"Solo cinqueciento euri al mese...solo cinqueciento miseri euri...alla faccia d'o' cazzo! E non posso neanche spenderli alla maniera mia!". Era questa l'amara cantilena che ripeteva ogni sera il povero Salvatore (ma povero in tutti i sensi), disoccupato napoletano percettore di reddito di cittadinanza, prima di coricarsi. Purtroppo per lui, non era mai riuscito ad accettare nè l'importo, nè le modalità di utilizzo consentite dalla legge, alla base del reddito di cittadinanza di cui era percettore. Una sera, però, Salvatore fece un sogno che cambiò drasticamente la sua vita: infatti durante il sonno REM gli apparve niente meno che il diavolo. Sì, avete capito bene: era proprio il maligno in persona, pronto a fare una proposta a Salvatore. In poche parole, il diavolo offriva a Salvatore una card del reddito di cittadinanza di importo mensile maggiore rispetto a quella attuale (anzichè 500 € ogni mese il saldo disponibile era pari a 666 €), e anche la possibilità di impiegare la card per acquisti di ogni genere, anche quelli che in realtà non si potrebbero effettuare mediante il reddito di cittadinanza. A Salvatore pareva un affare: "Tanto con l'anima non ci compro niente, col reddito e' cittadinanza ci compro mille e' cose!" pensò il mattino seguente. L'unica criticità a cui andava incontro era come mettersi in contatto con il diavolo per accettare la sua offerta. A tal proposito pensò che in fin dei conti gli unici strumenti adatti un po' a chiunque per mettersi in contatto col diavolo fossero proprio le tavole ouija, le cui caratteristiche e il cui funzionamento aveva già avuto modo di apprendere grazie alla visione di Paranormal Activity. Salvatore si mise quindi alla ricerca di una tavola ouija da acquistare e così, tramite una ricerca su Google, trovò che su eBay un suo concittadino stava vendendo all'asta una tavola ouija al fine di liberarsene dopo la terrificante esperienza che aveva subìto una volta che ebbe la scellerata idea di utilizzarla. Nella descrizione dell'articolo vi era altresì scritto che se ne sconsigliava l'acquisto ai deboli di cuore, e che infatti la tavola era idonea solo per chi avesse avuto il coraggio di vedere in faccia il diavolo e di assistere alle sue terrificanti malvagità. Il venditore poi narrò, nella descrizione dell'articolo, che allorchè egli utilizzò la tavola ouija per evocare il diavolo, quest'ultimo, manifestatosi in tutta la sua mostruosità, compì delle efferatezze indicibili: gli spaventò il cane, gli fece saltar fuori il pesce rosso dall'acquario per poi farlo precipitare sul telecomando che – impregnato d'acqua – impazzì al punto che da quel giorno in poi sintonizzava la TV sistematicamente sul canale 666; inoltre mise in fuga la moglie e, non contento di ciò, abusò perfino della suocera. Probabilmente, proprio a causa di questo storytelling astutamente impiegato per la descrizione di tale articolo in vendita su eBay, lo stesso aveva ricevuto decine e decine di offerte, al punto che il suo prezzo aveva subìto un aumento esponenziale rispetto a quello originario. In ogni caso, Salvatore osservò che valeva pur sempre la pena di spendere una cifra che, seppure alta, poteva permettergli di conquistare quello che era l'unico strumento valido per mettersi in contatto con il diavolo. Dopotutto si trattava di un investimento: pagare questa somma per aggiudicarsi la tavola ouija, per poi ottenere un reddito di cittadinanza aumentato, che alla fine avrebbe potuto fargli recuperare quanto speso per l'asta su eBay, oltre, ovviamente, a fargli guadagnare anche delle plusvalenze date dal maggior introito derivante dal reddito di cittadinanza "demoniaco". Inoltre pensò che la tavola ouija poteva pur sempre essere rimessa in vendita su eBay in un secondo momento, magari inventandosi una storia ancor più fantasiosa da inserire in descrizione al fine di rivenderla a un prezzo maggiore rispetto a quello dell'acquisto. Dopo tutto questo ragionamento degno di un navigato squalo della finanza, decise quindi che era sua compito l'aggiudicarsi in ogni modo possibile l'asta, impresa che di fatto gli riuscì, giacchè tra i vari offerenti era quello che aveva più tempo da impiegare per poter fare offerte prima della scadenza dell'asta stessa.
Ottenuta dunque l'agognata tavola ouija, Salvatore si adoperò prontamente per invocare il diavolo, e una volta che questi fu invocato, egli volle per prima cosa togliersi una curiosità: "Sig. diavolo, ma è vero che...che...che lei...abusa sessualmente delle suocere?". "Salvatò, e tu sei accosì cretino da credere a 'sta strunzata?!" gli rispose il diavolo, "Ma non l'hai capito che è 'na fregnaccia scritta dal venditore di eBay per vendere 'sa tavola?! Se io, sua abominevole malvagità il diavolo, veramente passassi il tempo a violentare le vecchie mi riderebbero in faccia perfino tutti e' santi d'o' calendario!". "Ah, mi scusi sig. diavolo se agg' fatt' nu' poco l'invadente...era 'na semplice curiosità...". "Quindi, Salvatò, tu mi hai scomodato giusto per farmi 'sta chiavica di domanda?". "Assolutamente no, sig. diavolo, i' l'agg' evocata perchè vorrei accetta' la sua offerta, cioè che lei si prende la mia anima e io in cambio posso avere o' reddito e' cittadinanza aumentato e con la possibilità di spenderlo come meglio mi pare e piace". "Certo, Salvatò, il diavolo mantiene sempre le sue promesse! Ora prendi un coltello dalla cucina, fatti un taglio, e con il tuo sangue scrivi questo nostro accordo. Mi raccomando però, non dovrai dire a nessuno, assolutamente a nessuno, che questo reddito di cittadinanza te lo dà il diavolo, altrimenti se poi si sparge la voce mi invocheranno milioni di pezzenti come te che mi stalkerizzeranno per avere un reddito di cittadinanza speciale come il tuo. Mi raccomando, dì sempre che è l'INPS che te lo dà e non dire mai che è il diavolo a dartelo! E tutto ciò mettilo per iscritto qui nel contratto che ora scriverai e firmerai di tuo pugno e per mezzo del tuo sangue". "Ma certo, sig. diavolo, può stare tranquillo: anche un napoletano mantiene sempre le sue promesse. Può avere la mia parola!" rispose Salvatore al diavolo, a maggior ragione riflettendo sul fatto che effettivamente non sarebbe servito a nulla spargere in giro la voce che il diavolo offrisse un reddito di cittadinanza migliore di quello offerto dall'INPS: d'altra parte non si trattava di un lavoro di tipo piramidale (multi-level marketing), in cui egli avrebbe guadagnato una percentuale sul profitto ottenuto dal diavolo nel caso in cui avesse fatto prendere il reddito di cittadinanza "demoniaco" ad altre persone. E d'altro canto non sarebbe nemmeno stato intelligente dirlo in giro: tanto chi avrebbe mai creduto a uno che avesse detto che è il diavolo a erogargli il reddito di cittadinanza? In ogni caso, dopo che il contratto con il diavolo fu perfezionato, Salvatore notò che effettivamente questi aveva mantenuto la sua promessa: a fine mese, infatti, la ricarica non era più pari a € 500, bensì a € 666; inoltre riusciva anche a spenderlo negli esercizi commerciali in cui una normale card del reddito di cittadinanza non potrebbe essere impiegata, giacchè – ai sensi dell'art. 2 del D.M. del 19-4-2019 pubblicato nella G.U. n° 148 del 26-6-2019 – risulta bloccata per il pagamento presso le attività operanti nell'ambito del commercio di:
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Salvatore e la Card Demoniaca
HumorStoria di un disoccupato napoletano che vendette la propria anima al diavolo in cambio del reddito di cittadinanza