Se non mi riesco a addormentare do la colpa al caldo
E guardo spesso in alto, cerco di non cadere.
Sono a terra e rido, ciò che è a terra ormai non può cadere. Dormi.
3:34 del 22 Luglio
La visione è offuscata, nebbia, scura che peró nasconde alcune sfumature più candide, rosso, fuoco che arde si avvicina costantemente e mi brucia, lo sento, in un angolo che non riesco a localizzare con le parole compare un volto, apparentemente sconosciuto, ma che mi pareva di aver gia visto. E poi di nuovo nebbia, nera, poi nuvole chiare, altri volti che si mescolano l'uno con l'altro, fumo, pioggia, vento e ancora nebbia.
"Noe svegliati" Sento da lontano queste parole, da una voce familiare, poi la voce cambia volto "avrà un' altra allucinazione, domani la porto dal medico". Mi arriva come una manata violenta che però non tocca direttamente il mio viso, che mi sveglia quando sento la parola 'allucinazione'.
"Mamma, ne ho avuta un' altra"
"cerca di dormire, domani vai dal dottore"
E cosi ho chiuso e riaperto gli occhi qualche ora dopo.
In questi tre mesi svegliarmi e andare dal medico è stata una routine, quindi come quasi ogni mattina, mi vesto, prendo le pastiglie per la macchina e mi dirigo con mio padre allo studio medico. Attraverso il corridoio, immagino, guardo le persone dritte negli occhi, amo i miei occhi, mi è sempre stato detto siano penetranti, come se quando incroci le pupille con le mie ci fosse un magnete che è difficile da ingannare, una catena che devi impegnarti a sciogliere. O almeno mi piace pensarmi così.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 29, 2023 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

la fugacità di un sorrisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora