Autore: Stephen Chbosky
Trama: Fra un tema su Kerouac e una canzone degli Smiths, scorrono i giorni di Chiarlie, un adolescente per niente ordinario. L'ingresso nelle scuole superiori lo lancia in un vortice di prime volte: la prima festa, la prima rissa, il primo amore. Il primo bacio, e lei gli dice: per te sono troppo grande, peró possiamo essere amici. Per compensare, Chiarlie trova una che non gli piace e parla troppo: a sedici anni fa il primo sesso e non sa neanche perché. Allora lui, più portato alla riflessione che all'azione, affida emozioni e turbamenti a una lunga serie di lettere indirizzate a un amico. Charlie è il confidente perfetto di tutti, quello che non dimentica mai un compleanno, quello che non tradisce mai e poi mai un segreto. Peccato che quello più grande, fosco e lontano, sia nascosto proprio dentro di lui.
Recensione: Questo é un libro tutt'altro che superficiale. Sebbene la storia sia lineare i temi che affronta sono di notevole importanza.
Charlie é un ragazzo particolare: tutti almeno una volta nella vita hanno incontrato uno come lui. É un tipo che se ne sta solitamente in silenzio ad osservare gli altri con diffidenza piuttosto che farseli amici. Ma ha una qualità importantissima: non si limita ad osservare, lui scava con gli occhi strati e strati di ogni persona esplorando il suo vero carattere.
Il titolo del libro é preso da una lettera che Charlie scrive al suo amico, dove racconta che quel giorno con Sam e Patrick si era sentito infinito. Noi ci sentiamo infiniti solo se ci sono le persone giuste al nostro fianco, che fanno apparire la nostra vita migliore.Citazione: "Perché io so che ci sono persone che dicono che queste cose non esistono, e che ci sono persone che quando compiono 17 anni dimenticano com'é averne 16; so che un giorno queste diventeranno delle storie e le immagini diventeranno vecchie fotografie, e noi diventeremo il padre o la madre di qualcuno, ma qui, adesso, questi momenti non sono storie, questo sta succedendo, io sono qui. Ora lo vedo: il momento in cui sai di non essere una storia triste sei vivo e ti alzi in piedi e vedi la luce dai palazzi e tutto quello che ti fa stare a bocca aperta. E senti quella sensazione, su quella strada insieme alle persone a cui vuoi più bene al mondo e in quel momento te lo giuro: noi siamo infinito.
Voto: 9½
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