Ciao a tutti spero che questa storia vi piaccia. È una storia inventata, anche i personaggi, (scusate gli errori e la mia prima storia) baci e buona lettura
Ciao,mi chiamo Niki ho 16 anni, sono alto 1,60,che per dirla tutta mi prendono ancora in giro per la mia altezza che in 2 anni non e cambiata.Ho i capelli castani lisci, ho degli occhi marroni e un piccolo orecchino. Il tipico ragazzo inosservato che non da disturbo, sono un calcolatore per cosí dire cioè prima di fare una cosa analizzo i pro e i contro é prendo una decisione. Ho una sorella "Gemma"più grande di 19 anni che sta per sposarsi. Mia madre morì quando avevo solo 3 anni, non ricordo niente di lei solo il suo profumo di lavanda che aveva sempre. Per ragioni di lavoro mio padre si dovette trasferire e noi con lui, dovevo frequentare il 3 anno di scuola superiore in un liceo artistico. L'idea non mi attirava ma non potevo fare nulla e non feci obbiezioni. In vita mia ho avuto qualche relazione che però non finiva bene perché mi stufavo facilmente e mollavo le ragazze.
Arrivò il giorno del trasloco, ci svegliammo molto presto per poi arrivare in città verso sera. Arrivammo a Cincinnati una città immersa nella natura ma che aveva strade e tecnologia. La nuova casa era bella, dipinta di un bianco perla e con 2 piani,per me un po troppo grande per solo 3 persone.
I giorni passavano ed arrivò il primo giorno di scuola,immaginate la mia gioia, mi misi una maglia nera con un paio di Jeans e delle scarpe bianche. Non volevo farmi troppo notare, anche se ero nuovo.
Arrivai a scuola ed la trovai molto ben organizzata, c'erano i nomi e le classi dalle 1°alle 5°, un estintore in ogni angolo, piantine dell edificio in caso di incendio é spiegazioni su cosa fare in caso di terremoto. L'edificio era a due piani e molto grande, c'era il rischio di perdersi. I professori erano tutti di mezza età ma gentili.
La mia classe era la 3a e si trovava al 2 piano, quindi avrei fatto una rampa di scale ogni giorno, che palle sono qui già da 20 minuti e ne ho già abbastanza. Finsi un sorriso e mi presentai alla classe, in quell'ora avevamo la profesoressa "portavallo"il solo sentirlo mi fa morire dal ridere.
Vidi un banco vuoto mi afrettai ad andarci quando da dietro fui spinto e caddi a terra. Mi girai di scatto per vedere il responsabile e prenderlo a pugni quando vidi una figura femminile a terra, lei subito disse: Mi dispiace tanto, ti sei fatto male? Io rimasi scioccato ma poi mi ripresi e mi alzai,"sto bene"risposi, lei con un sospiro di sollievo si alzó. "Signorina cosa crede di fare" urlo la prof, lei si girò é le chiese scusa.
"Va bene chiuderó un occhio stavolta ma che non succeda più" "si professoressa" lei ridadí. La ragazza vide me e il banco vuoto e disse "saremo compagni di banco, piacere di conoserti" e mentre lo diceva mi allungava la mano per stringerla. "Piacere Emma", "piacere Niki " risi stringendole la mano.
Anche dopo quel incontro un po travolgente pensai che forse dopotutto mi sarei trovato bene in questa città.
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Quale me ami?
RomanceQuesta storia parla di Niki un ragazzo di 16 anni appena trasferito, egli perde la testa per Emma la sua compagna di classe, bella e simpatica, ma ciò che lui non sa che lei nasconde un segreto: ella ha il disturbo della personalità e quando si mett...