1. 𝙵𝚒𝚛𝚜𝚝 𝙼𝚎𝚎𝚝𝚒𝚗𝚐

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È sera, i tuoi genitori sono ancora a lavoro e tu guardi fuori dalla finestra la pioggia che cade e le gocce che si appoggiano sul vetro abbastanza annebbiato.

«Yn, non vieni a mangiare?» Ti dice Niki aprendo la porta della stanza.

Niki è tuo fratello maggiore e si prende sempre cura di te.
Lui ha 24 anni e tu ne hai 19, è sempre stato al tuo fianco da quando sei nata e ha promesso a tua nonna, prima che se ne andasse, che si sarebbe preso cura di te per sempre.

Tu da quel giorno non sei più riuscita a trovare una motivazione per vivere, tua nonna era l'unica che ti capiva.
Ma quel venerdí sera, nel novembre di un anno fa, tu andasti a trovarla in ospedale poichè lei aveva dolori dappertutto.

Aveva 89 anni e tra pochi giorni doveva compiere i suoi finalmente 90 anni così tanto attesi, ma quel giorno non arrivò più.
Eri lì, vicino a lei a confortarla e a dirle che tutto sarebbe andato per il verso giusto.
Ma non fu così, nemmeno quattro ore dopo lei chiuse definitivamente gli occhi.

Ti sentivi così sola che volevi farla finita una volta per tutte.
Nella tua testa rimbombava solamente quel «Ora sono sola, non ho più nessuno che mi capisce.».

Quando tornasti a casa bastò poco per infilzare il coltello da cucina all'altezza del tuo stomaco.
Gemetti e finisti per piangere in ginocchio con la mano destra che copriva quell'enorme ferita che faceva uscire molto sangue.

Niki arrivò in tempo e appena ti vide corse subito da te in cucina, ti prese in braccio e ti portò subito in ospedale senza nemmeno farsi dare spiegazioni.

Dopo però ti rivelò qualcosa che ti fece capire che tu di lui potevi fidarti, perchè era tuo fratello e perchè ti voleva bene.

«So perchè lo hai fatto.» ti disse Niki seduto vicino a te nella camera dell'ospedale dove ti avevano ricoverata. Ti teneva stretta la mano sinistra.

«È tutto okay, ci sono io.» disse Niki vedendo che tu eri scoppiata a piangere.

«Niente è okay, Niki. Stavo quasi per farla finita e ora sono intubata e ferita gravemente.» tu dissi e Niki ti avvolse tra le sue braccia.

In più la tua famiglia non era come le altre. La tua famiglia era famosa per avere un componente della famiglia che faceva parte della mafia.
Tuo padre.

A scuola, dopo che tutti avevano scoperto chi fosse tuo padre, iniziarono a prenderti in giro e ogni volta che ti vedevano si allontanavano per paura di poter diventare come te.
Non avevi nessuna interazione sociale al di fuori di casa tua, parlavi a malapena anche con i tuoi genitori.

Non entrasti in depressione, ma dentro di te c'era qualcosa che gridava "FALLA FINITA E UCCIDITI PUTTANA!!" da ormai più di tre anni.

Niki, quando tu tornavi a casa da scuola, ti chiedeva sempre com'era andata la giornata e se tu stessi bene.
Si preoccupava di te perchè ti vuole bene e perchè non vuole perderti.
E tu avevi paura che succedesse proprio così.

Insomma, quei momenti di paura non li avevi solo tu, ma anche lui.
Tuo fratello.
Niki.

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«Yn?»

«Cosa?» dici risvegliandoti dai tuoi pensieri.

«Ho chiesto se vuoi mangiare.» ripetè Niki per poi entrare nella stanza. «Vieni qui.» dice per poi aprire le braccia e avvolgerti in un caldo abbraccio.

Sei al sicuro nelle sue braccia, senti che sei protetta e che sei libera di poter dire e fare qualsiasi cosa.
Questi momenti li provavi solo con tua nonna, per questo quando Niki ti abbracciava la maggior parte delle volte finivi per singhiozzare, se non a piangere disperatamente.

Fᴜᴛᴜʀᴇ ᴘᴇʀғᴇᴄᴛ [𝑺𝒊𝒎 𝑱𝒂𝒆𝒚𝒖𝒏] (𝙸𝚝𝚊𝚕𝚒𝚊𝚗 𝚟𝚎𝚛.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora