Battiti [NaLu]

Battiti [Fairy Tail]

Erano le 8 del mattino a Magnolia e, a casa di una certa maga degli spiriti stellari, regnavano la pace e la tranquillità.
La sera precedente, come spesso accadeva da ormai diverso tempo, Happy era tornato tutto solo nella casa che condivideva con Natsu, a causa di una molto-gentile-e-delicata-Lucy che l'aveva preso e buttato fuori dalla finestra del proprio appartamento per poter passare la notte, sola, col suo dragon slayer del fuoco a cui si era timidamente dichiarata mesi prima scoprendo con gioia di essere ricambiata.
Quella mattina era una mattina tranquilla come tante altre: sotto il piumone rosa della bionda, Natsu dormiva appoggiato alla schiena tenendo per la vita una Lucy che, a pancia in giù, riposava con la testa sul braccio del rosa e con una gamba e un braccio nudi che penzolavano sul bordo del letto.
Quella monotona tranquillità, però, scomparve, quando Lucy si svegliò di soprassalto e, staccandosi rapidamente dall'abbraccio del confuso dragon slayer, corse con una mano premuta sulla bocca e l'altra sullo stomaco in direzione del bagno dove finì per rimettere anche ciò che non aveva mangiato.
Natsu allora si alzò dal letto e, recuperato qualcosa con cui vestirsi, andò a bussare alla porta dietro al quale si era chiusa la maga.
- Lu-chan...- la chiamò il rosa e la bionda, dopo poco, aprì la porta trovandosi il ragazzo che la fissava tutto preoccupato. Lucy allora fece per avvicinarsi a lui, ma, colta da un capogiro, svenne fra le braccia di Natsu che la prese al volo e la adagiò sul letto diventando ancora più preoccupato.
Passò un po' di tempo e, nel silenzio di quella mattina, ora non più tanto tranquilla, Natsu si era seduto ai piedi del letto aspettando, nervoso ed impaziente, che la ragazza si svegliasse; così, per ingannare un po' il tempo, cominciò ad ascoltare i rumori che riusciva a percepire nel silenzio di quella casa e, aiutandosi con i suoi sensi di drago, riuscì a sentire il cuore di Lucy che batteva regolarmente, il che lo rasserenò un po', ma poi, concentrandosi sugli odori, si accorse che il profumo della maga era leggermente cambiato: sembrava che si fosse mescolato ad un altro odore, sia nuovo che leggermente familiare al naso del dragon slayer e, questo nuovo profumo, diventava più intenso a mano a mano che si avvicinava ventre della ragazza dove Natsu, concentrato su ciò che sentiva, appoggiò distrattamente il naso.
- N... Natsu...- disse la maga aprendo gli occhi e stupendosi di vedere il ragazzo che annusava la sua pancia.
- Lucy! Come stai?- chiese con tono preoccupato lui staccando il naso dalla pelle della ragazza per guardarla negli occhi.
- Non molto bene... però sono sicura che passer...- rispose la bionda finché non venne interrotta.
- Ti porto da Porlyusica!- esclamò il ragazzo alzandosi e prendendola in braccio.
- Eh!? Aspetta Natsu! Probabilmente non sono malata... e poi non ho voglia di andare da quella vecchia scorbutica... - biascicò Lucy imbarazzata...
- In che senso Lu-chan? Sei stata male, sei svenuta e hai uno strano odore, è meglio se ti fai vedere, come puoi dire di non essere malata dopo tutto questo?- chiese il dragon slayer confuso mal celando la sua preoccupazione.
- Beh, vedi... non abbiamo mai usato precauzioni... e non mi viene il ciclo da quasi due mesi...- sorrise lei confondendo ancora di più il ragazzo. Perché era felice di essere stata male?
- Non capisco... cos'intendi dire?- chiese, infatti, il rosa rimettendola a sedere sul letto e sedendosi a sua volta vicino a lei per guardarla attentamente negli occhi.
- Probabilmente sono incinta!- confessò allora lei tutta contenta, ma Natsu era ancora più confuso...
- Che vuol dire incinta?- chiese lasciando Lucy perplessa, ma, subito dopo la ragazza si mise a ridere, in fondo doveva aspettarselo conoscendo l'ingenuità di Natsu.
- Vuol dire che c'è un bambino nella mia pancia- spiegò lei allegra.
- E perché ti sei mangiata un bambino??- chiese lui sempre più confuso.
- Guarda che non mi sono mangiata nessun bambino, baka, ce l'hai messo tu!-
- Io??-
- Sì, è il frutto del nostro amore e delle notti che abbiamo passato insieme, nostro figlio! O figlia...- disse sorridendo e prendendo il volto del rosa fra i palmi delle sue mani- però non ne sono sicura...- sussurrò nell'orecchio del ragazzo per poi farglielo appoggiare nel punto che prima aveva tanto attratto il suo naso- cosa senti?- gli chiese prendendo ad accarezzargli la zazzera color sakura che si ritrovava.
Ma Natsu era troppo concentrato per accorgersi delle morbide dita che gli massaggiavano il capo dato che ora era rimasto col fiato sospeso stupito ed emozionato per ciò che stava ascoltando, infatti, oltre al cuore di Lucy, che era abituato a sentire sempre forte e chiaro ogni volta che si concentrava sul suo udito vicino alla ragazza, si era accorto di un altro piccolo e flebile battito appena percettibile mentre nel frattempo si godeva l'odore di Lucy mescolato a quello tanto dolce che ora, avendo avvicinato il volto alla pelle della bionda, sentiva sempre più intenso e piacevole.
- Il tuo profumo mescolato ad un altro molto dolce e... un altro cuore!- esclamò alzandosi la testa per rincontrare lo sguardo emozionato di Lucy che lo abbracciò felice, ma notando che Natsu non ricambiava e aveva lo sguardo perso nel vuoto, si rattristò e si staccò dal ragazzo.
- Non sei costretto...- disse abbassando il capo.
- Cosa?- chiese lui riprendendosi e tornando a guardarla.
- Non sei costretto a volerlo... se non vuoi... possiamo sempre decidere di non farlo mai nascere questo bambino...- spiegò senza riuscire ad impedire che alcune lacrime le rigassero il viso.
- Ma Lu-chan, io lo voglio, voglio crescerlo insieme a te!- la rassicurò il rosa regalandole uno di quei sorrisi innocenti e spensierati che Lucy amava tanto.
- Natsu...- lo chiamò la bionda alzando la testa e col viso ora rigato da copiose lacrime per la felicità.
- Aishiteru, koi- le disse il mago prendendole il viso con le mani e chiudendo le loro labbra in un dolce bacio.
- Ti amo anch'io, Natsu- rispose Lucy una volta che si staccarono.
- Però da Porlyusica ti ci porto comunque!- disse lui abbracciandola e ricevendo un cuscino in faccia.