Chapter 2

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꧁༺ 𝓜𝓪𝓽𝓮𝓸 ༻꧂

"Sei sicuro che non vuoi che ti accompagni?" dice mia madre passandomi lo zaino

"Si, stai tranquilla mamma"

"È il tuo primo giorno, non metterti subito in cattiva luce ti prego"

"Non succederà te lo prometto"

"E se ti senti solo cerca Amelie, è molto carina"

"Lo farò sicuramente mamma" dico con tono sarcastico

"Ora devo andare"

"Buona scuola tesoro, ti voglio bene"

Mi avvolge in un abbraccio, baciandomi teneramente i capelli

"Anche io"

Varco la porta e subito l'aria fresca inglese mi colpisce in pieno viso. Senza neanche accorgermene volto lo sguardo verso la casa degli Amora, vedendo la ragazza uscire. Non si accorge di me e prosegue sulla sua strada, camminando sul vialetto diretta, probabilmente, alla fermata del bus. Dato che devo andare nella stessa direzione, decido di seguirla, ma, sapendo che non gradirebbe molto la mia compagnia, le resto dietro di qualche metro, osservandola. Indossa dei jeans strappati e una maglietta molto larga, lo zaino, leggermente aperto, penzola dalla sua spalla destra. I capelli vengono mossi leggermente dal vento, ma sono tenuti saldamente alla testa da delle cuffie nere, appoggiate sulle sue orecchie.

Chissà cosa sta ascoltando

Quando raggiungiamo la fermata rallento leggermente, non vorrei che pensasse che sono un pazzo psicopatico o uno stalker. Si siede sulla piccola panchina di legno, tira fuori dallo zaino un libro e inizia a leggere. Continuo ad osservarla da lontano, mentre sfoglia delicatamente le pagine giallastre, scrivendo ogni tanto qualche appunto al lato di questo. Quando vedo il pullman arancione, già gremito di studenti, arrivare, mi dirigo subito alla porta, ma la ragazza non sembra intenzionata a muoversi

"Vicina se non ti muovi perdi il pullman" la richiamo

"Merda non me ne ero accorta"

Come se si fosse appena risvegliata da un sogno, prende la sua roba, si toglie le cuffie e mi segue. Il pullman è praticamente pieno, eccetto qualche buco qua e là, quindi sono costretto a rimanere in piedi. Con la mano destra tengo saldamente una delle maniglie gialle, mentre con la sinistra smanetto al cellulare

A una certa una frenata improvvisa mi fa sbilanciare. Mi tengo il più forte possibile alla maniglia, in modo da non cadere a terra, ma sento un leggero corpo arrivare contro il mio con forza

"Tieniti cazzo" sbraito

"Scusami, non ci arrivo a quelle maniglie" dice Amelie

Non avevo ancora fatto caso a quanto fosse piccola in confronto a me. Sarà alta almeno due spanne in meno, se non tre. I capelli castani con dei riflessi rossicci le ricadono sulle spalle, sono abbastanza corti, ma veramente folti, quasi da farla sembrare spettinata. Alza lo sguardo verso di me e riesco ad osservare i particolari delle sue iridi. Al centro sono marroni, anzi color nocciola, o corteccia d'albero, mentre, andando verso l'esterno, si fanno sempre più verdi, quasi a ricordare degli alberi, un bosco

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 12 ⏰

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