la settimana passa in fretta e l'inizio della scuola si avvicina ma sembra che ad alessia non importi nulla
"non vedo l'ora Luna! oggi lo vedo ancoraa" dice alessia camminando nervosamente per tutta la stanza
"ti vuoi fermare ale? è da 10 minuti abbondanti che fai cosi, stai tranquilla dai" dico e lei mi guarda male, forse per la calma che ho usato per dirglielo
"tu non ti rendi conto! sta sera devo essere perfetta" dice lei gesticolando e spostandosi i capelli nervosamente
"ma tu sei già perfetta!" esclamo per nulla d'accordo su quello che ha detto, lei é veramente una ragazza perfetta, capelli neri occhi azzurri, alta sul metro e 70 un bellissimo fisico è una forma del viso perfetta, insomma non ha motivo di stare così in ansia
scuote la testa ripetutamente "secondo te cosa dovrei mettere?" chiede aprendo il suo armadio lo fissa per qualche secondo e poi sbuffa
"secondo me il vestito che abbiamo preso l'altro giorno rosa" e se lo prova "che dici?" mi chiede guardandosi allo specchio "dico che pedri ti morirà dietro" lei sorride
io invece opto per dei pantaloni in pelle neri e un top a manchi lunghe sempre nero, con il trucco rimaniamo sul semplice e entrambe ci facciamo i boccoli
verso le 9 e mezza ci facciamo accompagnare dal taxi alla festa, una volta arrivate Alessia mi inizia a stringere la mano cercando di scaricare la tensione
"Ale! mica vi dovete sposare stai tranquilla dai" gli dico cercando di rassicurarla anche se penso che ora nulla possa riuscirci
"ei Alessia" mi giro anche io a vendere chi ha chiamato la mia amica "ciao pedri" risponde lei, invece io lo saluto con un gesto della mano
"vi dispiace se aspettiamo 5 minuti il mio amico ?sta arrivando" chiede lui "scusatemi io devo andare dentro c'è una mia amica che mi aspetta" dico, alessia mi guarda malissimo ma entro comunque dentro al locale.
una volta entrata vado subito a prendermi un drink e a sedermi sui divanetti, non mi piace particolarmente venire alle feste ma spesso vengo solo per alessia che invece ne va matta
passo una buona mezz'ora lì a guardare il telefono, a distrarmi da ciò è una voce che mi suona famigliare
"finalmente ti ho trovata!" mi giro per vedere chi fosse e appena vedo pablo per un momento penso di andarmene"ma guarda chi si rivede" dico con tono ironico "come mai sei qui da sola?" chiede sedendosi di fronte a me "non amo particolarmente le feste, sono venuta solo per una mia amica" "suppongo sia alessia giusto? era con pedri" dice e io annuisco
"io penso di avere una cosa che ti appartiene" dice e io lo guardo stranita, appena tira fuori il bracciale di mia nonna rimango scioccata
"oddio dove l'hai trovata?" gli chiedo
"la scorsa volta in discoteca quando te ne sei andata l'ho visto per terra, ti ho anche cercato per dartelo ma eri appena andata via" dice "grazie davvero, è molto importante per me" dico"posso mettertela?" mi chiede e io annuisco, lo guardo mentre si concentra nel mettermelo, sembra quasi un bambino
"ecco fatto" dice dopo averlo allacciato "grazie ancora" dico guardandolo e lui mi sorride "allora merito di sapere il tuo nome?" mi chiede, sorrido annuendo sto per dirglielo ma mi squilla il telefono
vedo che è mia mamma "scusami tanto ti dispiace se rispondo?" gli chiedo "nono tranquilla fai pure" mi alzo allontanandomi un po', essendo una ragazza molto paranoica ho avuto paura fosse successo qualcosa ma per fortuna non era nulla
torno da lui che sta al telefono "scusami ancora" dico mi sorride per rassicurarmi "io mi chiamo Luna" dico "ora si capisce il perché della luna sul tuo bracciale" dice "diciamo di sì"
parliamo molto e abbiamo molte cose in comune, non ci accorgiamo nemmeno che è mezza notte passata "ti va di fare un giro fuori?" mi chiede e io accetto volentieri
"allora che fai nella vita studi?" chiedo mentre camminiamo un po' più distanti dal locale
"più o meno, faccio degli studi privati" dice ma mi sembra un po' perplesso "tutto ok?" chiedo e lui sembra tornare in se "sisi tranquilla, tu invece?" mi chiede
"io sono qui per fare un'anno all'estero, vengo dall'italia" dico "non si direbbe, lo parli molto bene lo spagnolo" lo ringrazio
"allora quando dicevano che le italiane sono belle avevano ragione" dice e mi metto a ridere "perché ridi ho sbagliato qualcosa?" chiede anche lui sorridendo "nono assolutamente, apprezzo il tuo complimento" dico guardandolo, non avevo mai immaginato di trovare tanto belli degli occhi marroni
*spazio autrice*
hola chicosss
scusatemi tanto se non ho aggiornato per molto ma la fine della scuola mi ha portato via troppo tempo, mi sono presa queste settimane anche per riposare un po'.
spero possa piacervi la storia perdonatemi per eventuali errori di scrittura cercherò di correggerli
spero di aggiornare almeno 2-3 volte a settimana ora che sono a casa
besos
~mely💜
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Sei luna ma brilli come il sole //Pablo Gavi
RomanceLuna Rossi é una ragazza Solare, Sorridente, Dolce e Gentile. Vive a Milano ma ama viaggiare così decide di andare un'anno a Barcellona con la scuola. Lei ha solo un' obiettivo in testa Laurearsi per fare la maestra d'asilo e non vuole distrazioni...