~capitolo 1~

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Il grande giorno era finalmente arrivato, stavo per incontrare i miei idoli da tutta la vita, stavo per assistere ad un loro concerto.

La base era iniziata e tra poco sarebbero saliti sul palco facendo una delle loro magnifiche entrate, le gambe mi tremavano per l'ansia e l'emozione...

Mi stavo divertendo a ballare e cantare sulle note delle canzoni quando una ragazza mi spinse e mi fece cadere, la mia caviglia faceva malissimo e mi impediva in tutti i modi di alzarmi... la musica si fermò e calò il silenzio, un riflettore mi puntò della luce contro ≪ehi, tutto bene?≫ alzai gli occhi verso il palco e mi accorsi che a fare quella domanda era stato proprio Erick... Oh Dio che vergogna.

≪non proprio≫ risposi cercando di alzarmi ma senza alcun risultato, con la code dell'occhio vidi i ragazzi allontanarsi dietro le quinte e dopo poco degli addetti alla sicurezza mi presero e mi portarono dietro le quinte...non potevo credere ai miei occhi, davanti a me avevo i Cnco in persona ≪riesci a camminare?≫ mi chiese Christopher, mentre gli addetti alla sicurezza mi fecero sedere su una sedia ≪no, la caviglia mi fa troppo male≫ risposi imbarazzata.

≪noi dobbiamo tornare sul palco, tu cerca di non muoverti, ok?≫ disse Richard seguito poi da Christopher che aggiunse ≪cercheremo di fare il più presto possibile≫ sorrisi istintivamente ≪va bene≫ risposi guardandoli allontanarsi verso il palco e sparire oltre le tende che dividevano il palco con la zona in cui mi trovavo.

Mi sto perdendo il concerto della mia vita..solo per una stupida storta alla gamba...certo ho comunque incontrato i ragazzi e ne sono molto felice ma non posso vederli cantare e ballare sul palco, devo stare ferma qui.

Finito il concerto i ragazzi tornarono da me ≪ciao signorita, allora come va la caviglia?≫ disse Chris porgendomi un sorriso sincero ≪bene, scusate per il disturbo ora provo ad alzarmi e me ne vado giuro≫ dissi imbarazzata ≪non disturbi affatto e non ti lasceremo andare a casa da sola, ti diamo un passaggio≫ si fece avanti Erick.

≪hai avvisato i tuoi genitori che stai bene, è tardi forse si saranno preoccupati≫ disse Christopher mentre eravamo in macchina, abbassai lo sguardo ≪io...non ho i genitori ≫ dissi con voce sottile ≪oh mio Dio mi dispiace, scusa≫ rispose lui, ≪oh nono tranquillo, ci sono abituata≫ dissi cercando di tranquillizzarlo un po.

Christopher mi guardò e poi mi abbracciò improvvisamente ≪scusa ancora≫ disse stringendomi a lui ≪tranquillo≫ dissi ricambiando l'abbraccio, sentivo una strana sensazione, come se lo conoscessi da sempre e di lui mi potevo fidare ma non ci diedi troppo peso.

≪scusate se interrompo, dove abiti?≫disee Richard mentre guidava ≪in un hotel qui vicino≫ dissi ≪perchè in un hotel? se posso chiedere≫ disse Zabdiel ≪sisi tranquillo... beh sono uscita dell'orfanotrofio 2 mesi fa e non posso ancora permettermi una casa mia≫ risposi tranquillamente, i ragazzi tranne Richard che guidava si girarono tutti a guardarmi.

≪ok tu vieni con noi e non accetto un no come risposta chiaro?≫ disse Christopher puntandomi un dito contro, ≪meglio non dirgli di no o ti stressera finché non accetterai≫ sussurrò Erick al mio orecchio provocandomi una risata che coinvolse anche lui.

Christopher insistette finché non gli dissi di si e andammo a casa loro, devo ammettere che è davvero bella, al piano terra c'è una cucina, un bagno e un ampio salotto con qualche strumento, mentre al primo piano c'erano 4 stanze, ognuna con un bagno proprio.

≪mi dispiace ma purtroppo non abbiamo una stanza per gli ospiti quindi dovrai dormire con uno di noi≫ disse Richard ≪tranquilli state già facendo tanto, posso tranquillamente dormire sul divano≫ dissi sorridendo ≪non se ne parla, dormi con me tranquilla≫ rispose Erick sorridendomi.

Te quiero..//Erick Brian Colón Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora