"Louis?" sussurrai.
Niente.
"..L-Louis?" Provai di nuovo.
"Harry, che diavolo succede? Sono le tre di notte"
"Louis..mi ami?"
Quest'ultimo sospirò, accese la luce e si sedette sul letto.
"Harry" -cominciò.- "ne abbiamo parlato trentamila volte..noi non stiamo, né staremo mai insieme." Gli aveva ripetuto ancora una volta il liscio.
Harry però non capiva.
Perché no? Cosa aveva di sbagliato?
"Ma..Louis io-"
"Tu mi ami, lo so, questa storia va avanti da troppo tempo ormai, perché non vuoi capire?"
"So che ci tieni a me"
"Basta Harry, te lo dico per l'ultima volta, io non ho nessun legame con te, nessun rapporto, sono obbligato a condividere questa merda di stanza con te, okay? Niente di più." Concluse.
Harry era fragile.
Forse troppo.
Aveva sofferto fin troppo.
Decise di farsi un giro fuori, per schiarirsi le idee, o meglio dire, per non piangere davanti a Louis.
Pioveva, ma non gli importava, camminò lentamente fino al parco vicino casa sua, lo stesso parco in cui da piccolo giocava sereno e spensierato con il piccolo liscio.
Si accese la sua solita sigaretta e si stese sull'erba per rilassarsi.
Gli piaceva.
La classica notte che tutti odiano, fredda, piovosa, nebbiosa.
Gli piaceva.
Lo trovava gotico, ed estremamente deprimente.
Gli piaceva.
Anzi no, lo amava.
Amava Louis.
Lo amava alla follia.
Più quest'ultimo lo respingeva, più Harry si sentiva attratto da lui.
Lo desiderava così tanto.
Eppure Louis non aveva mai mostrato il minimo interesse per Harry.
Non è che non lo accettasse, semplicemente non capiva.
Louis si era chiuso con Harry verso i sedici anni.
Erano grandi amici.
Il padre di Louis si innamorò della madre di Harry,e diventarono fratelli.
Da quel momento Louis si chiuse.
Non mangiava, non parlava, non socializzava più.
Harry non capiva, non lo aveva più capito.Fece per alzarsi, doveva tornare a casa.
All'improvviso sentì la sua schiena bruciare, e del sangue scorrere sui suoi vestiti.
Aveva un male atroce, la sua vista era appannata, per la pioggia , la nebbia e le lacrime.
Non riusciva a parlare, dalle sue labbra usciva solo un lieve sibilo.
Cercava di alzarsi.
Lottava per essere soccorso.
Ma non durò molto.
Iniziava a perdere troppo sangue, le sue energie andavano via via esaurendosi.
***************************
"Ma si riprenderà dottore?"
"Le condizioni sono critiche, signori, vi faremo sapere."
"Troy, io non mi muovo di qui."
"Anne, andrà tutto bene."
"Accomodatevi in sala d'aspetto, vi avvertiremo di possibili miglioramenti"
LOUIS
Guardo Harry attraverso un vetro, il vetro che separa la sua stanza da me.
Sono solo un coglione.
È colpa mia.
Io..uh.
Mi faccio schifo.
Se non fossi stato così schifosamente stronzo non sarebbe successo tutto questo.
Perché non è successo a me?
Perché non hanno accoltellato me?
Cazzo.
Giro per i corridoi bianchi del St. Thomas Hospital, osservando gli infermieri scocciati, per le richieste dei pazienti.
Oh beh, devono solo provarci a sbuffare per qualche richiesta di mio fratello.
Già..mio fratello.
Quel fratello fottutamente sexy che mi ritrovo.
Dio, mi vorrei sotterrare.
"Signori Tomlinson? Il signorino Harry può ricevere visite adesso, ma non credo possa rispondervi, sta riposando"
"Entro io." Dissi duro.
"Cosa?" Chiesero in coro i miei..'genitori' stupiti.
"Entro io."
Arrivai di fronte la stanza di Harry, la 578, feci un profondo respiro ed entrai.
La stanza è completamente bianca, come il resto dell'ospedale.
C'è solo un letto, una finestra, un bagno e un comodino con relativi medicinali, flebo e altre robe.
Harry è lì, stesso sul letto.
Dorme tranquillo.
Sembra...un angelo.
Il mio angelo.
Non mi perdonerò mai per il mio comportamento, Harry è sempre stato così sincero, così aperto con me.
"Harry" sussurrai.
"So che non puoi sentirmi, ma volevo solo...solo scusarmi..io..sono stato un vero coglione in tutti questi anni..io..ascoltami Harry, mi si spezza il cuore a vederti così in questo stato..non sai quanto desidero rivederti star bene, rivederti a casa, lo desideriamo tutti ma...io in modo particolare.
Ti rivoglio nel mio letto Harry, rivoglio i tuoi occhi smeraldo, rivoglio le tue fossette, il tuo sorriso, e Dio solo sa quanto sto soffrendo ora.
Io ti giuro che mai, mai più commetterò ancora uno sbaglio simile, è tutta colpa mia Harry, e sono davvero a pezzi.
Mi farei sparare adesso se avessi la certezza di riaverti a casa.
Sei molto più di un amico, di un fratello, tu..sei.." le lacrime ormai scorrevano sul mio viso, e la voce mi usciva a tratti, sighiozzavo.
"Tu sei il mio angelo Harry."
*************************
Passai la notte con Harry, """dormii..""" su una sedia.
Sono le 5.30.
Non ho sonno.
Voglio solo che Harry si svegli.
Cazzo.
La rabbia che provo non è misurabile, il dolore nemmeno.
"Louis"
Ormai non rispondo più nemmeno alle chiamate, non sono andato a scuola, non mi fotte più niente.
"Louis?"
Harry.
La sua voce.
"Louis..."
"Harry?" Quasi urlai.
Le lacrime cominciarono di nuovo a scendere furiose sul mio viso.
"Harry, oh mio dio, io non"
"Ho sentito, Louis"
"Io..sono stato così male"
"Vieni qui, Louis, non piangere"
Il viso del riccio è mezzo addormentato, sta molto male ancora.
Mi avvicinai a lui, e gli lasciai un lieve bacio sulle labbra.
"Ti amore amore mio, ricordatelo sempre,sii forte per te, per me, per noi due, chiaro? Quando uscirai da questa merda di ospedale inizieremo una nuova vita, insieme."
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Noi siamo la luce||Larry♡||One Shots
FanfictionOne Shots Larry. HARRY STYLES LOUIS TOMLINSON Harry e Louis sono l'amore. Harry e Louis si completano. Louis ed Harry si desiderano. Nonostante non possano dichiararlo, il loro amore è più forte della Modest o di qualsiasi altro ostacolo li separi. ...