Prologo

7 0 0
                                    

Sotto le stelle del nord California spero che questo cambiamento sia permanete, non ho mai avuto una vita ordinaria, un'infanzia disordinata, una testa disordinata, e non parlo solo di capelli. Un nuovo inizio dice mamma, lo dice da quando avevo 10 anni e ci stavamo trasferendo per la terza volta in un nuovo paese. Sono nel bosco lontano qualche miglia da quella che sarebbe presumibilmente casa mia, è notte, sto guardando la luna. Ogni volta che mi trasferisco guardo lei, lei rimane costante, non cambia, avvolte la vedi e avvolte non la vedi ma rimane sempre là, nella volta celeste a donare luce e tranquillità a chi sta qua sotto, a me.

Le stelle da qua sono luminose. Fanno compagnia alla luna, hanno guidato intere popolazioni, marinai, navigatori, sono arte per gli artisti, luci per il cielo e casa per me.

chissà che stella sei, chissà se ti ho ammirato, chissà se brilli come poche.

Gli alberi seguono l'onda del vento, il fruscio delle foglie accompagna la musica nelle mie air pods, il mio cuore segue il ritmo della musica. le foglie sembrano grigie, mi sembra di essere finita dentro folklore.

ci sono miliardi di foglie, come le persone, tra tutte queste foglie io dovevo essere quella marcia?

sono le 22:08, dovrei ricominciare a tornare, la brezza notturna mi accarezza il viso, riesco a percepire la fauna muoversi. Delle gocce mi accarezzano il viso, scendono dal cielo, scendono piano e scorrono sul mio viso, si confondono e vedo lacrime e pioggia litigare sul mio viso.

La pioggia inizia a essere fitta, e capisco che è ora di ritornare a casa. Spengo e ripongo le mie preziose auricolari dentro le tasche della mia felpa, credo di essere l'unica disagiata a stare in uno dei boschi più fitti d'America a quest'ora con una tempesta in arrivo. Sento le mie Dr. Martines calpestare il terreno umido mentre mi incammino sul sentiero. Mi sembra di stare in un film horror, magari questo è l'ultimo giorno della mia vita, magari ora qualcuno mi assassinerà mi darà in pasto ai maiali.

tanto non avevo prospettive sul futuro

Pensieri non invitati iniziano a farsi strada nella mia mente mentre continuo a camminare lungo il sentiero in cui sono passata prima, sperando di non perdermi. Esco dal bosco andando verso l'autogrill che sta davanti al bosco. Devo aprire google maps e riscaldarmi un po' per ritornare a casa. Appena entro sento il calore del posto avvolgermi, credo che passerò tanto tempo qua dentro. Vado verso il bancone e una ragazza dai capelli rossi e ricci e gli occhi scuri come la pece si avvicina

"ti serve qualcosa?" mi chiese con nonchalance

"gradirei un milkshake alla vani-" e ancora prima che finisca la frase si gira e se va , credo che mi abbia appena mandato a cagare, ma dopo qualche attimo ritorna con la mia ordinazione in mano

"ecco a lei, sono 2$" glieli diedi e tirai fuori il telefono fuori dalla tasca andando verso un piccolo tavolino, lo accendo e cerco nella chat con mia madre l'indirizzo che mi aveva mandato della nostra presunta casa, finisco la mia bevanda e esco incamminandomi verso la via di casa sotto il mio cappuccio ormai fradicio.

Dopo 5 minuti di camminata veloce arrivai al cancello di casa. Prendo la chiave dalla tasca dei jeans ed entrai, apro la porta e ripongo i miei stivali ormai fradici nella scarpiera e noto che in cucina la luce è accesa, entro e trovo mia madre con mio fratello, Jordan, seduti sul tavolo. Jordan mima con la bocca un scappa via, ma cosciente di quello che sta per succedere decido di sedermi.

"dove sei stata?" disse con voce piena di risentimento e rabbia

"non ti importa" non devo più rendere conto a lei dove sono e con chi sto, ha rinunciato a questo diritto diversi anni fa

"finché vivi sotto il mio tetto è affare mio dove si trova mia figlia, soprattutto se fa questo tempo "

"ok" l'indifferenza è la migliore arma.

"abbiamo già cenato, la tua cena è in frigo"

la odio, come non ho mai odiato nessuno, forse

la guardo e decido che è meglio salire, non ho le forze per affrontarla, non si merita le mie parole

"buonanotte, Jordan" poi mi giro verso mia madre e le rivolgo uno sguardo freddo.

Salgo nella mia nuova camera e mi metto il pigiama, e coricandomi mi metto a guardare un episodio di the vampire diares, aspettando che Morfeo venga a prendermi

the sea of things i have to tell youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora