Cazzo, mi sentivo morire.
Ero dispiaciuta e felice.
Ma più dispiaciuta.
Sapevo di avergli rovinato quel periodo in cui sarebbe stato innamorato di me.
Non potevi mettermi con lui. Era di due anni più grande di me, ma non era questo il punto. Ero troppo piccola.
Glielo scrissi. Non sembrò prenderla molto male, ma quante emozioni passano da uno schermo, in fondo?
Mi scrisse che mi avrebbe aspettata.
Non eravamo amici, molto di più.
Ma non eravamo fidanzati, un pizzico di meno.
Erano passati solo due mesi da quando ci eravamo confessati il nostro amore ma sentivamo entrambi un forte desiderio di incontrarci.
Il Comicon era il luogo perfetto. Ci saremo andati entrambi il 30 Aprile.
Pianificammo tutto perfettamente.
Alle 11;00 nei bagni.
Non ci eravamo mai visti ma avevo la netta impressione di diventare ogni giorno sempre più brutta.
Circa mezz'ora prima dell'incontro cominciavo già a fare il conto alla rovescia.
Alle 10;45, finalmente, mi avviai ai bagni.
Appena entrai mi guardai allo specchio e rabbrividii.
E se non mi considerasse abbastanza bella?
E se non ci riconoscessimo?
Il primo problema era il più difficile da risolvere.
Il mio cosplay di Ash mi sembrò del tutto ridicolo.
Cercai di risistemarmi alla meno peggio. Sempre meglio di niente.
Poi mi resi conto che il secondo problema era ugualmente difficile da risolvere.
Poi mi venne in mente la NOSTRA canzone.
"Up" di Olly Murs e Demi Lovato.
Selezionai la canzone dalla playlist del cellulare, misi le cuffie e alzai il volume al massimo cosicché chiunque passasse sentisse la musica.
Ero un po più tranquilla ma questo costume... oddio...
Perché mi sono fatta convincere ad indossarlo?!
"Stupida, stupida, stupida Sharon!" Mi sono detta.
Mi appoggiai al muro.
La porta dal bagno si aprì un attimo prima che azionassi la canzone.
WOW!
Se quel ragazzo era lui, di certo non si sarebbe mai messo con me.
Ma non era lui.
Mi passò affianco e mi superò.
Mi ero completamente dimenticato di azionare la canzone.
La porta si aprì di nuovo.
Questo invece era anche lui carinissimo ma non proprio il palestrato che avevo visto prima ma, al contrario dell'altro, questo aveva l'aria simpatica e divertente.
Passò davanti a me con aria indifferente e si appoggiò al muro vicino a me.
Dopo un minuto di imbarazzo parlai:
"Ciao"
"Ciao"
"Come ti chiami?"
"Thomas, tu?"
Lo guardo allibita...possibile che fosse lui...?
"Sharon"
Un'aria altrettanto stupita si disegna sul suo volto.
Per dieci interminabili secondi non parliamo, poi chiedo timidamente:
"Gemelli?"
Sorride.
"Gemelli"
Si avvicina ancora di più a me e appoggia dolcemente le sue mani sulle mie spalle e mi avvicina a lui.
Rido.
Non c'è niente da ridere ma rido.
Ad un certo punto ride anche lui.
Ridiamo.
Poi mi spingo su di lui, gli getto le braccia al collo e lo bacio.
È il mio primo bacio,
Le lacrime cominciano a scorrere copiose e piange anche lui.
Quelle minuscole goccioline salate scorrono lungo le guance e ci bagnano le labbra.
Siamo felici ma piangiamo e ancora non riesco a capire come ciò possa succedere.
Appena ci stacchiamo asciugo le lacrime con la manica della maglietta. Poi passo l'indice anche sulle sue di lacrime asciugandogli le guance.
Mi mette un dito sotto al mento e mi alza la testa.
Faccio un sorrisetto nervoso e imbarazzato che lui ricambia con un sorriso gigante.
Cazzo, quanto è bello quando sorride!
Poi lo abbraccio e lui abbraccia me.
È il momento più bello della mia vita.
Poi il ragazzo figo che era entrato prima in bagno esce e si blocca.
Dopo un attimo di imbarazzo, a passo veloce, se ne va.
Aspettiamo la porta chiudersi e dopo scoppiamo a ridere.
Che figura di merda...
Poi ci guardiamo e intrecciamo le mani.
Fuori è tutto finito.
Noi siamo infinito.
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Twins
Teen FictionSharon, solo una ragazza normale la cui vita si basa sugli "E se...", appartiene ad un gruppo per un incontro di Potterhead E se questo gruppo la aiutasse a trovare il suo vero amore nascosto sotto i panni di George Weasley? E se leggendo i messaggi...