Capitolo 17

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Spazio autrice:

Eccomi bellezze con il capitolo 17!
Bello, corposo e pieno di novità.
Ammetto che mentre lo scrivevo, ho versato parecchie lacrime. Forse perché mi sono immedesimata molto nei protagonisti.
È stato un capitolo toccante e profondo ma anche piccante e travolgente.
Spero che sentirete le mie stesse sensazioni quando lo leggerete.

Fatevi trasportare dalle emozioni.

Buona lettura.
Vi voglio bene 💜💫

Delfina

"Camminare fa passare ogni tristezza
Ti va di passeggiare insieme?
Meriti del mondo ogni sua bellezza.
Dicono che non c'è niente di più fragile di una promessa.
Ed io non te ne farò nemmeno una"

-Ermal Meta




Quando entriamo nella casa della confraternita, la vediamo piena zeppe di gente. Le stanze sono affollate e illuminate da luci abbaglianti.

Sono pentita di essere venuta qui.
Perplessa studio l'ambiente che mi circonda, cercando di cogliere qualcuno che conosco. Ma è tutto inutile. Mi giro verso le mie amiche e mia sorella e le vedo tranquille che si muovono a ritmo di musica.

Amo andare a ballare, ma le confraternite mi hanno sempre fatto abbastanza ribrezzo. Mannaggia a me e alla bugia detta a Niccolò.

Bene. Ormai è fatta tanto vale divertirsi.

Il mio vestito blu laminato si alza in continuazione, ad ogni passo che faccio sono obbligata a sistemarmi l'orlo.

Arrivo al centro pista con Diletta e Anastasia sotto braccio. Le luci sono accecanti e i ragazzi sono sudati e appiccicosi. Che schifo, ma come fanno a ridursi in questo modo? Sembrano dei maiali.

Le mie amiche si fanno fare dei drink, io nel frattempo mi fumo una sigaretta. Non sono il tipo che beve, l'alcol mi fa male. Preferisco di gran lunga fumare.

Controllo Isabel che non esageri. È l'unica che ci va dentro pesante.

Ci facciamo un giro per la casa, facendo attenzione a non urtare nessuno e a non cogliere in flagrante nessuna coppia.

Arriviamo vicino al bordo piscina e il ragazzo alla console fa partire una canzone che mi fa salire l'adrenalina. Inizio immediatamente col agitare i fianchi e le braccia, le ragazze mi imitano, cominciando così a scatenarci.

Devo ammettere che non è male come mi aspettavo. La serata di sta svolgendo alla grande.

Anastasia è finita in acqua completamente vestita, ed è avvinghiata alle spalle possenti di un giocatore di basket. Credo di aver capito che si chiami Harry.
Non ricordo. So solo che il vestito bianco ormai era diventato la sua seconda pelle, e le sue curve prosperose erano in bella vista.

Il ragazzo la palpeggia, ma lei gli mozza le mani facendomi sorridere.

La solita leonessa cazzuta.

Di Isabel ne ho perse le tracce, come anche le amiche di mia sorella. Phoenix è in piedi su una sedia, con un drink in mano che fa ondeggiare i suoi capelli biondi.

Almeno lei è vicino a me.

Improvvisamente mi si avvicina un ragazzo alto, biondo cenere con gli occhi azzurri come il cielo. Ha gli stessi colori di mio fratello Manuel.
Ora che lo guardo meglio si tratta di James. Un ragazzo che frequenta il mio stesso corso di analisi matematica.

COME UNA STELLA POLAREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora