DUE

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Decisione peggiore fu mai presa nella vita di una giovane adulta quando decido di andare in un pub per festeggiare, consapevole che mi sarei dovuta svegliare molto presto al mattino seguente.
Silvia aveva insistito, mi pregava "per una volta che ci capita qualcosa da festeggiare!" e aveva ragione ma sapevo già che mi sarei svegliata come una pezza da piedi.

E così è stato.

La stanza gira, nessuno dei tentativi di snoozare la sveglia è riuscito, ho il braccio che sembra gelatina e non riesco neanche ad aprire gli occhi. Cosa diavolo abbiamo bevuto ieri sera? Mi ricordo solo di essere entrata nel locale già alticcia, il gin-tonic pre party aveva già concluso il suo decorso ed ero corsa in bagno, poi lì avevo incontrato un gruppo di ragazzi che ci aveva invitato a bere... shottini di tequila?!?
Maledetta tequila, riesco ancora a sentirne il sapore, il sale e il limone, devo tentare di girarmi sul fianco per non sentirmi male.

Ancora ad occhi chiusi, inizio ad avere il dubbio che la stanza sia troppo illuminata per essere solo le 7, la persiana è ancora chiusa, segno che il terremoto Silvia non è ancora arrivato a magnitudo 10 apro gli occhi di scatto ma fortunatamente vedo che ho rimandato la sveglia solo di mezz'ora.

Purtroppo non mi è possibile compiere uno scatto altrettanto veloce con il corpo, mi sento ancora avvelenata dall'alcol della sera precedente, ma con il fare da tartaruga mi avvio verso il bagno prima di scoprire che l'unico bagno di tutta la casa è occupato da la mia tenera coinquilina, riversa a faccia in giù sulla tavoletta del water.

«Forse era meglio non..» Ciancia la traditrice, prima di rilasciare un verso sonoro. Ma effettivamente non avevo nulla da recriminare, era stata una scelta consapevole e condivisa da due adulte consenzienti, anche se imbecilli.
Le accarezzo la schiena e le raccolgo i capelli con una molla, mi sciacquo la faccia e ne schizzo anche un po' sulla sua.

Bevo una quantità di acqua pari a quella presente nel mare, un caffè veloce e ingoio un ibuprofene, per il cibo non mi preoccupo, sto andando in una boulangerie dopo tutto.
Scelgo un outfit comodo ma elegante, una camicia bianca e un pantalone a palazzo beige, scarpe da ginnastica e capelli legati, mi guardo nello specchio e poi guardo l'indirizzo sul foglio di carta, sento una sensazione piacevole alla bocca dello stomaco, sto riuscendo a fare qualcosa che ho sempre voluto e non vedo l'ora di vedere il posto, la parola boulangerie mi fa impazzire! Immagino tantissimi tipi diversi di locali, sui toni del verde, sui toni del marrone, beige, piena di finestre, con i tavolini fuori, piante ovunque, forse esagero con Pinterest ma l'estetica di questi posti è sempre super accogliente e ispiratrice.

Mi avvio verso la fermata del pullman (non è proprio fattibile arrivare a piedi data la mia salute fisica precaria), scendo dopo tre fermate e seguo poi il percorso su maps.
Il quartiere in cui cammino è alquanto deserto ma effettivamente non sono neanche le 8 del mattino, non sento ancora il chiasso degli studenti che si dirigono a scuola, ma noto il camion dell'immondizia ancora intento a fare il suo lavoro.

Più mi avvicino alla meta e più mi rendo conto di allontanarmi dal centro abitato dove riesco ancora ad incrociare qualche anima e mi avvio verso la parte più spoglia.
Preferisco soffermarmi sulla bellezza di questi alberi che iniziano a spogliarsi, alcune foglie sono veramente rosse, mi fa pensare al passare del tempo, di quanto sia rapido e di quanto non ce ne accorgiamo, di quanto le cose possono cambiare da un momento all'altro e di quanto puzza l'aria in questa zona, ma in realtà è il camion dell'immondizia che sembra quasi seguirmi.

La tua destinazione si troverà sulla destra, sento dire alla voce di google maps e mi si illumina lo schermo, guardo in quella direzione e tutto ciò che vedo mi lascia decisamente perplessa.

Non è una boulangerie.. È un cantiere aperto.
Insomma, le fondamenta ci sono, anzi è un palazzo vero e proprio, ma il locale è vuoto, dentro non c'è assolutamente nulla, manca l'insegna, è tutto vuoto.
Mi avvicino, in questo momento sono un misto di curiosità e preoccupazione, pensandoci io a Luca non ho chiesto niente del locale, come mio solito sono stata accondiscendente e mi sono fatta andare bene anche solo una briciola di ciò che realmente avrebbe voluto dirmi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 11, 2023 ⏰

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