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Se trovare l' amore è così difficile , cercarlo è ancora peggio, era quello che si ripeteva Daisy ogni volta che le sue cotte si sgretolavano sotto i suoi occhi, ogni volta che ci provava era sempre un buco nell'acqua e la sua autostima andava sempre giù fino a credere che per lei non sarebbe arrivato mai quel momento.
Se ne stava tutte le giornate ad osservare il piccolo bosco che si nascondeva dietro alla sua finestra a contemplare la bellezza e la maestosità di quel posto, ogni tanto andava a fare delle lunghe passeggiate a cavallo insieme al suo fidato amico Dioniso, il suo destriero si chiamava così , aveva il manto morello e lucente, alto 1.85 al garrese ,elegante come non pochi, a vederlo poteva mettere un po' di soggezione ma era lo stallone più buono e dolce che la ragazza aveva visto, era nato nelle sue stalle,la mamma era un'ex campionessa di corse mentre il padre era un campione di salto, lui era un mix di potenza e velocità,ma raramente faceva gare,il loro rapporto era speciale e Daisy era sempre lì con lui quando i suoi problemi riempivano la sua piccola testolina, fatta di mille dubbi e preoccupazioni, ma quando era con lui tutto era calmo e tranquillo. Si poteva dire il prototipo di ragazzo fatto per lei solo sotto forma di animale, si chiedeva se ne esistessero come lui.

 Si poteva dire il prototipo di ragazzo fatto per lei solo sotto forma di animale, si chiedeva se ne esistessero come lui

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(Immagine presa da Pinterest)

Tutti sappiamo che ad un certo punto della vita incontri una persona che ti stravolge la vita, non lo sopporti, solo a sentirlo parlare ti salgono i nervi, e quando lo vedi vorresti solo che sparisse, ebbene sì per la ragazza era arrivato quel momento.
Un giorno la mamma la chiamo per dirle che sarebbe arrivato un nuovo stalliere, e che a momenti si sarebbe presentato nelle stalle, così chiese gentilmente a sua figlia di accoglierlo con gentilezza.
Daisy odiava incontrare persone nuove ,non che volesse fare amicizia, ma era sempre insicura di se stessa e aveva paura ad aprirsi , e quindi stava sempre sulle sue, ma finalmente o forse per disgrazia arrivo un ragazzo con un Mercedes bianco , una macchina stupenda e il motore faceva paura. Parcheggiò, dalla macchina non si intravedeva nulla se non il ciuffo di capelli tirato all'intdietro con un quintale e mezzo di gel e lacca messi insieme.
Scese , e ringraziando tutti gli dei per aver creato una creatura cosi affascinante , si paleso d'avanti alla ragazza, lei cercando di non svenire per la bellezza divina lo saluto'.
"em, ciao te devi essere il nuovo ragazzo, giusto?"
"si, te chi saresti?" lo disse in modo molto freddo e distaccato
"sono la figlia della proprietaria"
"Te? HAHAHAH e' uno scherzo spero"
"Scusami!? Cosa vorresti dire?"
"Voglio dire come puoi essere te, sembri un maschiaccio scappato da un carcere minorile"
"Senti intanto abbassa i toni con me, poi scusami cosa ti importa come mi vesto, e poi non puoi giudicarmi se mi hai visto solo per cinque minuti, sembri un ragazzino viziato"
"Intanto sono piu' grande di te, devi portarmi rispetto, quanti anni hai? otto?"
"Senti, smettila ne ho diciotto,vedi di...cosa fai togliti"
"Cosa non sto facendo nulla ti sto solo guardando bene RAGAZZINA"
"Ragazzina lo dici a tua sorella,VIZIATO, sei troppo vicino spostati"
"perche' dovrei, che c'è' gia ti sei innamorata di me, non riesci neanche a reggere lo sguardo, sei proprio una RAGAZZINA"
Lei lo scanso con tutta la forza che aveva scappo' da quella presa infernale.
"Non potrei mai innamorarmi di uno come te, troppo VIZIATO mi spiace che ci hai creduto, che la bellezza del' maschiaccio di ha steso?"
"se una come te, vai a fatti fottere"
In quel preciso mento arrivo' la mamma della ragazza.
" Finalmente sei arrivato,Lorenzo giusto?, il piacere e' tutto mio."
"Salve signora"
"O per favore giovanotto non mi chiami Signora, mi fa sentir vecchia, chiamami, Florence."
"Va Bene,Florence"
"Ti presenterei mia figlia ma vedo che gia' avete fatto amicizia"
"Veramente no mamm..."
"Oh si, sua figlia e' cosi gentile e premurosa"
Daisy gli lancio' un occhiataccia , ma una di quelle potenti, mentre lui gli ricambio con un occhiolino, lei roteo' gli occhi e se ne ando' da Dioniso, doveva passare un po di tempo sola con lui, in questo momento era una mare in tempesta, il cuore batteva, il respiro era affannoso, le sue guance erano rosse la sua mete viaggiava, e la tempesta non si placava, troppe emozioni riaccese, troppa paura, vecchi ricordi riaffioravano,e le lacrime volevano uscire.
Arrivo dal suo amico, lo sello',e scappo nel verde piu' fitto.
Quando arrivo al suo laghetto scese, legò il suo cavallo, e lei si sdraio sul prato. Si sentiva un odore di salvia e muschio, che a lei piaceva moltissimo. Si rilasso' e si addormento' li in mezzo al rumore dell'acqua e del vento, mentre Lui la guardava da lontano nascosto dietro ad un albero,pero' poco dopo se ne ando'.
Quando lei si sveglio era il tramonto all'incirca le 18:00,di un autunno non troppo freddo,si alzo e insieme a Dioniso si avviarono verso casa, disselo' il cavallo lo puli', gli diede da mangiare, rimase un altro po con lui e poi se ne ando', troppo presto da dire che arrivo' lui,con i suoi occhi color mare , i capelli biondi e una ciocca che ricadeva d'avanti al suo viso, senza maglietta e i jeans baggy al limite dell'impossibile, da dire altamente scopabile, se non fosse per la sua arroganza.
"Ragazzina, si rientra a quest'ora?"
"ma te gli affaracci tuoi no eh?"
"mhh, no e' tanto bello sapere cosa fai quando scappi dalle situazioni scomode, sono curioso"
"senti, fatti gli affari tuoi, e lasciami perdere"
"e se non volessi?"
"fattene una raggione"
"dammela tu una ragione"
in quel momento si avvicino pericolosamente, erano dentro la selleria, la porta appannata,lei spiccicata al muro,sovrastata da lui, le sue braccia riempite di vene vicino al suo viso, i suoi gli occhi la mettevano a nudo d'avanti a lui come se non poteva nascondere il suo segreto piu' grande, le sue labbra troppo vicine, i respiri si mescolavano,gli sguardi si sfidavano, le labbra supplicavano,e i respiri si facevano un po' piu' corti, la tenzione era alle stelle, come se ci fosse un fermo immagine, che durava ore , decenni, ma lui si stacco da lei, soddisfatto di quello che aveva fatto se ne ando' lasciandola li in confusione, con il cuore a mille, le labra asciutte,e il respiro affannato, come se lo avesse trattentuo per secoli.
Si riprese, anche se a fatica, torno' nella villa, sali' nella sua camera e di corsa si fece una doccia fredda per calmarsi, dopo aver cenato con un silenzio mortale, si alzò, aiuto' la madre a sistemare,e scappo' nella sua camera cercando di affogarei suoi pensieri nel suo cuscino.

Il giorno seguente si svegliò troppo presto per i suoi gusti.
Come il suo solito fece la sua routine mattiniera:
Colazione
Lavarsi
Vestirsi e ultimo e non meno importante vedere il nuovo arrivato, seriamente non lo sopportava.
Dopo essersi preparata per montare Dioniso, si recò verso le stalle dal suo piccolo gigante.
Arrivata nella stalla Dioniso la saluto con dei piccoli nitriti dolci, ovviamente aveva già mangiato grazie agli stallieri.
"Ciao bellezza" lo saluto la mora accarezzando il suo muso morbido, dopo quasi una decina di minuti a coccolarlo, prese la sua capezza e lo lego ai due venti e iniziò a pulirlo, lo strigliò, gli pulí i piedi e poi lo sellò.
Sembrava tutto così tranquillo ma la tranquillità venne interrotta da Lui, con il sorrisetto, con i suoi capelli tirati all' indietro e quei dannati occhi.
"Buongiorno Ragazzina, non è troppo presto?"
"Giorno Viziato, e no non è troppo presto, non ti avvicinare troppo morde con le persone che non conosce"
Di fatti il suo stallone tiro le orecchie all' indietro e si mosse verso di lui
"Oh buono bello, ok rimango qui tranquillo non te la tocco la tua padrona"
Il morello sbuffo e si rimise al suo posto.
"Tale cavallo tale padrona" disse lui
"Ti serve qualcosa?"
"Dipende cosa mi dai"
"Un pugno in faccia va bene o preferisci altro?"
"Ok ok ti lascio stare per ora sennò farai tardi,non voglio vedere tua madre furiosa"
"Oddio hai detto una cosa sensata non ci credo"
"Vaffanculo Daisy"
Sentire pronunciare il nome della ragazza da lui le fece perdere il battito, non sapeva cosa poteva essere ma non le diede molto peso, fini di preparare Dioniso e si avvio per entrare in capo.

1h:30m dopo

"Oddio che stanchezza oggi eri carico Dioniso, mamma mia"
Avevano fatto in po' di lavoro in piano ma il cavallo era molto su di giri, era stato più il tempo di farlo scaricare invece di lavorarlo, ovviamente gli occhi azzurri di lui erano puntati molto attentamente sulla figura di lei, si meravigliò che non cadde da quel bestione, non che la sua cavalla non fosse meno alta 1.70 al garrese, però era molto gestibile tutto il contrario del morello.
"Complimenti, sono molto impressionato"
si avvicinò a lei dopo che era uscita dal campo, afferrò la redine del morello, ma il cavallo non fece nulla
"Oddio non c'è la faccio più mannaggia a lui"
"Be un bestione così è difficile da gestire comunque"
"Eh già spero che quando scendo le gambe non mi cedano, è da un po' che non monto"
"Tranquilla nel caso ti prendo io" disse nuovamente con quel suo maledettissimo sorriso
"Tranquillo faccio da sola" disse la mora.
Arrivata d'avanti all' entrata della stalla si tolse le staffe per scendere dal morello
"Sicura che non vuoi una mano Ragazzina?"
"No grazie Viziato"
Scese da cavallo e le sue gambe sembravano gelatina, di fatti stava quasi per cadere ma lui l'afferrò sotto le ascelle per non farla cadere, sentire il contatto delle sue mani su di lei la fece un po' scossare, il suo viso vicino a lei, il suo petto appoggiato lievemente sulla sua schiena.
"Tutto bene Ragazzina?"
"S-si tranquillo, puoi lasciarmi ora"
Mentre lei le parlava non aveva il coraggio di girarsi era letteralmente diventata rossa, questa reazione inaspettata le fece capire che non poteva riaprire il suo cuore ad un altro ragazzo, si liberò dalla presa di lui, prese le redini del suo destriero e se ne ando lasciando il biondo con ben poche domande.
Dopo aver sistemato il suo cavallo, nel riportare l'attrezzatura nella selleria incrociò lo sguardo di lui, ma lei lo distolse subito, si affrettò a sistemare le cose, mentre riaffioravano i ricordi del giorno prima, e ovviamente ne girarsi lo vide a un metro da lui.
"Ora cosa vuoi?" le disse le a braccia conserte
"Quello di prima cosa significa eh"
"Deve per forza avere un senso per te?"
"Be dovrebbe? O sbaglio?"
Odiava, quando le domande avevano una sola risposta e lei non poteva fare altro che dargli ragione, certo che aveva un senso, ma no non poteva o almeno non voleva darglielo.
"Fai finta che non sia successo nulla"
"Scusami?"
Lui inizio ad avvicinarsi a lei, Daisy guardava in basso poiché sapeva che quei fottuti occhi sapevano quello che lei provava, ma il dolore che si portava dentro era troppo profondo perché lui potesse vederlo.
"Intanto guardami mentre ti parlo Daisy"
E di nuovo quella sensazione, quelle cinque lettere dette da lui, letteralmente lui era insostenibile, se solo avrebbe fatto un passo in più lei, se solo avesse provato leggermente qualcosa per lui, per lei era finita, e nonostante ciò non lo guardo, il nervoso che le provocava gli faceva pizzicare gli occhi.
"Daisy per favore parliamone"
"Da quanto ti importa parlare con me? Sono una perfetta sconosciuta, lasciami stare...ti prego"
Il tentativo di trattenere le lacrime fu vano, Lorenzo gli mise due dita sotto il mento per farle alzare lo sguardo e quando la vide, si preoccupò.
" Dimmi che hai"
"Non posso"
"Perché?"
"Io non posso, ti prego non chiedermelo"
"Ok... Che posso fare per te?"
A quella domanda non sapeva cosa rispondere, era così in conflitto con sé stessa che non sapeva cosa fare.
"Io...non lo so...scusami forse è meglio che vado"
Disse mentre si allontanava da lui
"Daisy per favor-"
"Lasciami stare, scusami" e uscì dalla selleria cercando di tornare nella sua camera il più velocemente possibile.






Salve a tutti, si sono tornata con una storia molto diversa, volevo riprovare a scrive un po mi mancava devo dire la verita'.
voi come state? spero che questo genere puo piacevi, vi anticipo gia che non saro' molto attiva,qundi perdonatemi gia da ora. fatemi sapere se ci sono errori datemi consigli sono sempre ben accetti <3
Grazie per aver letto questo capitolo.

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