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Da quando il mio cervello ha iniziato ad immagazzinare i ricordi delle cose accadute nella mia vita, tutti i ricordi legati al giorno del mio compleanno erano perlopiù giornate passate con mia madre. Raramente era riuscita a permettersi delle feste con i compagni di scuola quando ero piccolo, a memoria saranno stati tre i compleanni festeggiati con gli amichetti e l'unica cosa invariata, oltre a quello, era il fatto che mai mi era pesato farlo.

Ma ora è innegabile il fatto che la nostra vita sia cambiata, sicuramente in meglio e fortunatamente con delle persone che ci vogliono bene. Questo cambia decisamente le carte in tavola anche per quanto riguarda tutte le festività e a farmene rendere conto sei tu, seduto vicino a me al tavolo in salone mentre discuti con mia madre e tuo padre su come addobbare casa tua per il mio diciottesimo.

Sei tu che scarabocchi sulla lista di cose da comprare come se fosse tuo interesse far andare tutto per il meglio, e forse lo è, ma io non ci sono abituato.

E nonostante in questo anno siano cambiate tante cose, nonostante in questo anno siano arrivate tante persone a volerci bene, ancora devo capire perché tu hai deciso di amare me senza pensarci due volte.

Disegni dei cerchietti sull'angolo del foglio ed io inclino la testa per riuscire a guardarti meglio in viso mentre i nostri genitori parlano della quantità di bibite da comprare. Non mi accorgo nemmeno di star sorridendo, non finché i tuoi occhi incrociano i miei ed aggrotti la fronte con un sorriso confuso.

«che c'è?» mi chiedi, poggiando la penna sul tavolo.
«te stai a impegna' più te de me per sto compleanno» alzi gli occhi al cielo lasciando andare un piccolo sbuffo dal naso.
«se non lo faccio io non festeggiamo» dici con naturalezza.

E proprio questa naturalezza mi fa tremare lo stomaco perché per te è scontato che io debba avere una festa e per me, fino a poco fa, era scontato non averla. Potrebbe essere irriconoscente da parte mia pensare che, ancora oggi, mi andrebbe bene passarlo con le persone che ho vicino ora, ma voi sembrate essere così entusiasti che a me basta vedervi felici.

Ho sempre pensato, o forse ho sempre deciso, che di essere felice io non lo meritavo, che le persone buone devono essere felici ed io non mi sono mai sentito buono. Ma in questo anno mi hai fatto capire che non posso decidere proprio un bel niente, perché non scelgo io di essere felice quando lo sei tu e non scelgo io di essere felice al solo pensiero che sei al mio fianco, nonostante sia ancora difficile dimostrartelo.

«quindi che hai organizzato?»
«ancora niente, perché non mi aiuti» borbotti e io ridacchio appena per il tuo tono infantile.
«non le so fa ste cose io»
«perché noi si?» chiedi alzando un sopracciglio ed indicando distrattamente Dante e mia madre, che hanno smesso di parlare tra loro e ci osservano incuriositi.
«servirebbe 'na persona creativa, allora» dico.

Sicuramente non mi aspetto che la tua espressione imbronciata muti all'istante, illuminandosi come se avessi detto la cosa più intelligente mai pronunciata dalla mie labbra. Non faccio nemmeno in tempo a chiederti il perché di quel cambiamento che mi colpisci sulla spalla con una mano e ti alzi dal suo posto, facendo strusciare la sedia sul pavimento.

«ogni tanto dici qualcosa di intelligente» esclami afferrando il telefono ed allontanandoti da noi. So che dovrei quantomeno sentirmi offeso per quelle parole, ma riesco ad esserlo solo apparentemente perché il sorriso sulle tue labbra mi fa formicolare il cuore prima di iniziare a farlo battere più velocemente.
«ao, guarda che sei stronzo» alzo la voce per farmi sentire e, mentre le tue spalle tremano per una risata, un piede di mia madre mi colpisce il polpaccio, costringendomi a girarmi.
«sei un cafone, Manuel»
«ma lui m'ha detto-»
«la verità»
«ao!»

E vederla ridere insieme a Dante mentre tu sei a pochi metri da noi mi fa pensare che questo sia effettivamente il mio posto nel mondo, il resto è solo un contorno utile ad amplificare la nostra felicità.

Memories for ourselves. | Simuel.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora