Wanted

Nella penombra di un appartamento rischiarato unicamente dalle fiamme di un caminetto accesso, una giovane donna osservava con aria rassegnata la pioggia scrosciante abbattersi violentemente sulla città che, fino a qualche ora prima, lei stessa aveva protetto dai Villain sotto lo pseudonimo di "Lizardy".
Ella contempló quel panorama opprimente per alcuni minuti affacciata ad una finestra spalancata, dopodiché, si allontanò dal davanzale sospirando mesta e, quasi in un moto di pura inerzia, raggiunse un tavolo piuttosto grande dove campeggiavano ormai da mesi una miriade di documenti all'apparenza privi di qualsivoglia senso logico.
La vista dei fascicoli della polizia accentuó la stanchezza già accumulata durante il giorno, ma come ogni sera, Tokage li avrebbe consultati ancora nella speranza di trovare il dettaglio risolutivo che doveva necessariamente esserle sfuggito.

"Tutto questo accanimento nel sostenere la sua colpevolezza è sospetto"- commentò lei alquanto frustrata- "contro chi ti sei messo per finire invischiato in una situazione simile?"
"Non ne ho la minima idea, però, devi ammettere che passare da idolo indiscusso dei bambini a reietto della società supereroistica richiede una certa dose d'abilità"

Una voce insolitamente roca fece trasalire la donna: qualcuno era entrato a casa sua senza manifestare la propria presenza fino a quel momento.
Aguzzó la vista nella semi-oscurità della stanza scrutando una figura umana a braccia conserte appoggiata in prossimità del caminetto.

"Come ti sei intrufolato qui?"
"Durante la mia latitanza ho imparato un paio di trucchetti"
"E ne dovrei essere impressionata?"- protestò l'eroina con velata irritazione
"Ho solo pensato che avresti apprezzato una "visita improvvisa" considerato quanto tu sembri interessata al sottoscritto ultimamente"

L'intruso decise di avanzare verso Setsuna, la quale vide progressivamente emergere all'ombra l'individuo responsabile non solo delle sue notti pressoché insonni, ma soprattutto dell'indignazione popolare generata dai mass media riguardo il lento ed inesorabile declino di "Cellophane", l'eroe decaduto attualmente più ricercato del Giappone.
Il visitatore sfoggió un sorriso mellifluo, un gesto familiare che suscitò nella donna un forte senso di smarrimento perché riconosceva a stento chi aveva di fronte.
Notó come i capelli, molto più lunghi di quanto ricordasse, fossero legati all'indietro con un codino mentte due ciuffi ribelli contornavano un viso segnato da due profonde occhiaie e punterellato da un lieve accenno di barba sotto il mento.

"Devo essere davvero fortunato per ricevere un'accoglienza tanto calorosa"- disse saccente lui

Sulle prime, Tokage non capí cosa intendesse, tuttavia, tutto le fu subito chiaro quando lo sguardo spento dell'uomo sembró squadrarla da capo a piedi poiché, in quel preciso momento, ella indossava solo una vestaglia leggera attraverso la quale si intravedeva distintamente la biancheria intima.
L'istinto le suggerí di prendere un lembo dell'indumento per coprirsi, ciononostante, la sensazione di avere i suoi occhi addosso non la turbava affatto.

"Ogni singolo Pro Hero del paese ha l'ordine tassativo di arrestarti"- lo redarguí lei- "evita di fornirmi ulteriori motivi per consegnarti alle autorità"
"Congratulazioni, la mia "recente disavventura con la giustizia" ha smesso di ossessionarti"- esclamò lui con finto entusiasmo
"Cosa vorresti dire?"
"Scandagliare la vita altrui si è rivelato inutile, un'autentica perdita di tempo"

Quell'ultima frase intrisa di rabbia celava del sano compiacimento per gli insuccessi della propria interlocutrice, la quale stava cominciando lentamente ad innervosirsi.
Vide l'uomo avanzare di qualche passo, lei strinse i pugni nell'intento di trovare la forza di non cedere alle provocazioni.

"Io voglio provare la tua innocenza perché non puoi aver commesso ciò di cui ti accusano!"- ribatté la donna piccata
"Sono stato incriminato per un duplice omicidio parecchio efferrato"- la incalzó lui - "smettila di parlare in modo vago e chiama le cose con il loro nome, Setsuna"
"Ma ci sono troppe zone d'ombra in questa faccenda!"
"Davvero sei cosí disperata da vedere un complotto contro di me che, in realtà, non esiste?"