Amarti e Obbedirti

Non abbiamo ancora finito

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Improvvisamente inizia a suonare il suo telefono e lui si allontana per rispondere. Approfitto di questo momento per riprendere fiato e realizzare la situazione in cui mi trovo.
Non molto tempo dopo lui torna con una faccia al quanto infastidita.

- Mio fratello mi sta cercando, dobbiamo scendere-

mi apre la porta e mi fa scendere per prima. Una volta arrivata alla sala centrale trovo un uomo con dei lineamenti molto simili a quelli di Will, ma con un viso più dolce ed accomodante. Suppongo sia suo fratello.

-Signor Davis, giusto?-

- Lei deve essere la signorina Williams, come procede il lavoro?-

- Dobbiamo ancora discutere su molte cose, scegliere i toni e i colori e capire come disporre il tutto in modo che io possa stilare un proge..-

- Abbiamo finito- mi interrompe Will

- Ci sarebbero ancora molte altre cose da discutere per potervi presentare un progetto che sia di vostro gradimento-
Dico guardando Will cercando approvazione nel suo sguardo che però non arriva

- Non abbiamo più niente di cui discutere, lei non è la persona adatta a questo lavoro. Ho bisogno di qualcuno che sia competente in materia. Ed è evidente signorina.. che lei non lo sia.- Sputa serio per poi voltarsi e dirigersi verso il suo ufficio

-Will aspetta! stai facendo un errore, ti dimostrerò quanto io possa essere competente in materia, farò le mie dovute ricerche e tornerò con un progetto che tu non potrai rifiutare-
si ferma per ascoltare quello che ho da dire e senza neanche girarsi o degnarmi di una risposta continua la strada verso il suo ufficio.

- Non ti arrendere, Will è molto testardo e odia quando qualcuno cerca di imporgli qualcosa. Ha bisogno di avere sempre il controllo su tutto, e questi cambiamenti gli avranno scombussolato la testa. Tu non ti arrendere, ho visto molti dei tuoi progetti e credo che non riusciremo a trovare qualcuno che sia meglio di te.- mi assicura suo fratello

- Farò del mio meglio, grazie della fiducia Signor Davis-

- Chiamami Luke -

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Mi siedo alla scrivania del mio ufficio inizio determinata con le mie ricerche. Vedremo se ora il cotanto presuntuoso Signor Davis avrà ancora da ridire. Inizio cercando qualche blog sul BDSM, leggo attentamente ogni parola, mi sorprende come ciò possa far piacere a qualcuno. Devo ammettere però che il concetto del dolore mischiato al piacere è qualcosa di intrigante. Quasi mi perdo tra le letture, questo è un mondo tutto da esplorare, pratiche, sessioni, regole, limiti, dominazione mentale... per un attimo perdo il respiro. Scendo a guardare le foto inserite nel blog e mi incuriosiscono. Ne cerco altre fino a ritrovarmi a guardare un porno in cui riconosco la panca che Will mi ha fatto vedere. Un dom appoggia lì la sua sub, esattamente come mi ha fatto vedere Will. Inizia ad accarezzarla con un frustino, posso notare la sua pelle d'oca. D'un tratto alza in aria il frustino e lo schianta contro il suo culo, lasciandole un marchio rosso. Alla vista di ciò mio scappa un gemito. Il dom con una tranquillità e una maestria sorprendente schianta ancora una volta il frustino ed inizia a prendere un ritmo. Ad ogni frustata la sub inarca la schiena e sospira gemendo. Sembra piacerle, tanto da piegarsi e offrire il più possibile il suo culo. Bruscamente il dom alza il frustino in aria per poi schiantarlo contro il suo centro pulsante. A questa azione mi rendo conto di essere bagnata e stringo le cosce tra di loro. Chiudo il computer e affondo il viso tra le mani cercando di capire cosa mi stia succedendo. A distrarmi è il mio telefono che inizia a suonare.

-Ehi sorellina. Ho interrotto qualcosa?-

-No, dimmi hai bisogno di qualcosa?- rispondo bruscamente a mio fratello passandomi una mano sulle guance cercando di raffreddarle.