Abbandonarsi alla tentazione

Spero di non essere stata cringe (unico timore che ho, al momento).
Tratta da un'idea di un anon sul curios cat che voleva un Simone un po' provocante e un Manuel un po' arrendevole.
L'ho corretta un po' al volo, domani la ricontrollo meglio, ma ve la lascio perché stasera mi va.

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"Il fuoco mette alla prova il ferro, la tentazione mette alla prova il giusto."

Tommaso da Kempis.

Simone è fuoco e Manuel è ferro, ovviamente.

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Da quando Simone era dichiaratamente gay non si sentiva più a disagio con sé stesso e non si faceva il minimo problema a parlare apertamente con gli altri della sua vita sessuale.
Anzi, trovava divertente scendere nei particolari per scandalizzare i suoi compagni più sensibili, ma ciò che lo appagava maggiormente era riempire di dettagli minuziosi sui suoi rapporti occasionali Manuel che, tuttavia, non sapeva che in realtà ciò che tanto decantava era inventato a tavolino per suscitare in lui una qualsiasi reazione.

Simone non era stupido - e nemmeno cieco - e aveva notato perfettamente quanto Manuel fosse infastidito dai suoi racconti; aveva fatto attenzione, ad esempio, a come il suo migliore amico stringesse i pugni ogni volta che raccontava - senza omettere nessun particolare - ciò che accadeva con altri ragazzi. E si era anche accorto di come Manuel muovesse nervosamente la gamba sinistra o di come si inventasse sempre uno stratagemma per cambiare discorso e per spostare il focus su un'argomentazione di qualsiasi genere pur di interrompere i racconti minuziosi di Simone.

Quella sera, Simone e Manuel si sono dati appuntamento al solito Pub insieme a Matteo e a Chicca, suoi complici, e Simone sta raccontando, come ultimamente accade sempre più sovente, della sua ennesima notte di sesso con un ragazzo - che in realtà non esiste - facente parte di una squadra di rugby della Toscana.

«Dopo la partita siamo andati a bere in un Pub e me lo sono trascinato nei bagni» spiega concitato Simone. «Era da tutta la sera che volevo farmelo, ma se aspettavo lui...».

«Simò, ma a saperlo che da gay se scopa così tanto quasi quasi ce potrei fà un pensierino.» Borbotta Matteo dando credito a Simone, seppur sia consapevole di quanto il racconto sia completamente inventato e romanzato.

Simone finge una risata e aggiunge: «Quando siamo entrati in bagno non ho quasi avuto il tempo di capire cosa stesse succedendo perché lui era già in ginocchio desideroso di succh -.»

Un forte rumore di tosse lo interrompe e proviene, con somma gioia di Simone, dalla sua sinistra, ovvero, da Manuel che sembra quasi in procinto di strozzarsi con la sua stessa saliva.

Chicca e Matteo si scambiano uno sguardo complice mentre osservano Simone voltarsi con un sorriso innocente sul volto - probabilmente il più falso di sempre - per massaggiare delicatamente la schiena di Manuel e aiutarlo a riprendersi con movimenti lenti e delicati.

«Manu?.» Gli sussurra con una voce roca all'orecchio. «Tutto bene?». Gli domanda, stando ben attento a sfiorarlo il più possibile, con lentezza estenuante.

Manuel tossisce un'altra volta e si scosta da Simone schiarendosi la voce. «Sì, io - sto bene, mi è solo andata di traverso la saliva.» Borbotta piano.

«Oh, che modo pessimo di morire» ridacchia Simone «Anche quel poveretto di cui vi stavo parlando poco fa ha rischiato di strozzarsi, ma con il mio caz-.»

Nuovamente Simone viene interrotto dalla voce di Manuel che assume un tono stridulo e acuto. «Avete sentito al tg che in alcune città hanno messo delle restrizioni sul consumo di alcolici?».