Discussioni da osteria

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Discussioni da osteria

Abbiamo quasi raggiunto Parigi, André ha portato al galoppo il suo cavallo. Stargli dietro è davvero difficile ma non impossibile! Adesso gli faccio vedere io!

Lancio al massimo il mio César, lo affianco, lo guardo, mi ignora, urlo: "SEI IMPAZZITO?! TI RENDI CONTO CHE STAI SFIANCANDO I CAVALLI?"

"IL MIO, SEMMAI! POTRESTI ANCHE RALLENTARE!"

"BASTA ANDRÈ! ... LA TUA RABBIA MI HA DAVVERO STANCATA!"

Rallento, pian piano porto al passo il mio cavallo, Oscar mi fiancheggia. La guardo e con tono impertinente ribatto: "Hai detto che sei stanca?! Ho sentito bene?"

"Certo che hai sentito bene! ... Hai una strana luce negli occhi, a cosa stai pensando?"

"Penso che è una delle poche volte che parli al femminile! Quindi finalmente riconosci di essere una donna!"

"Co ... come?!"

Andrè deve essere impazzito, completamente impazzito!

"Hai sentito benissimo!"

"Sei uno sfacciato!"

"Lo so, è tutta la sera che me lo ripeti."

"Ehm ... basta! Ormai siamo alle porte di Parigi, manca poco per arrivare all'osteria ..."

"Quindi Mademoiselle vorreste ubriacarvi?! Uhm ... mai visto una donna ubriaca."

"ANDRE?!!!" sbotto ormai esasperata.

"Oh beh ... a Versailles ho visto uomini alticci ma donne ubriache ... mai!"

"Grunt ... BASTA! Se hai qualcosa da dirmi dimmelo in faccia!"

"Ih ih ih ... Certo ma prima voglio bere un bicchiere!"

"Codardo!"

"Lo ammetto. Lo sono, sono un cordato ma solo con te e soprattutto per colpa tua!"

"MIA?! Ma ... che cosa stai dicendo?!"

"Dico ciò che è!"

"E allora abbi il coraggio di dirmi il motivo del tuo atteggiamento!"

"Come hai detto, Parigi è alle Porte ed io, come hai appena asserito, sono un codardo e da buon codardo prima mi ubriaco e poi ti dirò tutto ciò che mi passa per la testa! ... AHHHHH ...." Incito Alexander al galoppo.

Vedo André allontanarsi, urlo: "ASPETTA! ANDRÈ SEI UN VIGLIACCO! ... TORNA INDIETRO!" ... uff è tutto inutile. Meglio andargli dietro tanto non è serata! E pensare che in questo momento sarei dovuta essere a Versailles ... tra le braccia di ... di quel donnaiolo di Fersen! ...." Vedo la figura di André allontanarsi sempre di più, urlo: "ANDRÈ ASPETTAMI!"

Sento i capelli scompigliati dal vento, non sento più la voce di Oscar, forse ha deciso di tornare a palazzo. Se crede che anche questa volta io le vada dietro si sbaglia. Ho deciso che affogherò i miei dispiaceri e lo farò. Non sono un ubriacone e non intendo diventarlo ma stasera sto troppo male. Urlo: "ED È SOLTATO COLPA TUA OSCAR FRANÇOIS DE JARJAYES!"

Il mio cavallo continua a correre ma all'improvviso sento ancora la sua voce: "COLPA MIA?! DI COSA MI ACCUSI, ANDRÈ GRANDIÈR?"

"AHHH SEI QUI!? CREDEVO CHE TE NE FOSSI ANDATA!"

"NIENTE AFFATTO, VERRÒ CON TE!"

"COME VUOI!"

Parigi

Leghiamo i cavalli alla staccionata posta in prossimità della locanda, vedo André che con un gesto provocatorio quasi mi fa l'inchino.

"Prego!"

Un abito da seraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora