Tengo a spiegare immediatamente che questa cosa l'ho scritta molto tempo prima che mi venisse in mente l'idea della rp, infatti qui ci sono molti accenni al carattere dei Pianeti e altro, più un'inimicizia (Via Lattea e Andromeda I), ma se qualcosa non vi sta bene, scritto qui, rimane, ma nella Role, se me lo dite, cambierò tranquillamente, anche perché il racconto (che spero diventerà un romanzo) da cui deriva questo testo, continua con altre cose che dirò alla fine, ma, ripeto, se non vi sta bene ditemelo e cambierò tranquillamente (nella role e basta ovviamente)!
Prologo
È sempre esistito, non è stato creato da nessuno, lui è il creatore onnipotente.
Viene chiamato con molti nomi: inizialmente era l'infinito Vuoto, Niente, Nulla, poi creò da sé le Galassie, ancora ignoto il modo, anche se secondo alcuni le ha create con una ciocca dei suoi capelli cremisi che, con ciò che oggi può essere definita esplosione, di dispersero in ciò che non era più Vuoto.
Così cambiò nome, divenne il Cosmo, ora non c'era più un Infinito Vuoto, ora c'era l'Infinito, era diventato un bellissimo e misterioso Immenso.
Le Galassie, tutte donne, erano belle quanto il Creatore, avevano la pelle, capelli, occhi e ali di colori indescrivibili, meravigliosi e infiniti, delle Dee in tutto e per tutto.
Il Cosmo era fiero di loro.
Tutte si innamorarono perdutamente del Cosmo, ognuna lo voleva solo per sé, così iniziarono ad odiarsi.
Prese dalla passione rimasero presto gravide dal Cosmo, che però non si lasciò mai avvicinare davvero da loro, ancora oggi evita lo sguardo di tutte alle Assemblee Cosmiche.
<Oh mio Signore, vi prego, rimanete con me, non ascoltate quelle inutili come Andromeda III! Io porto in grembo il vostro primo figlio, Andromeda III solamente uno dei tanti che verranno dopo, così come le altre sue omonime e non!> Supplicava sempre allo stesso modo Via Lattea, lo aveva pregato così tante volte da infastidire il Signore, che ogni volta la cacciava come faceva con tutte <Ho dato ciò che volevate a tutte, vi ho create e esaudito ogni vostro desiderio, compreso questo voler espandere il mio stesso corpo! Non amerò mai nessuna di voi Galassie, mie prime figlie, mie prime creazioni e mie serve, nessuna di voi ha talento di parola, nessuna di voi riesce ad avvicinarmi a dovere, ciò che ho fatto è stato per accontentarvi, ma non lo farò mai più, ciò che resta da fare è dare un ruolo e un titolo ai figli che avrò, sperando non abbiano né più né meno potere di voi e me.> Poi se ne andava, sempre, lasciando la Galassia, solitamente Via Lattea, abbandonata a sé stessa o a rifugiarsi dalla sorella più sopportabile: Andromeda I, la più amata tra tutte.
<Anche io, come voi, porto in grembo un figlio dal Cosmo. Io vi amo, sorella vicina, ma siamo molto diverse, io ho sempre saputo che innamorarsi del Cosmo fosse una pessima idea, ma l'ho fatto lo stesso, e non ne soffro, perché il mio più grande desiderio è sempre stato creare, e ora sto creando un essere che per poco tempo rimarrà ancora nell'ignoto, e voi, che lo metterete alla vita immortale tra meno tempo di tutte noi sorelle, sarete madre della progenie favorita del Creatore.> Diceva così Andromeda alla sua favorita.
Nacque così, prima tra tutte, mentre la madre sentiva le parole di conforto delle poche sorelle sopportabili, la Prima Guardiana del Sole, chiamata proprio Sole sai suoi pochi cari.
Poco tempo dopo, senza definizione di minuti o ore, nacquero una ad una, tutte le sue sorelle Guardiane, vestite d'oro.
Sole, la prima a nascere, fu immediatamente mandata da sola nel suo palazzo sul suo bollente astro, dove la bambina aveva fin troppe persone con cui parlare, ma che la evitavano come se non fosse degna, nonostante tutti quegli astri maschi, definiti Raggi, fossero stati creati dal Cosmo proprio per fare compagnia alla figlia favorita del Signore.
La giovane Sole provò più volte a creare altri Raggi dalla sua corona per avere qualcuno che l'amasse davvero, ma tutti non facevano che ricordarle il suo dovere.
Le uniche creature che le davano conforto erano la sorellina da Andromeda, figlia dell'Approfittatrice, e il Cosmo, che le faceva i regali migliori.
Insieme, il Cosmo e il Sole, crearono i Pianeti in modo pacifico, senza violenza, essi vennero creati dalla luce dalle mani del Sole adolescente e dal buio dell'abbraccio del Cosmo Signore, solo al Sole il Cosmo riservò questo trattamento di amore paterno, le altre figlie vennero tutte violate.
Il primo a crearsi fu Mercurio Viaggiatore, a cui il Sole si affezionò subito e decise di tenersi sempre vicino per un lungo periodo di tempo, abbastanza da farsi amare, poi gli permise di inseguire le sue passioni.
Secondo fu Venere Ascoltatore, così bello quanto pestifero, il più divertente, era colui che riusciva a mettere tutti su di morale, anche il Sole.
La terza fu Terra Materna, bella e buona come se fosse nata madre, protettrice degli esseri mortali, era la più responsabile, allo stesso tempo era anche la più attaccata ai cari più piccoli.
Quarto fu Giove l'Avido, essere intelligente e distaccato, inizialmente il Sole volle averlo accanto come consigliere, ma un giorno lo allontanò bruscamente.
Come quinto ci fu Urano Superbo, creatura fredda che si dimostrò subito lontana, la giovane Grande Stella non lo volle mai accanto a sé.
Come ultima creatura da compagnia il Sole creò col Cosmo il Debole Plutone, lui era così gentile! Ma il Cosmo scelse uno strano destino per lui.
Ormai il regno della prima figlia si stava formando, il Cosmo pensava che fosse finito, ma non fu così: inspiegabilmente i Pianeti iniziarono ad innamorarsi, forse era il giovane Venere che faceva degli scherzi credendoli innocui, ma iniziarono a formarsi dei nuovi Pianeti, Terra madre di tutti:
Mercurio e Terra diedero origine al Marte Guerrigliero (o Guerrigliera, aveva dei lineamenti talmente neutri che dalle statue nessuno capisce se fosse una Dea o un Dio, in ogni caso alla divinità non va nemmeno ora di parlarne) che, nonostante il suo carattere brusco, si ritrovò a stare sempre più con la madre, imparando i modi di accoglienza e di eleganza.
Terra e Giove ebbero insieme il Pacifico Nettuno, considerato strano quanto il Debole, era colui che si rapportava più spesso con gli ambasciatori di altri Pianeti, Soli e Galassie.
Nello stesso tempo il Sole creò dalla luce insieme alla Madre Terra la Musa Saturno, la più fine tra i Pianeti.
Ora il Cosmo pensava che sarebbe davvero finito tutto, c'erano i Raggi servitori dei Soli, i Buchi bianchi protettori di zone proibite, creature pacifiche chiamate Stelle Servizievoli, uguali a tutto e per tutto ai Soli tranne per il portamento, i Pianeti Potenti, le Galassie e lui Signore.
Eppure Terra sentì la mancanza di qualcosa, quindi decise ancora di creare, si unì più volte a Giove e riuscì nel suo intento: nacquero gli Asteroidi e le Meteore Eleganti, le Comete Splendenti e i Forti Meteoriti. Poi comparvero loro: erano bianchi e freddi, non brillavano di luce propria, non avevano nemmeno una fiamma di fuoco o un filo di fumo e il loro Astro aveva un terreno fragile tanto da lasciarci impronte, la Terra decise di chiamare questi figli Satelliti, dal viso sempre sereno.
Tutte e tutti si separarono, Deimos e Fobos Sinistri, vennero accolti da Marte come dono per la creazione dei Vulcani.
Io Dorato, Europa Nobile, Ganimede e Core Servitori e Callisto Divina andarono di loro spontanea volontà al regno del Mitico Giove, loro padre, insieme a molti altri fratelli e sorelle meno ricchi di loro.
Poi ci furono altri doni, Mimas, Giapeto e Rea Giganti, Teti Nuotatrice, Loge e Surtur infuocati, Persuasiva Antea, Febe e Luminosa, Iperione Brillante, Dafni Ladro e Epimeteo Ritardatario vennero dati in dono alla Docile Saturno per le sue nozze col Pacifico, che ebbe, anche lui, dei Satelliti in dono, i quali: Tritone Marino, Talassa Profonda, Ippocampo Veloce, Nereide Preziosa, Galatea Elegante, Despina Padrona, Neso Centauro, Naiade Dolce, Alimede Docile, Psamante, Laomedea e Larissa Graziose, Proteo Marino e Sao Gigante che si dimostrarono immediatamente fedeli al loro padrone, che poi diede a tutti un posto in assemblea.
Anche Urano ebbe Satelliti, gli vennero donati dal favorito Giove dopo un accordo, i servi, inizialmente senza luogo dove vivere, furono Titania Potente, Ariel Ventoso, Cressida Ribelle, Sicorace e Trinculo Tempestosi, Cordelia Mite, Ofelia Umile, Ferdinando obbediente, Cupido Disobbediente, Bianca Vanitosa e Perdita Vigliacca, divennero i servi migliori del Superbo.
Solo una riuscì a convincere il Cosmo a permetterle di andare vicino la madre Terra, questa era la Luna Calante, questa, fin da bambina, ricevette molto interesse da parte del Cosmo a causa della sua lingua umile, poetica e poco usata, con la gioia della Terra, la fece Nobile.
La Luna, avendo controllo, era definita più potente rispetto ai suoi fratelli e sorelle, lei a Corte aveva il permesso di stare sola e non aveva padrone.
Lei creava certi fenomeni sulla Terra, solitamente chiedendo il permesso, ma capitava che facesse certi scherzi per divertimento, creava piogge di comete improvvise, un Meteorite o Asteroidi sarebbe potuto passare o no sfiorando il Pianeta Madre, spaventando lei e il suo Tutore, Plutone.
Il Cosmo, in un assemblea, le diede il pieno controllo sulle Stelle, sarebbero state tutte sue Dame e Serve, ma lei preferiva divertirle mandandole in missioni durante i fenomeni che le piacevano tanto Le piogge di stelle Cadenti.
Statto fa che, non tutte le Stelle si fidavano di stare nelle mani di una bambina, quindi scapparono e, ormai disonorate, la rabbia le trasformò in mostri perennemente (buchi neri).
Alcuni mostri si pentirono, chiesero perdono alla Luna che, provando pietà, li trasformò in creature bianche (buchi bianchi), ma non sarebbero più tornati come prima; divennero servitori di altre creature del Cosmo.Capito più o meno?
Ecco, ora aggiungo quello che c'era nella mia testa.La Luna, oc mio, si innamora della dea del Sole, che ricambia, si "fidanzano".
Il Cosmo fa schifo, kattv persona, si fa manipolare da Giove in modo che questo possa sposare la Luna.
La Luna rimane sottomessa e, senza neanche guardare il Sole, accetta di sposare Giove. Il Sole si abbandona a se stesso (?) LaviJeck
La Luna nel mentre impazzisce (poverina)
Io la considero il mio alter ego (si), e rappresenta l'adulto, solo, disperato, che odia tutti, piange ogni due per tre per disperazione e solitudine (CHE BELLA PERSONA).
Ha dei figli da Giove (ma sta cosa ovviamente, se al Roler di Giove, se ci sarà, possiamo anche cambiarla, questa è solo la mia base e punto di riferimento).
Poi c'è Aster, un mio oc, che è il figlio dell'ambasciatrice della Luna, nonché suo figlioccio, che le sta accanto SEMPRE.
Il Sole è amico di Andromeda (il sole), nonostante la Via Lattea e Andromeda I si Odino a morte perché alla fine Andromeda I ha provato a sposare il Cosmo, fallendo, infatti è diventata sua tutrice (Spoiler; il Cosmo è un bambino fisicamente).
Se avete domande fate!
Se volete cambiare fate!
Lo ripeto per sicurezza: se non vi va bene ditemi pure, sono super disposta a cambiare, sono pur sempre i vostri oc!
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⋆࿔*:・ℒ'𝒪𝓈𝒸𝓊𝓇𝒶 𝒾𝓃𝒸𝒶𝓉ℯ𝓃𝒶𝓉𝒶・:*࿔⋆ ʳᵒˡᵉᵖˡᵃʸ
FantasyÈ obbligatorio leggere il terzo capitolo Iscrizioni sempre aperte ⋆࿔*:・{𝒯𝓇𝒶𝓂𝒶}・:*࿔⋆ Un'antica profezia, creata dal Cosmo in persona, si è risvegliata, annunciando l'arrivo di un essere, una dea, formata da pura energia oscura, simile a quella...