Selezionate alcuni incipit che non vi sono piaciuti, e riscriveteli, in modo che vi piacciano. Cambiatene luoghi, i nomi, oppure variate l'aspetto delle cose, dei paesaggi e delle persone sostituendo semplicemente gli aggettivi. Se una metafora usata nel testo originale non vi convince toglietelaoppure, se siete coraggiosi, inventatevene un'altra.
Cent'anni di solitudine (Gabriel García Márquez)
Molti anni dopo, di fronte al plotone di esecuzione, il colonnello Aureliano Buendía si sarebbe ricordato di quel remoto pomeriggio in cui suo padre lo aveva condotto a conoscere il ghiaccio. Macondo era allora un villaggio di venti case di argilla e di canna selvatica costruito sulla riva di un fiume dalle acque diafane che rovinavano per un letto di pietre levigate, bianche ed enormi come uova preistoriche. Il mondo era così recente, che molte cose erano prive di nome, e per citarle bisognava indicarle col dito.
Esercizio
Si dice che quando arriva il momento della propria morte, si riveda l'esistenza passare davanti agli occhi. Il colonnello Aureliano Buenadía si sorprese a pensare a quel pomeriggio di molti anni prima in cui suo padre lo aveva portato scoprire il ghiaccio. Un ricordo remoto, incastonato chissà dove nella sua mente, al quale non pensava più chissà da quanto. Chiuse gli occhi e gli parve di toccarle quelle grandi rocce levigate sulla riva del fiume e sentire l'acqua fredda e impetuosa che scendeva dal declivio. Un pugnello di case d'argilla e canna selvatica, altrettante anime e natura incontaminata creavano allora il villaggio di Macondo, un ricordo nitido e scolpito profondamente all'interno della sua mente ormai adulta.