ah ..."
"Uhm ..... in effetti ..... è possibile!!"
Osservo Oscar e Andrè, come sempre lei lo ha disarmato, mentre lui sorride felice.
Li ho osservati, sembravano danzare, Andrè si è perso sovente ad osservare mia figlia. Ormai ne sono certa, lui la ama. Solo un uomo innamorato ha quello sguardo e quella dolcezza nei gesti, quelle attenzioni, quelle premure.
E Oscar ..... Oscar è felice quando è con lui. Forse non lo sa ancora ...... ma anche lei lo ama.
Sorrido soddisfatta, forse non tutto è perduto, c'è ancora una speranza per loro. Poso la tazza sul tavolino quando sento dei passi alle mie spalle. Mi volto e vedo Nanny entrare.
"Nanny .... forse una cosa giusta in questa follia mio marito l'ha fatta!!"
"Madame?!"
"Mettere Andrè al fianco di Oscar .... farli crescere assieme ..... vedrai Nanny ...... sono destinati, loro due!!"
Ascolto in silenzio le parole di Madame Marguerite. Se solo sapesse che il mio amato nipote ama sua figlia!
Osservo il cielo, il sole sta calando, le giornate si sono accorciate, l'azzurro lascia posto al rosso del tramonto mentre Oscar e Andrè rientrano nel palazzo, allegri e spensierati, sorridenti, sfiorandosi appena.
Sorrido, assieme sono perfetti, completi.
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La vetrata
FanfictionUna piccolo one, senza troppe pretese, con protagonista indiscussa una vetrata, una madre ed i suoi occhi. Buona lettura a chi ci segue. A presto