1. La tragedia

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18 Luglio 2004
Eravamo in una spiaggia delle Hawaii per festeggiare il compleanno di mio padre.
Io ho 14 anni e mia sorella 18, eravamo più unite che mai, dove c'era lei ,c'ero io.
La sera andavamo a feste sulla spiaggia, bevevamo e a volte fumavamo, ma non esageratamente.
Il giorno stavamo con la nostra famiglia, ci piaceva farci notare, costumi molto striminziti, ballavamo in maniera sensuale, niente e nessuno poteva fermarci!
La sera prima del compleanno di mio padre andammo ad una festa, ci vestimmo con una tuta, niente di speciale.
Non stavamo molto a quella festa ci sdraiammo sul bagno asciuga.
Quella festa aveva qualcosa di strano, o stava per succedere qualcosa di strano.
Tutti si bucavano, bevevano fino a svenire, fumavano Maria.
Quella sera io e mia sorella sentimmo un buco dentro, qualcosa, di grande.
Stava per succedere.
Andammo a dormire presto, il giorno dopo, per il compleanno di mio padre, dovevamo andare a fare un' escursione in barca.
La mattina ci svegliammo presto e scesimo a fare colazione al bar del hotel in cui alloggiavamo e appena finito ci diressimo verso il molo, dove presimo la barca per l'escursione.

The Dark Shadow
Il nome della barca non dava un senso di sicurezza, per quale motivo si dovrebbe chiamare una barca 'dark Shadow '?
Cioè mette ansia un nome del genere.
Ci imbarcammo su quella nave, all'interno era stupenda.
Due camere da letto con TV al plasma, un salotto con divani e bar, gli esterni erano magnifici, sotto l'albero c'erano dei materassi dove prendere il sole, una scaletta per scendere in caso si volessero fare dei bagni.
Niente di meglio.
Mio padre Joseph Green.
Un padre modello, 40 anni ,
Alto, muscoloso, un viso perfetto.
Due occhi verde smeraldo, dei ricci color nocciola che incorniciano il suo viso.
Un padre affettuoso, autorevole, niente di meglio, non ti fa mancare niente, potrebbe morire per te.

Cominciammo il viaggio nella maestosa barca tutto andava per il verso giusto, io e Cassandra prendevamo il sole, mamma e papà erano abbracciati ad osservare il magnifico panorama che ci mostravano hawaii.
C'era uno strano vento che batteva, dopo pochi secondi si scatenarono delle enormi onde che si scagliano contro barca.
Si calmarono dopo un paio di minuti e mio padre decise di fare un bel bagno nelle limpide e cristalline acque azzurre delle Hawaii.
Andò a cambiarsi in cabina, mise il costume che regalammo io e Cassandra, arancio con delle sfumature di giallo con le palme sopra.
Diede un bacio alla mamma e scese le scale per tuffarsi dentro le meravigliose piccole e dolci onde azzurro chiaro, eravamo in un angolo di paradiso, dove il cielo e il mare non si riuscivano a distinguere.
《Alexandra scendi vieni con papà, l'acqua è magnifica!》
Mio padre mi incitava a scendere in acqua, mi andai a cambiare ma appena stavo cominciando a cambiarmi Sentì qualcosa sbattere la barca.
Presa dallo spavento salì sopra e vidi mia mamma gridare e Cassandra cominciare a piangere, Non andava affatto bene.
Raggiunsi la poppa e vidi molteplici piccoli vortici.
Mio padre gridava.
Cosa cazzo stava succedendo.
Dopo pochi minuti scomparvero tutti i vortici e mio padre preso dal panico cominciò ad avvicinarsi alla scalinata...
Ma improvvisamente venne risucchiato da qualcuno, qualcosa di cui non ne avevo idea.
Cassandra cominciò a gridare e piangere, vidi mia mamma in preda al panico,si stava per buttare.
La fermai.
Panico.
Paura.
Sofferenza.
Non doveva accadere tutto questo.
Non avevamo sofferto abbastanza? La separazione dei miei?
Tutti i pianti, la famiglia divisa?
Le cene in silenzio?
No,non avrò mai un briciolo di fortuna.
Perchè forse, non sono destinata alla felicità.
Come farò senza l'uomo che prima che esca mi venga a fare tutte quelle domande da sembrare un agente del FBI?
Cambierà tutto.
Cosa poteva fare una ragazzina di 14 anni?
Chi guiderà la mia famiglia?
Cavolo.
Cassandra era a terra che si reggeva le gambe con le braccia.
La mamma...
La mamma.
Cazzo dov'è mia madre!
Non vidi più mia mamma, vidi solo un gommone arancione allontanarsi dalla nostra barca con sopra una donna con un costume arancio e una veste bianca.
Mia madre.
Ci aveva abbandonate, come aveva potuto?
Abbandonare due ragazze di 14 e 18 anni?
Con quale ritegno!
Mi feci coraggio e mi ricordai di avere internet nel telefono e cercai su internet: Come guidare una barca, con le coordinate di dove eravamo situate.
Prima di cominciare a guidare andai da Cassandra.
Cominciai ad abbracciarla e le dissi di stare tranquilla , che sarei stata io al suo fianco, che ce l'avremmo fatta.
Mi strinse più forte, si asciugò le lacrime ed era pronta ad una nuova, distrugente avventura.
Ma saremo state insieme.
Contro tutti.
Mi misi a guidare abbastabza male l'imbarco e tornammo a terra ferma.
Fecimo le valige ed aspettammo il volo prenotato per dirigerci a New York.
Una era la domanda che mi girava sempre in testa:
Cosa era stato a tirare giù mio padre?

___________

TADAAAAAA

Okay, questa è la tragedia che rovina la vita alla nostra piccola Alexandra.
Cosa succederà adesso?

Vi aspetto al prossimo capitolosss.

Xoxo

_Thediablosmile_

Abissi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora