-COLLEGE.

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Harry era felice.
Era finalmente riuscito a conquistare il ragazzo dei suoi sogni, il ragazzo che da tanto tempo desiderava, quel ragazzo che lo aveva fatto uscire di testa dalla prima volta in cui lo vide, si ricordava ancora alla perfezione il primo momento in cui le sue iridi verdi e vivaci incontrarono lo sguardo impaurito e azzurro come l'oceano di Louis.
Louis, si, quel nome gli ispirava una fiducia disumana, erano da subito diventati amici, da quando Harry lo aveva stalkerato per due mesi, attirato da questo misterioso 'ragazzo nuovo' venuto da un posto sperduto.
Louis inizialmente lo trovava inquietante, ma capì in fretta che quel ragazzo non era cattivo, voleva solo fare amicizia.
Perché Harry effettivamente non era cattivo.
Anzi, era il ragazzo più simpatico e amichevole di tutto il college.
Tuttavia però, di certo si faceva rispettare, nonostante tutti sapessero che fosse gay, la sua figura di certo non permetteva ai bulli di minacciarlo, anzi, era tutto il contrario.
Harry era amico di buona parte del college, nonostante ovviamente avesse dei conflitti con alcuni studenti.
Era alto, muscoloso, riccio, era il classico ragazzo che aveva morte dietro masse di ragazze.
Non gli era mai importato di loro, in quei due anni precedenti del college aveva avuto una storiella durata un paio di mesi, e un'altra un po' più seria, ovviamente con due ragazzi, ma non gli importava veramente granché, non provava veri sentimenti.
Si sentiva più che altro solo, e pensava di riempire il vuoto con persone di cui non gli importava veramente.
Sua madre aveva accettato subito la sua omosessualità, e sua sorella anche, al contrario del padre, che non la prese molto bene.
Non aveva mai avuto buoni rapporti con lui,ma neanche conflitti, semplicemente non si parlavano molto, e quando il padre venne a sapere di avere un figlio gay, si chiuse ancora di più, e rompette definitivamente tutti i contatti con Harry.
Harry era un ragazzo rispettato, di buona famiglia, e aveva buoni voti a scuola, non si lamentava granché di come gli andavano le cose.
Riguardo al fare amicizia, non aveva grossi problemi,si adattò velocemente alla sua classe,senza grossi problemi.Louis era un ragazzo molto timido, non si sarebbe mai avvicinato per primo a una persona per fare amicizia, era rimasto traumatizzato da quando un ragazzino, quando aveva tentato di parlarci, lo respinse urlandogli contro 'cosa vuoi? Ma chi ti conosce?'
Sua madre lo incitava spesso a fare amicizia, ma lui rifiutava, terrorizzato dall'idea che quell'imbarazzante situazione di anni fa si potesse ripetere.
Col passare degli anni però, iniziarono a chiamarlo 'asociale' o a urlargli dietro frasi come 'fatti una vita, sfigato'.
Con l'adolescenza si chiuse ancora di più in sé stesso, e iniziò a rifiutare tutti gli inviti degli """amici""", voleva stare solo,preferiva leggere, o sentire musica, immergersi nel suo mondo, pieno di delitti o misteri,era un ragazzo molto calmo, non amava particolarmente uscire ed ubriacarsi come i suoi coetanei sedicenni.
La sua omosessualità fu il punto cruciale del suo comportamento così chiuso.
Nella scuola che frequentava prima, gli urlavano dietro 'frocio di merda' o, sul suo armadietto, gli attacavano biglietti come 'armadietto dei finocchi' oppure'mi piace il cazzo', talvolta veniva fermato nei corridoi e spinto, buttato a terra e preso a calci, portandolo così a vergognarsi di sé stesso, facendogli credere di essere sbagliato, di non valere niente, di essere uno scarto.
Era depresso, riceveva minacce, veniva chiamato in anonimo quasi quotidianamente da ragazzini che lo prendevano per il culo, era semplicemente stanco di quella vita.
Aveva riflettuto anche su ipotesi gravi, che volette per sempre dimenticare.
Fu però sollevato dalla reazione di sua madre, che lo accettò senza alcun problema, e così anche le sue sorelle e suo padre.
Del resto, la sua famiglia era l'unica che lo appoggiava.
In ugual modo però, aveva l'ansia di cominciare un nuovo college.Aveva paura.
Paura dei bulli.
Paura di non avere amici.
Paura di essere giudicato.
Paura di venire pestato a sangue, solo per il suo orientamento sessuale.
Entrava in paranoia.
Non aveva mezza voglia di andarci.
Il primo giorno di scuola, era palesemente nervoso, le ginocchia gli tremolavano, la sua voce anche..per non parlare delle ore che gli ci sono volute per prepararsi.
Era impeccabile.
Eppure qualcosa ancora non andava.
Voleva affetto, l'affetto che non aveva mai ricevuto.
Voleva essere capito, voleva sfogarsi con qualcuno.
Appena si ritrovò nell'atrio di quel college, in mezzo a studenti che correvano per raggiungere la loro classe, ed insegnanti urlanti dietro questi ultimi, vietandogli di correre, si chiese il perché di tutta quella situazione.
Rimase lì immobile,finché un ragazzo non gli si avvicinò.
Era alto, abbastanza alto rispetto a lui, con grandi occhi verde smeraldo, lunghi capelli ricci e una bocca rosea e carnosa, guance rosee e due splendide fossette, Louis ne era notevolmente incantato.
"Ei" disse il ragazzo anonimo.
"Ehm..ciao" rispose Louis intimidito.
"Ti serve aiuto?"
"Io..non..dovrei trovare la mia classe"
"Vieni con me,ti ci porto io"
"Grazie" rispose con un filo di voce Louis.
"Comunque sono Harry, piacere,forse ti chiederai 'solo Harry?' Beh no, mi chiamo Harry Edward Styles, ma puoi chiamarmi semplicemente Harry, o Haz, o come vuoi, ammesso che tu voglia parlarmi ovviamente,comunque se hai un problema puoi rivolgerti a me, conosco molto bene questa scuola, beh è naturale dopo tre anni che sono qui, non preoccuparti, ti piacerà, beh nel caso tu abbia dei problemi ad ambiemtarti ti farò stringere amicizia molto presto, e se tu dovessi avere problemi beh, rivolgiti o alla segreteria o...o a me,
questa è la tua classe e dovresti entrare sai, i prof non gradiscono i ritardi, oh ma sto parlando troppo vero? Si lo sapevo, stupido Harry, stupido."
"Io...HAHAHAHAHA grazie Harry"
"Ci vediamo a pranzo va bene? Beh, fatti trovare fuori dall'aula okay? A dopo"
"Ciao" rispose semplicemente Louis.
Harry gli piaceva, gli stava già simpatico.
Dopo le lezioni, Louis e Harry si incontrarono per pranzare insieme, avevano tutti gli occhi addosso.
Parlarono del più e del meno, di quanto fosse disgustoso il cibo della mensa, e dei loro piatti preferiti, seguiti dai loro gusti musicali e dai
loro film preferiti.
"Mi piacerebbe conoscerti meglio" affermò dopo alcuni minuti di silenzio Harry, che venerava Louis con sguardi preziosi e sorrisi involontari sul suo viso.
Passarono i giorni, Harry e Louis cominciarono ad uscire insieme, inizialmente come amici, si divertivano un mondo insieme, Harry ormai abitava a casa di Louis, ci andava tutti i giorni, e le sorelle di quest'ultimo lo adoravano, ogni volta che andava lì, il riccio prendeva in braccio le due gemelle e le portava sulle spalle per tutta la casa, fingeva di essere un mostro cattivo, e dava loro la caccia, minacciandole con il solletico.
Dopo alcuni mesi, la loro amicizia diventò sempre più forte..e Harry iniziava a provare qualcosa di più per Louis.
Louis non era da meno, stava bene con Harry, si sentiva capito..e per la prima volta accettato.
Poi, un giorno, finalmente accadde.
"Louis?"
"Si, Harry?"
"Facciamo una pausa? L'algebra mi sta sfondando il cervello"
"Haha certo..hai fame?"
"Ehm..si..hahaha"
Louis era in cucina a preparare dei toast, quando sentì sui suoi fianchi due grandi mani avvolgergli la vita.
"Mamma? Che stai facendo? Dai non sono più un bambino"
Harry iniziò a baciare il collo di Louis, ad accerezzarlo..
"Harry?" Louis era ancora girato a preparare i toast, cercava di concentrarsi solo su quelli, ma l'eccitazione per Harry non svaniva.
Louis si girò verso Harry, ora li separava solo qualche centimetro, potevano sentire l'uno il respiro affannoso dell'altro, desiderarsi a vicenda.
Louis sfiorò la guancia di Harry, quest'ultimo socchiuse gli occhi, godendosi il momento.
"Ti desidero Louis, sogno di poter baciare le tue sottili labbra rosee dal primo giorno che ti ho visto, avevi un'aria così innocente, ho sentito l'impulso di..di proteggerti..
Ora desidero solo poterti baciare, poterti prendere e non lasciarti più, non voglio staccarmi da te." Harry premette le sue labbra con quelle di Louis, in un bacio inizialmente timido e impacciato, poi sempre più spinto.
Louis aveva sempre desiderato una storia d'amore con un ragazzo che potesse mandargli a puttane lo stomaco, che avesse il potere di farlo sudare freddo ore prima di un appuntamento e beh, Harry ci era riuscito.
Harry aveva sempre desiderato un ragazzo dolce che gli desse affetto, non di certo come le sue storielle passate, quelle erano solo scopate..Harry voleva una storia come nelle favole e beh, la sua storia si concluse magnificamente con Louis accanto.... Harry era felice.
Era finalmente riuscito a conquistare il ragazzo dei suoi sogni, il ragazzo che da tanto tempo desiderava.

Noi siamo la luce||Larry♡||One ShotsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora