Chapter 1

18 0 9
                                    

꧁༺ 𝓐𝓶𝓮𝓵𝓲𝓮༻꧂

Avete presente la sensazione di vuoto che si prova quando qualcuno se ne va? Quando una persona che trattiene la metà del tuo cuore vi abbandona nello schifo di mondo in cui viviamo? Beh, io in questo momento, di fronte alla lapide della mia migliore amica, sto sentendo esattamente quel buco nello stomaco.

La piccola foto che ritrae lei sorridente, la scritta Matilda Cooper, affiancata dalle date di nascita e di morte. Queste sono leggermente coperte da dei fiori bianchi, i suoi preferiti

"Mati perchè l'hai fatto? Perchè non ne hai parlato con me?" dico tra un singhiozzo e l'altro, sapendo già che non riceverò risposta

"Sono uno schifo di amica, mi dispiace, mi dispiace di non essermi accorta che stavi male, mi dispiace di non averti fermata"

Ricordo ancora perfettamente la sensazione che provai nel momento in cui Robert, il padre di Matilda, mi disse quelle parole, che rimbombano nella mia testa da più di una settimana.

Matilda non c'è più, lei si è tolta la vita

Con quelle parole il mondo mi era caduto addosso. La mia migliore amica, l'unica che c'era sempre stata, se ne era appena andata, senza dirmi ciao, senza darmi delle spiegazioni... semplicemente era scappata da questo inferno. E ogni giorno la voglia di raggiungerla sale sempre di più

"Amelie vieni dobbiamo andare" mi richiama mia madre.

Asciugo le guance umide, cercando di nascondere le lacrime che continuano a voler scendere dai miei occhi. Non mi piace piangere davanti alle persone. Nemmeno davanti a mia madre

"Posso rimanere ancora un po'? Torno a casa da sola"

"Non se ne parla, tra poco arrivano i vicini e dobbiamo farci trovare ospitali"

"Mamma ma lo capisci che non potrò mai essere ospitale con loro? Era la sua casa e lo rimarrà per sempre" sbraito per poi dirigermi verso l'uscita del cimitero

"Tesoro smettila di fare la bambina, so che ci stai male, Matilda era come una seconda figlia per me, ma devi essere forte, per lei"

Non rispondo, anche se so che ha ragione. Io e Mati ci siamo conosciute quando avevamo 3 anni. Lei è sempre stata molto estroversa, a differenza mia, e appena mi ha vista, seduta sui gradini di casa mia a giocare, mi è subito venuta incontro, chiedendomi se potesse giocare con me. Da quel giorno siamo diventate inseparabili, non c'era l'una senza l'altra. Nessuno avrebbe potuto dividerci. Beh, tranne la morte, ma non l'avevo mai presa in considerazione

"Lie ti va se dopo andiamo a prenderci un gelato? Solo noi due come ai vecchi tempi"

"Come vuoi" rispondo fredda

Capisce che non sono in vena di parole, per cui percorriamo il piccolo sentiero di Lonely Oak in silenzio. Il cinguettio degli uccelli per la prima volta mi risulta fastidioso. Lei adorava il cinguettio degli uccelli

"Guarda sono già arrivati" dice mia madre appena arriviamo davanti a casa

Un Suv grigio è parcheggiato di fronte alla vecchia residenza dei Cooper. Due signori, credo sulla cinquantina, si avvicinano a noi sorridenti

"Salve, voi dovete essere le nostre vicine" dice l'uomo

"Si, io sono Emily, mentre lei è mia figlia Amelie" risponde mia madre per entrambe

"Io sono Monica, mentre lui e Moritz. È un piacere conoscervi, sembra un quartiere molto carino" dice la donna prendendo le nostre mani in una stretta

Quando c'era Matilda lo era, ma ora che vi siete appropriati della sua casa non più

The truth behind a smileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora