Benvenuta al Catacombs

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-In che cosa mi sono cacciata?-

Penso mentre guardo l'esterno del Catacombs, un locale fatiscente in una strada squallida e disseminata di bottiglie di birra. Il Catacombs è il più grande cliente potenziale della mia azienda e, se lo conquisto, è probabile che il capo mi scelga come suo successore.

-Se voglio dirigere la mia azienda devo impegnarmi nella ristrutturazione di questo Club. Questo posto è uno schifo, per prima cosa dovrò occuparmi dell'aspetto esteriore-

La porta si apre prima che bussi. Un uomo imponente, con spalle large e occhi penetranti, si trova sulla soglia.
Il mio sguardo cade sulle sue braccia possenti, ricoperte da tatuaggi, che gli donano quel aspetto cupo ed intrigante.

- Signorina Williams, la stavo aspettando-

- Signor Davis? - dico con una voce sorpresa.

- Chiamami Will. Quindi non ti piace il mio club?-
Cazzo mi ha sentita, ma è il cliente su cui devi fare colpo, ho davvero bisogno che questo lavoro funzioni.

-Non capisco- nego.

- Hai detto che era uno schifo. Hai la memoria corta? È successo due secondi fa.- cazzo devo inventarmi qualcosa.

- Certo che no, non stavo parlando di questo Club.- spero non mi faccia altre domande

- Quindi stavi pensando a qualche altro cliente?-

- No. Sono dedita anima e corpo a te- spero di essere convincete.

- Ah si?- dice con un sorrisetto stampato sulle labbra. Stringo le labbra cercando di riprendermi. Forse sono stata troppo avventata, ma alla fine il suo sorrisetto svanisce.

-Seguimi, parleremo dei lavori di ristrutturazione all'interno.- la sua voce è bassa ed autoritaria, come se fosse abituato a dare ordini, che presuntuoso.

- Di solito, è di buona educazione salutare.- inarca un sopracciglio con un espressione ironica.

- Ciao, così va meglio?- si sta prendendo gioco di me, è divertito, lo sto già odiando.

-Molto meglio, Signor Davis.- dico con un tono di sfida.

-Mi fa piacere, ora puoi seguirmi dentro per cortesia?- annuisco ed entriamo nel Club. Mentre gli passo affianco sfioro accidentalmente il suo braccio, il suo profumo invade le mie narici. Sa di tabacco e cuoio. L'ingresso del locale è industriale e disordinato. Mi sento soffocare.

-Signor Davis..- mi interrompe

- Ti ho detto di chiamarmi Will.-

-Non credo che dovremmo darci del tu.- asserisco.

-Mio fratello Luke è il comproprietario. Ci confonderai se non usi i nostri nomi.- ha ragione, mi semplificherebbe la vita.

- Hai ragione, allora puoi chiamarmi Eva.-

Grugnisce, allarga le mani e mi conduce in un vasto spazio che pulsa di luci colorate dal potenziale non sfruttato. Ci sarà molto lavoro da fare qui.

-Il Catacombs. Il mio orgoglio e la mia gioia. Cosa ne pensi?-

-È un luogo con potenziale, da sfruttare al meglio-

-Non è un granché in questo momento, ed è per questo che ho bisogno di te-

-Beh, lo spazio è già di per se sorprendente.-

Will afferra un foglio da una pila disordinata sul bancone e me lo porge.

-Ho elaborato alcuni progetti.-

Guardo il figlio pieno di scarabocchi senza senso fatti con i pastelli. Ci vorrà molta pazienza.

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