Ci speravi ancora

- Capitolo 1 -

• al numero 5 •
                                           🖤

Non era possibile che il mio vicino di casa avesse degli addominali così scolpiti, non ero in grado di capire che cosa stessi realmente guardando, ma il sesso mi mancava da troppo tempo, forse avevo gli ormoni impazziti.

Ma che bella introduzione per questa storia.

Ad ogni modo, non mi ero mai accorta del suo corpo incredibile.
Da quanto viveva qui?
Come si chiamava?

Mi limito a fissarlo senza farmi beccare, mentre faccio finta di esaminare la posta nella mia cassetta, nell'atrio del palazzo. Come ogni mattina del resto, niente di nuovo.
Prima di potergli sembrare una vera disperata, cerco di far finta di niente sorseggiando il mio caffe.
La Daphne di un tempo sarebbe già scappata via, ad oggi un po' più di coraggio mi è saltato fuori.
Forse sopravvivenza alla castità forzata?

Nemmeno il tempo di sollevare lo sguardo che lui mi fissa per almeno due secondi, intensissimi, anche lui, col suo caffè in mano.

— "sei sicura che siano stati due secondi?" —

Un profumo di bagnoschiuma intenso alla vaniglia e tabacco riempie i 5 metri che mi separano da lui.
Riuscendo a svegliare anche i morti da la sotto, sento un calore che mi pervade le guance.

Oh no, probabilmente sto arrossendo come un'idiota!

Sono una vera e propria osservatrice e in pochissimi secondi non ho potuto non notare il suo bellissimo neo sulla guancia.
Ci mancava pure sto neo.
Il classico neo della bellezza ecco, ma sull'uomo, che immagine divina.
Un'incredibile "V" della parte bassa addominale che mi manda il sangue ovunque tranne che al cervello.

Nella mia testa a rallenty, iniziano a passare delle immagini particolari, sembrano durare ore, ma in realtà sono appena passati due secondi, e mi accorgo del pantalone grigio classico da tuta che indossa, comodo e morbido, che lascia intravedere qualsiasi forma.
L'universo sta decisamente cercando di mettermi alla prova?

—!? Pronto!? Smettila di sbavare!! —

Ormai sto diventando una suora di clausura da almeno un anno e mezzo. È decisamente un segno.

Senza rimanere a fissarlo troppo e risultare una disperata in cerca di sesso sfrenato, cerco di salire i gradini verso il mio appartamento.

Il mio è il numero 5, mentre lui, lo vedo entrare al numero 8.

Da quando ho un vicino così sexy? Non me ne sono mai accorta.
Dormivo? Lavoravo troppo?
E mentre sto per chiudere la porta, intravedo lui, che mi da un ultimo sguardo di curiosità, ma che mi basterà per le prossime ore, sembrava dirmi:
"ah, quindi vivi qui."

Ebbene sì caro vicino di cui non so nemmeno il nome, proprio di fronte a te, al numero 5.

Le ultime corna sono risalenti all'epoca della pandemia, insomma sappiamo tutti che durante la pandemia siamo rimasti tutti in qualche modo fottuti. Ma io ho perso completamente il mio cuore, credo di non ricordarmi più le sensazioni dell'innamoramento.
Leggo tanto, faccio shopping terapeutico che mi rilassa la mente e i pensieri, compro abiti sexy che non indosso mai, dopo i trent'anni chi verrebbe a cena con te per poterli indossare? Ormai non va più di moda.

È un continuo match sulle app d'incontri,
una notte forse vai a cena, ma se gliela dai sembri una zoccola di primo livello, se non gliela dai, lui non si offre nemmeno per rivederti la seconda volta.