Poche parole...

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Non poteva non essere la prima.... la prima volta che racconto... la prima volta che scrivo di te.

Sono passati esattamente 11 lunghi anni.... anni in cui è cambiato tutto, anni in cui tutto è cambiato!

Voglio raccontare di questo. Di quello che mi ha segnato. Di quello che ho imparato. Di quello che mi hai insegnato.

"Era estate Lucia e papà Ciro era in viaggio in macchina. Ennesimo viaggio di lavoro. Lucia quando erano insieme amava trascorrere del tempo con lui, conoscere le sue abitudini, i posti che visitava e soprattutto amava vederlo lavorare.

Con le canzoni di battisti che come sempre facevano da sottofondo, si cantava a squarcia gola " ... tu chiamale se vuoi.. emozioni!" 

Ad un certo punto gli chiesi: "Papà, perché non ti stanchi mai del tuo lavoro?" e lui con il suo sorriso sarcastico mi disse:" Devi sceglierlo a papà, devi scegliere sempre qualcosa che ti piace, perché immagina di lavorare per più di 40 anni e fare qualcosa che non ti piace. Quale sarebbe la motivazione... la ragione che ti spinge a fare tutti i giorni la stessa cosa?"

In quell'instante Lucia capì, è decise di essere esattamente come Papà Ciro."

Oggi, in occasione del santo del giorno, sul gruppo whatsapp di famiglia c'è chi fa gli auguri filosofici allo zio, chi si limita ai classici auguri e chi cerca di scherzare... ma c'è né uno in particolare...una parola in particolare che mi ha spinto a scrivere... ed è << buon onomastico Papà>>.... quanto mi piacerebbe pronunciare e scrivere ancora questa parola... quindi niente... oggi il mio pensiero va a te Papà ... non è il tuo santo ma per me sei il mio supereroe ogni giorno.

Il mio super EroeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora